Viaggi
Bologna – Modena a piedi, dal Corno alle Scale al Passo della Croce Arcana
Bologna – Modena a piedi: dal Corno alle Scale al Monte Cimone – Giugno 2020
Per leggere la prima parte del cammino clicca qui
Volete infrangere tutti i record?! Correre a ritmo elevato anche in sentieri di montagna?! Sentirvi per una volta atleti professionisti?! Bene, allora fate trekking quando incombe su di voi la minaccia di un temporale pazzesco…
Passo dei Tre Termini (1785m)
Le mie gambe vorticano senza sosta, in maniera talmente rapida da creare nella mia mente l’immagine di “Speedy Gonzales” intento a fuggire alle grinfie di “Gatto Silvestro”. Dite che sto esagerando?! Ok probabilmente avete ragione, quel roditore non sarai mai veloce quanto me! In ogni caso la Croce di “Punta Sofia“, falcata dopo falcata, fende sempre meno l’orizzonte alle mie spalle, fino a diventare una piccola sagoma in lontananza. Vorrei ammirare con calma e con passione storica, il ceppo che marca il “Passo dei Tre Termini” ma preferisco, invece, salvaguardare i miei denti e avanzare oltre. Non avete la benché minima idea di cosa sia il “Passo dei Tre Termini”, vero?! Beh la cosa non mi sorprende! Ma non sono il vostro insegnante di geografia! Fate una ricerca su Wikipedia e arrangiatevi! E va bene va bene, calmi ve lo dico! Rappresenta il punto di contatto e di confine, tra le province di Bologna, Modena e Pistoia. Se facciamo un passo indietro nella storia, tornando ai tempi antecedenti l’Unità d’Italia, questo passo divideva addirittura tre nazioni: lo Stato della Chiesa, il Granducato di Toscana e il Ducato di Modena. Ora comprendete l’importanza strategica di questo punto dell’Appennino? Non ve ne frega niente?? Immaginavo!! Va beh proseguo col racconto…
Lago Scaffaiolo (1775m)
Avanzo verso la prossima tappa del cammino. Il Sole accenna un timido sorriso fra le nuvole. Riesco, con tanto impegno e grazie all’aiuto del calore emanato dal corpo celeste, a completare la missione prefissata: mantenere intatta la dentatura. I miei molari, infatti, con l’aumentare della temperatura smettono di battere come nacchere. Sono ancora integri, gli omogeneizzati dovranno attendere! Appare la sagoma di un edificio: il famosissimo “Rifugio Duca degli Abruzzi“.
…
Sto aspettando, avanti con la domanda. Date pur sfogo alla vostra fame di conoscenza! (anche perché dirò in ogni caso cos’è il “Duca degli Abruzzi”, pure se a voi non dovesse fregare un c…o). E’ il primo rifugio della storia dell’Appennino e la costruzione sorge proprio sulle rive del “lago Scaffaiolo”.
Il grafico della fame raggiunge picchi considerevoli. Così, ancora una volta, decido di sacrificarmi per voi acquistando un panino, presso la struttura, col fine di esprimere il mio giudizio culinario. Davvero squisito! Soffice, delicato e con la giusta quantità di farcia (carne magra di articolazione suina). Un vero piacere da mordere e assaporare, seduti in riva allo specchio d’acqua. OK OK HO CAPITO, non vi sfugge niente! Va bene dico come sono andati i fatti in verità! Visto l’appetito, la “pagnottella” non ha fatto nemmeno in tempo a varcare l’uscio del bar. Cavolo oh, non si può nemmeno più romanzare un racconto?!
Sentiero E1
Per raggiungere la prossima destinazione, una volta abbandonato il “lago Scaffaiolo”, percorro un sentiero davvero molto particolare e di notevole importanza: l’E1. Si avete già capito! Vi sfracello le balle anche con la spiegazione dell’E1! Quest’ultimo è un tracciato europeo, di circa 7000 Km, che collega Capo Nord (NORVEGIA) con la Sicilia. Fantastico no?! La cosa che ha davvero dell’incredibile, però, è che io, percorrendone i 3 km che dal “Duca degli Abruzzi” conducono al “Passo della Croce Arcana“, posso dire di averlo completato “””quasi””” tutto.
Passo della Croce Arcana (1669m)
“Passo” dopo “passo”, ammirando gli splendidi scenari naturali offerti dall’Appennino Toscoemiliano, raggiungo (neanche a dirlo) il “Passo” della Croce Arcana. La tonalità “verde accesa” dei prati e il colore azzurro intenso del cielo, mi riportano con la mente nei fantastici territori dell’Irlanda del Nord. Il valico, situato a 1669m sul livello del mare, domina le province di Modena e Pistoia (comuni di Fanano ed Abetone Cutigliano). Qui è custodito, oltre alla ben nota Croce, un “memoriale alle vittime della Seconda Guerra Mondiale” che, onestamente parlando, racchiude un velo di tristezza particolare. Qualche minuto di riflessione (in segno di rispetto), un sorso d’acqua e poi via, verso la prossima meta da raggiungere. Le indicazioni, però, non sono affatto incoraggianti:
“Libro Aperto 2h e 45m”
Continua…
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Crediti Foto: Venturelli Bruno