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Rai multata per pubblicità occulta durante il Festival di Sanremo: cosa hanno fatto Amadeus e Chiara Ferragni. Blanco richiamato
Le infrazioni, sanzionate per un importo di 170000 euro, includono la pubblicità occulta fatta ad Instagram attraverso la creazione in diretta del profilo di Amadeus e la mancata segnalazione della dicitura “messaggio pubblicitario”
La Rai è stata sanzionata per avere fatto pubblicità occulta ad Instagram
Sono 170 mila gli euro della sanzione che la Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le Comunicazioni ha approvato a maggioranza nei confronti della Rai per la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante il 73esimo Festival di Sanremo. Nel mirino del Consiglio dell’Autorità anche la discussa esibizione di Blanco durante la prima serata dell’evento di RaiUno. Esibizione per la quale la tv pubblica ha ricevuto, sempre a maggioranza, un richiamo dall’Agcom.
La nota dell’Agcom
Come spiega in una nota l’Autorità per le Comunicazioni, le violazioni accertate in termini di pubblicità occulta «riguardano cinque episodi di mancata indicazione dell’inserimento di messaggi pubblicitari e il caso della pubblicità occulta del social network Instagram e del profilo del conduttore Amadeus».
Amadeus voleva solo spiegare il personaggio Ferragni attraverso il social network
Amadeus, all’epoca dei fatti conduttore nonché direttore artistico del Festival, si era giustificato dicendo che l’uso di Instagram fosse solo un modo per spiegare meglio al pubblico il personaggio di Chiara Ferragni. Anche l’allora direttore di Rai Uno Stefano Coletta, in conferenza stampa, aveva assicurato che non ci fosse alcun accordo di sponsorizzazione con la piattaforma, eppure, oggi, Agcom ha riscontrato le violazioni.
Richiamato anche Blanco per istigazione alla violenza
L’esibizione di Blanco, che ha distrutto le rose con cui era addobbato il palco dell’Ariston, viene invece contestata da Agcom «per il mancato rispetto della dignità umana e l’istigazione alla violenza». Inoltre la Rai non avrebbe «ottemperato agli obblighi, previsti dal vigente contratto di servizio, di promozione e diffusione di contenuti che valorizzano i principi di tutela della legalità e della dignità della persona, come declinati nel vigente contratto di servizio».
Crediti Foto grazia_it instagram