LGBT
“Quattro Ristoranti”, Mariano Scognamiglio bacia il compagno davanti a tutti: calati gli incassi drasticamente
Lo chef di Arezzo racconta che è iniziato tutto dopo la partecipazione al cooking show di Alessandro Borghese. Da allora nessun aretino frequenta più il suo locale, ma solo turisti
Lo chef è a rischio chiusura: “Nessuno viene da me perché hanno capito che sono gay”
E’ bastato un bacio dato davanti a tutti durante la partecipazione al cooking show di Alessandro Borghese e per il ristorante dello chef aretino Mariano Scognamiglio è iniziata la transumanza di clienti locali. Intervistato dal Corriere Fiorentino, il titolare del ristorante “Da Mariano”, sito nella strada centrale di via Vittorio Veneto, ha voluto raccontare gli effetti negativi subiti non solo a livello economico, ma anche personale e privato.
Incassi calati drasticamente: è stata istituita una raccolta fondi
Lo chef racconta che dopo la partecipazione a Quattro Ristoranti, i suoi incassi sono calati drasticamente e questo non lo imputa solo all’avanzare del Covid (la trasmissione è andata in onda nel Natale del 2019 ndr.): “Da quando sono apparso nella trasmissione gli incassi del locale sono drasticamente calati. E’ vero che di mezzo c’è stato il Covid, ma non giustifica il fatto che i turisti, quelli di fuori che non conoscono né me né chi sono sessualmente, affollano il ristorante come prima, soprattutto nel fine settimana, che arrivino dalla provincia o da più lontano. Il buco di affari che mi ha messo in crisi viene principalmente da vicino, dagli aretini, da quanti sanno che sono gay, che io e il compagno col quale lavoriamo a quattro mani, Gianfranco, siamo una coppia. Non posso non pensare alla discriminazione sessuale, tanto più che ci sono stati episodi espliciti in tal senso”.
“Uno stalker mi insultava tutti i giorni: l’ho dovuto denunciare. Era un minorenne e di famiglia perbene”
Non solo, però, danni a livello economico, per Mariano ci sono stati anche dei risvolti nel privato che l’hanno portato a sporgere denuncia a causa di uno stalker che lo ha perseguitato con insulti di ogni tipo: “Innanzitutto uno stalker, uno che mi telefonava tutti i giorni, sempre la stessa voce, sempre gli stessi insulti volgari, quelli che si adoperano contro gli omosessuali. Ho denunciato alla polizia, l’hanno individuato, era un minorenne di una famiglia bene. E’ finito tutto davanti al tribunale dei minori, non volevo soldi, solo le scuse. Invece tanta arroganza, da parte sua e della famiglia. E non vi dico delle offese sui social, ancora le stesse. Per non parlare dei gesti che fanno quelli che passano davanti al ristorante”, racconta ancora lo chef di origine campana.
Il crowdfunding lanciato: “Ci terrei in piedi il locale gravato di debiti”
La situazione è talmente tanto in crisi che lo chef ha lanciato una raccolta di fondi, un crowdfunding, che gli possa consentire di tenere in piedi un locale sul quale grava il peso dei debiti, lo stesso sistema che appena poco tempo fa ha salvato dal tracollo il cinema Eden: 44 mila euro radunati fra gli appassionati nel giro di quattro mesi. “A me farebbe comodo più o meno la stessa cifra. Non voglio arrendermi”.
E a chi gli chiede se si sia pentito del bacio dato, Mariano risponde: “Dal punto di vista economico un po’ sì. Da quello personale no. Era giusto fare così, siamo quello che siamo e nessuno deve farmi pesare addosso il pregiudizio per questo”.
Siamo nel 2023, davvero dobbiamo ancora assistere a questi episodi di discriminazione sessuale? In cucina, poi….
Crediti Foto Simona Bastiani