Nazionale di Calcio
Nations League, in viaggio con gli Azzurri. Alla scoperta della Bosnia
Tra le nazionali che affronteranno gli Azzurri, nel gruppo 1 di Nations League, troviamo la Bosnia. Viaggiamo insieme alla scoperta del Paese balcanico
18 novembre 2019, Italia-Armenia 9-1. Il CT Roberto Mancini non vede la squadra dall’ultima partita valevole per le qualificazioni al campionato europeo di calcio EURO 2020 (rinviato al 2021 a causa del Covid-19). Senza certezze sulle date risulta complicato realizzare un programma di lavoro specifico. Con ogni probabilità la “nostra nazionale” tornerà in campo nel mese di settembrequando, salvo ulteriori modifiche al calendario, sono in programma due incontri ufficiali valevoli per la competizione UEFA Nations League.
Nations League
Il debutto in Nations League, la cui prima edizione è stata vinta dal Portogallo, è previsto (attualmente) per il 4 settembre, in casa contro la Bosnia. Il recente Consiglio federale ha posticipato al 20 agosto il periodo entro cui andrà concluso il campionato italiano, ovvero dieci giorni prima dell’eventuale data nel quale il CT potrebbe programmare il raduno azzurro in vista, appunto, del doppio impegno contro i bosniaci e i Paesi Bassi (7 settembre).
Gruppo 1, LEGA A: ITALIA, Paesi Bassi, Bosnia e Polonia
Le avversarie dell’Italia: Bosnia
Andata 4 settembre ITALIA-Bosnia – Ritorno 17 novembre Bosnia-ITALIA
Gli Azzurri affronteranno la nazionale bosniaca il 4 settembre, in Italia, per poi viaggiare “in casa” di Pjanić e compagni, il 17 novembre in quello che, di fatto, sarà il match conclusivo del gruppo 1 di LEGA A. La speranza del CT Roberto Mancini è certamente quella di poter ripetere le ottime prestazioni della nostra nazionale, contro appunto la Bosnia, del girone di qualificazione a EURO 2020 (poi rinviato al 2021 a causa del Covid-19) che avevano portato a due roboanti (nel gioco) vittorie: 2-1 a Torino e 0-3 a Zenica. La formazione balcanica, negli ultimi anni, ha perso quella “verve” agonistica e quella qualità di gioco, che contribuivano a renderla una compagine molto temuta, anche dalle squadre più blasonate d’Europa. Nonostante ciò, il rispetto nei confronti degli avversari, trascinati soprattutto dalle giocate di Pjanić e Dzeko, è d’obbligo.
Cosa vedere in Bosnia
Sarajevo rappresenta, con ogni probabilità, uno dei motivi principali di un viaggio in territorio bosniaco o, più in generale, nei Balcani. La capitale della Bosnia simboleggia un luogo dove arte, storia e religione si miscelano alla perfezione. Non a caso la città viene definita “la piccola Gerusalemme“. Un fascino grezzo ed estremamente delicato, a tratti perfino brutale, martoriato dagli orrori della guerra che, tra il 1992 e il 1995, hanno scosso gli animi del popolo balcanico.
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Medjugorje e Mostar
La piccola Medjugorje, celebre per il pellegrinaggio mariano, sorge poco distante da Mostar (20 km circa) ed è una vera oasi di pace e serenità. Il paesino è situato ai piedi delle colline del Krizevac e del Podbrodo (il luogo delle apparizioni), da cui ne deriva anche il nome: il termine (Medu e gorje) significa appunto “tra le colline”. Tutto il carisma religioso e spirituale della cittadina ruota attorno alla chiesa parrocchiale di San Giacomo, fulcro delle iniziative liturgiche.
Mostar è uno dei principali centri turistici del Paese, un dedalo di viuzze in tipico stile erzegovino. Bella e pittoresca, la cittadina deve il suo nome al “ponte vecchio” (Stari Most) e alle tue torri che lo sorreggono. Così come per Sarajevo, anche in questo borgo i segni della guerra sono, purtroppo, ben visibili.
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Il lato più nascosto della Bosnia
Il piccolo villaggio di Blagaj si trova a circa 15 chilometri di distanza da Mostar, ed è celebre per il tekija: il monastero derviscio che sorge proprio alla sorgente del fiume Buna. Il “Blagaj Tekija” è una delle attrazioni più visitate del Paese. Costruito nel 1520, esso è considerato un monumento nazionale. Un piccolo gioiello ottomano incastonato tra la parete di roccia e il fiume color smeraldo.
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Situata in una striscia di terra che divide letteralmente la Croazia, Neum è l’unico centro della Bosnia che ha lo sbocco sul mare. Il suo confine meridionale (con Dubrovnik) risale alla frontiera ottomana, mentre quello settentrionale fu segnato a seguito della “Pace di Carlowitz“.
Le “Cascate di Kravice” rientrano a pieno titolo nella lista delle cose assolutamente da vedere in Bosnia. Sono una delle attrazioni, naturali, più belle di tutto il Paese. All’interno del sito si trovano dei piccoli punti di ristoro ed è possibile noleggiare canoe o barche, oltre che fare il bagno.
Jajce è invece il piccolo borgo che sorge nelle vicinanze di una grossa cascata. Arrampicatevi nella parte alta del paese e ammirate le fortificazioni con i resti del tempio di Mitra: eletto monumento nazionale e fonte d’orgoglio del popolo bosniaco.
Stadi della Bosnia
Tra gli impianti sportivi, di calcio, più utilizzati dalla nazionale bosniaca troviamo lo “stadion Grbavica” di Sarajevo, in grado di ospitare 13.449 spettatori, e lo “stadion Bilino Polje” di Zenica in grado di contenere 15.600 tifosi.
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