Gossip
Vittorio Sgarbi non denuncia più Barbara D’urso e le chiederà scusa questa sera a Live-Non è la D’Urso. Secondo il giornalista Roberto Alessi, avrebbe voluto chiedere due milioni di euro di risarcimento
Del bruttissimo episodio che aveva coinvolto Vittorio Sgarbi e Barbara D’Urso ne abbiamo parlato qui. Le brutte parole volate tra i due erano sfociate in una minaccia di querela da parte del critico d’arte che, oltretutto, in seguito, era stato bandito da ogni trasmissione Mediaset a cui avrebbe dovuto far parte, in primis, al Chiambretti Night. Vi avevamo anche detto, però, che Barbara è solita tendere una mano a chi, facendo ammenda, chiede umilmente scusa, ma, in merito al critico d’arte, la vedevamo una cosa piuttosto difficile, visto il soggetto e visto la querela che in un batter di ciglio avrebbe voluto mettere in atto. Invece ci eravamo sbagliati perché Vittorio Sgarbi le scuse le farà, e le farà in prima persona ed in diretta su Canale 5 proprio laddove è accaduto il fattaccio, a Live-Non è la D’Urso. Questa sera, appunto, Sgarbi, si cospargerà il capo di cenere e chiederà venia alla presentatrice. A svelare questa succosa chicca è Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, in un articolo pubblicato su Libero. Lo stesso Alessi, avrebbe messo sulla bilancia dei fatti raccontati, dei retroscena sulla questione che lascerebbero un po’ perplessi su quanto poi sia credibile il critico d’arte quando fa la voce grossa, e quanto tanto ci sia di melodrammatico in lui. Vittorio Sgarbi ha detto: «Querelo e chiedo due milioni di euro». All’indomani della lite con Barbara D’Urso ha poi scoperto di essere stato bandito dalle reti Mediaset. Quindi è saltata la partecipazione a “Quarta repubblica” di Nicola Porro, poi è toccato a Chiambretti, «che aveva preparato per me una puntata sui miei genitori». Il primo passo indietro comunque risale ad un paio di giorni fa, quando aveva confessato a Libero: «Ho detto una leggerezza, c’è stato un equivoco». E quindi aveva aggiunto: «Mi piacerebbe discutere di questo con Barbara D’Urso, un confronto testa a testa». L’occasione arriva oggi, anche se il direttore di Novella 2000 su Libero parla di scuse alla conduttrice. E infatti conclude con una battuta: «Spero solo che lui nei panni dell’imperatore pentito non sia costretto, per ottenere la revoca della scomunica Tv inflittagli, a rimanere inginocchiato per tre giorni e tre notti innanzi al portale come avvenne per Enrico IV nel 1077».
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Crediti Foto sfide_tv/Instagram