Viaggi
Coronavirus e crociere, stop al “boom” di prenotazioni
Negli ultimi tempi il settore delle navi da crociera è stato uno degli anelli forti della catena turistica. Quest’anno era atteso un vero e proprio “boom” di prenotazioni. L’epidemia, dovuta al coronavirus, ha fatto però registrare una pesante battuta d’arresto.
Coronavirus e lo stop alle crociere
Era previsto quest’anno un vero e proprio “boom” di prenotazioni nel settore turistico delle navi da crociera. Il coronavirus con la susseguente epidemia, ha invece creato una pesante battuta d’arresto. Si attendevano, in totale, circa 32 milioni di passeggeri e invece finora si deve far fronte al 50% di cancellazioni. Il settore crocieristico, secondo recenti stime, vale 150 miliardi di dollari. Nel 2009 i passeggeri sono stati 17,8 milioni mentre nel 2020 avrebbero dovuto raggiungere la cifra record di 32 milioni, distribuiti su un totale di 278 imbarcazioni. Le compagnie non forniscono cifre, ma gli effetti del virus si vedono eccome. D’altronde i cittadini di Lombardia, Veneto ed Emilia non sono più ammessi a bordo e si tratta di una fetta importante della clientela abitudinale. La preoccupazione in queste settimane è alta. Fortunatamente, per gli addetti ai lavori, chi sceglie una vacanza in crociera prenota con largo anticipo e già si registra un buon numero di “pratiche” per il 2021.
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Nuove misure commerciali
La compagnie hanno adottato nuove misure commerciali per superare le difficoltà: cancellazioni fino a 21 giorni dalla partenza, pagando solo 50€ a persona. Anche Royal Caribbean viene incontro ai clienti: la policy “In crociera con fiducia” consente agli ospiti di annullare fino a 48 ore prima di salpare, ricevendo un credito completo per la loro tariffa e utilizzabile su qualsiasi futura crociera nel 2020 o nel 2021.
Rotte navali
Molteplici sono stati i casi con palesi difficoltà riscontrate dai comandanti delle navi da crociera. Alcuni di questi prontamente segnalati, attraverso i social, dai passeggeri stessi. Costa Fortuna, ad esempio, dopo aver ricevuto divieto di attracco dai porti della Thailandia e Malesia, è stata accolta da Singapore. Famoso è diventato il racconto “live” della ragazza italiana in vacanza ai Caraibi che ha documentato, tappa dopo tappa, i continui rifiuti di sbarco da parte delle autorità locali. Ma il colpo più pesante arriva, alle compagnie, dalla chiusura del porto di Venezia. La città lagunare è inserita in area a contenimento forzato, per cui i turisti non potranno sbarcare per visitare la città, ma potranno transitare unicamente per rientrare a casa o nel loro Paese di origine. Msc Opera, la nave salita alla ribalta dopo la notizia del passeggero sbarcato a Genova positivo al coronavirus, non ripartirà momentaneamente verso nuove rotte.
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Situazione complicata
La situazione è davvero complicata, come raccontano gli operatori. Del resto con l’entrata in vigore del recente decreto ministeriale, con le norme di contenimento per il coronavirus, sarebbe impensabile consentire ai croceristi di mettersi in viaggio. Lo spostamento di persone per una vacanza non è certo un caso di necessità e nemmeno un’esigenza. Le disdette si accumulano ora dopo ora e gli armatori stanno valutando di annullare tutti i viaggi fino ad aprile in modo da contenere le perdite economiche.
Fronte sanitario
Sul fronte sanitario, la “Cruise Lines International Association” ha annunciato l’adozione di ulteriori misure di screening. Inoltre le compagnie dovranno negare l’imbarco a tutte le persone che hanno viaggiato, visitato o transitato attraverso la “zona rossa” italiana, la Corea del Sud, l’Iran e la Cina (compresi Hong Kong e Macao) entro 14 giorni prima dell’imbarco. Lo screening della malattia include controlli anamnestici di febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Appena possibile si dovrà poi rilevare la temperatura a tutte le persone che s’imbarcano. Qualsiasi individuo con una temperatura rilevata a 38 ° C o superiore deve ricevere un controllo secondario per includere una valutazione medica. Ed ancora, negare l’accesso a tutte le persone che, entro 14 giorni dall’imbarco, hanno avuto contatti con persone sospettate o diagnosticate con COVID-19. Msc ha aggiunto inoltre telecamere termiche, a cui vengono sottoposti i passeggeri in partenza, e termometri a raggi infrarossi.
Nei link seguenti tutti i cambi di rotta o le cancellazioni effettuate dalle compagnie Costa Crociere e MSC. Nella speranza che questo importante ramo del settore turistico, possa ripartire più forte di prima.
Modifiche itinerari o cancellazioni MSC
Modifiche itinerari o cancellazioni Costa Crociere
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Crediti Foto: LaPresse