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X FACTOR 2021, le pagelle della terza puntata: sorpresa Bengala Fire, Baltimora in crescita
Nervi tesi nella terza puntata di X Factor, quella della snodo definitivo. Benissimo il roster di Manuel Agnelli con capifila i Bengala Fire.
La quindicesima edizione di X Factor è arrivata a un primo snodo cruciale. In occasione della terza puntata, andata in onda giovedì 11 novembre, si è iniziato a delineare con molta più chiarezza il reale quadro della situazione, complici parecchie assegnazioni interessanti, alcune convincenti, altre completamente inefficaci.
Una serata oltremodo nervosa, non solo nel tavolo dei giudici, ma anche tra i concorrenti stessi, passati in un colpo solo da undici a nove per via della doppia eliminazione che ha coinvolto Vale LP e e i Karakaz. Ma chi sarà andato meglio tra gli artisti in gara? Scopriamolo insieme.
TEAM MANUEL AGNELLI
BENGALA FIRE, MAKING PLANS FOR NIGEL (XTC). VOTO 9
Fighissimi. Riuscire a rendere accessibile e destare curiosità in un genere così poco battuto in Italia è veramente complicato. Tecnicamente perfetti in una ritmica labirintica, a questo giro riempiono lo spazio con tanto di coreografia ben studiata che sfiora la nevrosi finale. Oggettivamente clamorosi.
MUTONIA, SPORTS (Viagra Boys). VOTO 7-
Prestazione diesel quella dei Mutonia che partono più in posizione di stallo per poi esplodere nella sezione finale, proprio quando la voce del frontman riesce a liberarsi del tutto. Tutto molto ironico e divertente, compresa la reaction dei nostri durante le critiche dei giudici. Noi speriamo che non sia tutto finto, che i ragazzi siano veramente risentiti e che il siparietto visto questa sera sia il primo di una lunga serie. Viva le provocazioni, viva il fottutissimo rock.
ERIO, THE GREATEST (Lana Del Rey). VOTO 7–
Con una produzione molto meno strutturata e più canonica porta a casa una performance assolutamente sufficiente e in linea con la sua personalità colta, forse eccessivamente, causa un inciso proposto in una versione particolare ed elevata quasi da risultare straniante con la “quadratura” generale. Ma sempre notevole.
TEAM MIKA
NIKA PARIS, LONELY (Justin Bieber). VOTO 7
Questa è una vera macchina da guerra. Non ha una caratteristica che risalta più delle altre, eppure Nika Paris sembra essere in possesso del pacchetto completo, voce gradevole, estetica da editoriale e ottima presenza scenica, oggi impreziosita da una messa in scena davvero bellissima. Occhio perché, al momento nonostante il ballottaggio, è lei quella da battere.
FELLOW, NEMESIS (Benjamin Clementine). VOTO 6
Al principio una intuizione più che giusta. Tornare al caro Benjamin Clementine per togliere, definitivamente, le sterzature a un artista potenzialmente devastante. La performance funziona ma lui sembra ancora eccessivamente bloccato, motivo per cui Mika dovrà necessariamente trovare una terza via per trovare la quadra.
TEAM HELL RATON
BALTIMORA, TURING TABLES (Adele). VOTO 7+
Sorprendente, fresca, rischiosa. La performance dal vivo non lo aiuta a causa di svariati errorini sparsi e lì, defaillance che però non cancellano l’ottima intuizione di rendere il capolavoro della diva britannica in una versione elettropop a cassa dritta. Baltimora è chiaramente l’artista che più di tutti rappresenta il presente, ma dovrà essere in grado di non fare diventare questo presente passato.
VERSAILLES, IN BLOOM/SIX FEET UNDER (Nirvana/Billie Eilish). VOTO 7
Massacrato senza pietà in occasione della sua performance migliore. Sì, certamente l’esibizione è stato un patchwork certosino di tutti i principali punti di riferimento del nostro. Ma proprio da questo tipo di ricerca si arriva a un proprio suono, accurato, personale, maturo. Resta uno dei progetti più interessanti di questa edizione.
KARAKAZ, FEEL GOOD INC (Gorillaz). VOTO 7+
Una variazione sul tema che conferma una attitude ben precisa e definita. Non hanno mai spostato di una virgola il loro stile. Ma siamo proprio sicuri che sia un difetto? In questo programma si è ossessionati dalla versatilità anche quando non serve. Salutano perché veramente inaccessibili; ed è un pregio.
TEAM EMMA MARRONE
giANMARIA, IO STO BENE (CCCP). VOTO 6
Tanto bravo quanto piatto. Si parla sempre di formula Karakaz, non si parla mai di formula GianMaria, che poi è la formula Anastasio rivista nel 2021. Sai già cosa aspettarti ma, a differenza dei Karakaz, non ti spettina. Eppure è sempre tra i più lodato dai quattro giudici. Questo programma è strano.
VALE LP, STAVO PENSANDO A TE (Fabri Fibra). VOTO 8
Tre indizi fanno una prova. Vale LP è stata probabilmente la concorrente più versatile del lotto. Lo ha dimostrato anche stasera, proponendo una versione difficilissima di uno dei cult rap degli anni dieci del 2000: magnetica nelle note basse, più instabile nelle aperture, ma con una capacità di saper interpretare le parole scritte da Fabri Fibra in una chiave personale. Viene eliminata perdendosi al ballottaggio, ma la sua partecipazione è stata da principio eccessivamente contestata dal pubblico, con una valanga di commenti della peggior specie. Ma fuori ha un futuro.
LE ENDRIGO, CERTI UOMINI (Francesco Bianconi). VOTO 6-
“Certi uomini ucciderebbero per apparire, in un programma in televisione, dove i discografici morti della Warner, della Universal e della Sony, poi gli pubblicano la canzone“. Le Endrigo cassano dritto per dritto la seconda parte di questo verso di Francesco Bianconi, forse per scelta di tempo, forse per decenza di contesto. La fanno a modo loro, e questo gli va dato atto, ma la rendono eccessivamente pop, togliendo tutta la meravigliosa violenza animalesca e bestiale, rendendola di fatto inefficace. Anche qui, serve una quadra definitiva.
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Crediti Foto: SKY ITALIA