Costa Deliziosa, MSC Magnifica e Pacific Princess hanno concluso il loro “giro del Mondo”. Non rimane più alcuna nave da crociera a navigare tra i mari del Pianeta.
Costa Deliziosa
È stata la città di Genova ad “offrire” il suo porto, come punto di attracco, per Costa Deliziosa. La nave da crociera battente bandiera italiana, di proprietà della società “Costa Crociere“, ha finalmente terminato la sua “odissea”. La soluzione è stata ponderata dal “Ministro delle Infrastrutture e Trasporti”, Paola De Micheli, in accordo con il “Presidente della Regione Liguria” Giovanni Toti. Tutti i 1.519 ospiti, la cui procedura di sbarco era iniziata alle 13:30 del giorno mercoledì 22 aprile, a seguito dei controlli sanitari hanno fatto rientro verso le loro destinazioni di origine. Il trasferimento è stato reso possibile grazie ai mezzi di trasporto, messi a disposizione dalla compagnia stessa, con partenza dalla Stazione Marittima. La situazione sanitaria a bordo, dove oltre ai passeggeri erano presenti anche 898 membri d’equipaggio, non presenta alcun problema per la salute pubblica e soprattutto nessun caso di coronavirus.
“Costa Crociere” ha ringraziato pubblicamente, per mezzo di una nota ufficiale, il “Ministero dei Trasporti” italiano, il “Comando Generale delle Capitanerie di Porto” e tutte le autorità locali.
Il transatlantico, partito il 5 gennaio da Venezia per completare il “Giro del Mondo“, ha visto modificare numerose volte il suo itinerario originale in seguito all’allerta scatenata dalla pandemia. Proprio lo stato di emergenza, emesso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dovuta al Covid-19, ha costretto le autorità governative dei vari Paesi, inclusi come tappe del viaggio, ad applicare numerose restrizioni riguardo lo sbarco dei turisti. Da quando si trovava in Australia lo scorso 14 marzo, infatti, Costa Deliziosa ha effettuato solo “soste tecniche” per il rifornimento. Il 26 aprile era previsto, da programma, il rientro nella stessa città di partenza.
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MSC Magnifica
Ad “accogliere” MSC Magnifica è stata la città di Marsiglia. Circa 200 i passeggeri, con passaporto italiano, che sono stati accompagnati dai mezzi francesi fino all’autoporto di Ventimiglia. Ad attenderli, al confine, dodici pullman pronti a trasferirli nelle rispettive destinazioni d’origine. Il tutto svolto sotto l’attento controllo della Polizia di Stato. A bordo della nave, che avrebbe dovuto compiere il “Giro del Mondo“, c’erano 1700 passeggeri di diversa nazionalità, ma nessuno risultato positivo al coronavirus. I crocieristi sono rimasti diverse settimane in isolamento, fra le onde, a seguito della decisione da parte della compagnia di eliminare le ultime sedici tappe del tour.
La Pacific Princess si era fermata invece il 20 aprile a Los Angeles. Il suo viaggio iniziale prevedeva, dopo aver lasciato il punto di partenza Fort Lauderdale (Florida) il 5 gennaio, un giro del globo di 111 giorni che l’avrebbe condotta attraverso 26 Paesi e 42 porti. Invece, dopo aver fatto sbarcare in Australia gran parte dei passeggeri il 21 marzo, è rimasta bloccata in mezzo al mare con centinaia di casi sospetti, Covid-19, a bordo. L’attracco nella “città degli angeli” chiude un periodo da incubo, per la compagnia, cominciato con la Diamond Princess. La nave infatti, primo vero focolaio “galleggiante” di coronavirus, è rimasta ferma per settimane nel porto di Tokyo, facendo così parlare del caso a lungo.
Questione rimborsi
Molti clienti hanno già iniziato a richiedere rimborsi economici per una vacanza che ha un valore elevato, quantificabile come minimo intorno ai 20 mila Euro. Una crociera da sogno divenuta un incubo. Mari dai colori paradisiaci, spiagge e isole incontaminate viste solamente dall’alto, sui ponti esterni della nave, oppure attraverso balconi e oblò delle cabine. Le compagnie stanno valutando, come possibile metodo di risarcimento, la soluzione del voucher. Un’opportunità reale per evitare i tracolli delle società stesse. Quest’ultime infatti, in caso di danni causati da pandemie, dichiarano di non beneficiare della copertura assicurativa e hanno quindi invitato, crocieristi e passeggeri, a riflettere attentamente sulla questione.