Pacchetti vacanza con destinazione incognita, per il viaggiatore, fino a 48 ore prima della partenza. Ecco come funziona l’idea della compagnia aerea neozelandese
Idea innovativa
Il settore turistico mondiale, causa le forti restrizioni dovute alla pandemia da Coronavirus, versa in forti difficoltà economiche. Se il Covid-19 impedisce, attualmente, di spostarsi liberamente tra un Paese e l’altro, ai viaggiatori resta (per ora) la possibilità di muoversi tra i confini del proprio Stato di residenza. Da qui, nasce l’idea innovativa dei “Mystery Breaks” creata dalla compagnia aerea neozelandese “Air New Zealand“. L’iniziativa sembra far felici tutti: dalla società stessa agli alberghi, dai ristoranti alle attività commerciali.
Come funzionano i Mystery Breaks
Lanciati tempo fa, ma poi tenuti da parte, sono stati rispolverati da “Air New Zealand” per incentivare il turismo locale. Nuove proposte adatte ad ogni tipo di tasca e gusto personale. I “Mystery Breaks” sono, in sostanza, pacchetti vacanza che includono voli, pernottamenti in hotel (“Accor Hotels“) e un’auto a noleggio tramite la società “AVIS“. Il progetto è applicabile per tutte le destinazioni nazionali della compagnia (circa 20): da Napier (regione settentrionale della Baia di Hawke) a Dunedin, cittadina del sud ricca di storia nonché importante centro universitario. Il viaggiatore, però, conosce l’itinerario solo 48 ore prima della partenza e tra le 20 proposte, al momento della prenotazione, può escluderne soltanto una. In pratica, un vero e proprio “viaggio a sorpresa” caratterizzato da “tariffe flat“: si parte da circa 350 Euro (a persona) per un weekend “Great Mystery Breaks” fino ai circa 1000 Euro (a persona) del “Luxury Mystery Breaks” (pernottamenti in 5 stelle e auto di lusso).
Possibile soluzione
La Nuova Zelanda è tra i Paesi che hanno affrontato meglio la pandemia da Coronavirus: 1914 casi (in tutto) e “appena” 25 decessi. La nazione oceanica, però, continua a tenere le frontiere chiuse (tranne che con alcuni stati australiani) imponendo la quarantena per chi proviene da zone a rischio. La logica conseguenza, della scelta appena descritta, è l’impatto negativo del Covid-19 sul turismo locale. Anche il Governo, ad esempio, valuta soluzioni che possano favorire gli “spostamenti domestici”: si discute di una card, con 200 dollari neozelandesi pre-caricati, che ogni cittadino potrebbe spendere in alberghi o attrazioni turistiche, all’interno dei confini nazionali.
L’iniziativa lanciata da “Air New Zealand” o quella a cui starerebbe pensando il governo neozelandese, verranno adottate anche da altre società o altri Paesi? Noi di OA Plus vi terremo aggiornati.