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Curiosità

La Ruota della Fortuna: un programma che ha fatto la storia dei Game Show

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Quando si parla di show televisivi, quiz e giochi in tv non si può non citare il padre della televisione italiana: Mike Bongiorno. Un vero mito senza tempo che in più di sessant’anni di carriera ha letteralmente scritto la storia della tv con programmi come Lascia o Raddoppia, il Rischiatutto, Telemike e naturalmente la leggendaria Ruota della Fortuna. Questo programma, durato venti stagioni fino al 2009, ha segnato diverse generazioni e il suo funzionamento era molto semplice: scopo del gioco era indovinare una frase misteriosa sul tabellone chiedendo di scoprire consonanti o “acquistando” una vocale, tutto girando la famosa ruota. Se la tacca del concorrente finiva su una somma di denaro indicata sulla ruota si chiedeva una consonante e, se presente nella frase misteriosa, il concorrente accumulava il proprio montepremi. Quando la frase diventa abbastanza composta, i concorrenti potevano tentare di dare la soluzione, aggiudicandosi così la manche e il montepremi degli avversari. Ma la ruota aveva anche delle caselle-imprevisti, come il “Perde Tutto” o il “Passa Mano”. È vero che il grande Mike non c’è più ma i nostri ricordi, la memoria di tante serate passate davanti alla tv, nell’orario che precedeva la cena, divertendosi e giocando anche in famiglia è sempre vivo. Tra gaffe e momenti emozionanti ricordiamo questo epico show e alcune delle curiosità più interessanti.

La Ruota della Fortuna: un pezzo di storia della Tv italiana

Il 5 marzo del 1989 andava in onda la prima puntata ufficiale de La Ruota della Fortuna. A presentare c’era Mike Bongiorno, uno dei padri fondatori della televisione italiana insieme a Corrado, anch’egli conduttore di un programma storico come “Il pranzo è servito”, riproposto anche molti anni dopo su Rai 1, e Raimondo Vianello. La Ruota della Fortuna era il programma di punta del preserale di Canale 5 (fino al 1996) e di Rete 4 (fino al 2003). Dal 2007 al 2009, su Italia 1 ci fu un “reprise” con la conduzione di Enrico Papi. La trasmissione è stata talmente cult e iconica da essere riproposta in altre forme, come ad esempio in versione gioco da tavolo. E con il boom di Internet lo show ha ispirato numerosi giochi online, come la ruota dei bonus, che consente agli utenti di ricevere bonus giornalieri girando una ruota del tutto simile a quella della TV. Però forse non tutti sanno che la Ruota della Fortuna era un format importato dagli Stati Uniti, dell’omonimo gioco statunitense Wheel of Fortune, in onda sull’emittente NBC, e che il programma ebbe una stagione “preliminare” sull’emittente Odeon TV nell’87-88 con la conduzione di Augusto Mondelli alias Casti.

Record di longevità

Sono state 3501 le puntate complessive de La Ruota della Fortuna, grazie alle quali la trasmissione è riuscita a conquistarsi il titolo di game show più longevo della storia della televisione italiana. Almeno sino al novembre 2016, quando poi è stata superata dal gioco di Rai 1 L’eredità. Una longevità che ha dato l’occasione di notorietà e successo anche alle diverse vallette che hanno affiancato i presentatori nel corso delle edizioni dello show. Esse avevano il compito di scoprire le lettere del tabellone che nascondeva la frase da indovinare. La prima valletta di Mike Bongiorno nella trasmissione è stata Ylenia Carrisi da marzo a giugno 1989, poi è subentrata Paola Barale che ha fatto da spalla a Mike Bongiorno dal 1989 al 1995, Antonella Elia nelle stagioni 1995 e 1996, Claudia Grego, nel 1996 e 1997, Miriana Trevisan, dal 1997 al 2002 e infine Nancy Comelli dal 2002 al 2003. Nelle stagioni dal 2007 al 2009, con la conduzione di Enrico Papi, è stata Victoria Silvstedt la valletta del programma. Inoltre, nel corso degli anni, ci sono state alcune sporadiche comparsate di altri volti noti della tv italiana come Roberta Capua per alcune puntate nell’estate 1995 e Ana Laura Ribas per una settimana nel marzo 1997.

Le gaffe più divertenti

Quando si parla di Mike Bongiorno si parla di storia della tv, capacità di conduzione senza pari e professionalità. Ma il caro Mike era noto anche per le sue gaffe che erano lapsus ma anche grezze storpiature di alcune parole o qualche disattenzione in più che cercava di celare rendendo la scena ancora più divertente. E in 3501 punte de La Ruota della Fortuna era inevitabile incappare in queste gag, come quella volta in cui Mike accusò il giudice del gioco Tortorella “Lo so che sei dietro a quel bancone a farti i solitari”, alludendo al gioco di carte anche se l’esito fu nettamente differente. Ma fra le scene più buffe sono da ricordare certamente gli errori di lettura come “Ma chi sarà questo signor Paoli Vi del quale non ho mai sentito parlare?”, scoprendo dopo che si citava in realtà il pontefice Paolo VI, oppure, non contento lesse “Pio ics”, citando il nome di Papa Pio X. Ma c’è una scena de La Ruota della Fortuna che è entrata nella storia diventando ancora oggi più virale che mai, ripresa da decine di Meme, ma che non appartiene a Mike Bongiorno ma a un concorrente, il signor Giancarlo, una gaffe nota come “l’incidente delle Amazzoni”. Il concorrente doveva completare sul tabellone la frase “V_NS_R_ BATTAGL__ GRAZ__ ALLA L_R_ F_GA”. La soluzione appariva molto semplice ma il signor Giancarlo doveva scegliere di vincere 8 milioni di lire di montepremi oppure entrare nella storia sotto lo sguardo incredulo di Mike. Scelse la seconda opzione e ancora oggi resta uno dei momenti più comici della storia della tv leggera italiana.