La grande ammucchiata dei Tormentoni estivi. Tutti dentro nel 2023

Oramai è un gioco rialzo. Esiste solo un periodo in grado di smuovere in modo rilevante il mondo della discografia italiana oltre al Festival di Sanremo. E quel periodo è l’estate con i suoi relativi tormentoni estivi 2023. Se prima la hit da ombrellone era riservata soltanto agli “specialisti” del genere ed evitata da gran parte del carrozzone, adesso non c’è davvero nessuno che vi rinunci. Questione di posizionamento, di consolidamento, ma anche di opportunità e rilancio.

Gli indizi in nostro possesso fino a questo momento confermano quanto, mai come quest’anno, ci sarà in tal senso moltissima carne a fuoco. Ad oggi i rumors parlano di un trittico da milioni di stream formato da Fedez – dominatore delle ultime due estati – insieme agli Articolo 31 (con J-Ax che in passato ha polverizzato ogni record) ed Annalisa, per dispersione l’artista pop del momento che tirerà sicuramente anche con il banger “Mon amour“.

Nelle ultime ore inoltre si parla in modo insistente di un duetto tra Marco Mengoni, fresco vincitore di Sanremo e prossimo a partecipare all’Eurovision, ed Eloide, una delle cantanti pop più amate degli ultimi anni. Sembra inoltre che non starà fermo neanche Marracash, considerato ormai in pompa magna il rapper più forte di tutta la scena, pronto a spartire un brano con Tananai. Occhio però anche a dei ritorno importanti. In rampa di lancio c’è anche il terzo sodalizio tra I Boomdabash e Alessandra Amoroso oltre che il nuovo duetto tra Irama ed Rkomi.

A questi si aggiungono ZEF e Marza che hanno appena pubblicato la notevole “Tilt” con Elisa e La Rappresentante di lista, i Coma_Cose che al Primo Maggio hanno presentato un inedito, “Agosto morsica“, dall’ottimo potenziale con il dichiarato intento di “accompagnare il pubblico durante l’estate“, Paola & Chiara che hanno diffuso proprio questa notte “Mare Caos“. Già dentro nelle ultime ore anche Tiziano Ferro, motivato a rilanciarsi con “Destinazione mare“, e i The Kolors con “Italo disco“. E siamo solo a inizio maggio. Sempre oggi è andato in rotazione radiofonica “Senza confine“, singolo di Giorgia già contenuto in “Blu“. E siamo ancora a inizio maggio.

Insomma, prepariamoci ad ascoltare di tutto, b-side compresi. La sensazione è infatti che, sulla falsa riga dello scorso anno, molti cantanti proveranno addirittura a sganciare anche più di un brano. Potrebbe essere il caso – è solo un’ipotesi – per esempio di Francesca Michielin, personalità che due settimane fa ha rilasciato “Discodance“, bel duetto con gIANMARIA, ma capace di sparigliare le carte in corsa e pubblicare un altro pezzo, magari in solitaria o condiviso con altri musicisti.

Ma a cosa si deve tutta questa febbre d’estate? Perché è diventato così importante essere presenti in questa determinata fascia dell’anno? Difficile dare una risposta precisa, anche se sicuramente la maggior parte delle motivazioni sono da individuarsi nel modo in cui è cambiata la fruizione della musica, sempre più frammentaria e contrassegnata dal rilascio di brani singoli piuttosto che da album veri e propri,

In precedenza (oggi capita sempre meno), come ci ricorderemo, il singolo estratto per l’estate veniva già registrato nell’album di riferimento parecchio tempo prima, tanto che spesso risultava semplicissimo, al primo ascolto, riconoscere la canzone “incriminata”, da sempre ornata da una brezza fresca e da formule molto più semplici rispetto al resto delle tracce. Oggi invece tutto è più fluido, e lo streaming offre la possibilità di sperimentare nuovi approcci “lampo” e la possibilità di raddrizzare il tiro laddove qualcosa da un punto di vista editoriale vada storto.

Posizionamento, consolidamento, rilancio. L’estate attrae perché c’è davvero posto per tutti. Ed è proprio questo che rende la stagione musicalmente appetibile ed estremamente interessante da analizzare. Al gioco infatti partecipa chi è già in auge ed ha la seria intenzione di rimanerci, chi è da poco seriamente sulla cresta dell’onda e vuole rafforzare il suo status, chi è reduce da un momento un po’ così e vuole risalire la china in termini di esposizione e consensi, chi vuole esplodere. Una grande ammucchiata in cui tutto è permesso (non a caso pullulano featuring come se non ci fosse un domani praticamente latitanti in altri periodi) e dove una geometria di quadrature melodiche, la maggior parte delle volte ovvie, diventa un ring che accoglie un tutti contro tutti a colpi di super liquidator racchettoni. È il pop italiano del 2023, bellezza. Non resta che vedere chi la spunterà.

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Crediti Foto: Andrea Butera/OAPlus