Attualità
Roberto Angelini in pausa dopo gli attacchi per la dipendente messa alla gogna perché assunta in nero
Sono stati giorni complicati a livello mediatico per Roberto Angelini. Il chitarrista di Propaganda Live è stato protagonista di un caso mediatico dopo che una ragazza, che lavorava come rider nel suo ristorante giapponese di Roma, ha denunciato alla Guardia di Finanza di essere stata assunta in nero e di ricevere lo stipendio in contanti.
Tutto questo è partito dopo che la ragazza è stata fermata dalla polizia mentre rientrava nel luogo di lavoro durante l’orario del coprifuoco. Qualche giorno dopo la Guardia di Finanza la ricontatta e la convoca negli uffici; nonostante i rischi, la rider decise di rispondere a tutte le domande in maniera onesta e qui è emerso il mancato contratto di lavoro.
Una vicenda che lo ha portato alla decisione di prendersi una pausa.
LE INDAGINI E LA MULTA PER IL LAVORO IN NERO
Dopo accurate indagini, ecco che arriva la denuncia che ha portato al musicista una multa di ben 15,000 euro e a lasciare la direzione del ristorante. Una multa che lo ha portato a sfogarsi sui social, accusando l’amica di “tradimento di fiducia” e definendola una “pazza incattivita”. Nello sfogo il musicista allega una foto di lui in lacrime, che spiega: “non sono per la multa ma per il tradimento ricevuto da una presunta amica che ha mangiato e dormito a casa mia. Che mi confidò che aveva bisogno di soldi e io pensai bene di aiutarla.”
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LE SCUSE DI ROBERTO ANGELINI: “ORA VOLTIAMO PAGINA”
Qualche giorno dopo lo sfogo, Angelini torna lucido e affronta la questione non di pancia. In un altro post su Instagram si scusa con la ragazza per le parole rivolte e per la gogna social indirizzata a lei: “Ho scritto un post di pancia.
E forse avrei potuto evitarlo. Mi dispiace però leggere insulti verso la ragazza e mi rendo conto di essere in una posizione privilegiata. Non avevo previsto tutto questo. Per favore non insultatela più, mi fa sentire in colpa, quando in realtà vorrei tenermi l’incazzatura ancora per un po’.
E sulla questione del lavoro in nero chiarisce: “A chi mi parla di “mai lavoro in nero” dico che sono d’accordo e ho sbagliato. E infatti pago. Ma sicuramente non è questo il luogo per approfondire. E insomma, tutto si risolverà nei modi e nelle sedi adatte.”
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LA PAUSA DOPO LA GOGNA
Il fattaccio, però, sembra aver demoralizzato il musicista. Non sono bastate le scuse e la promessa di assumere regolarmente la dipendente. Di fatto in queste ore ha dichiarato di prendersi una pausa dai riflettori:
Chiedo scusa.
Ho sbagliato e mi dispiace.
Ripongo la chitarra nella custodia e mi prendo una pausa.
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