Concerti
Fiorella Mannoia alla Notte della Taranta? La persona giusta al momento giusto
Fiorella Mannoia sarà la Maestra Concertatrice de La Notte della Taranta 2023. In questi tempi grigi, non si poteva davvero scegliere personalità migliore
Dopo Madame (con Enrico Melozzi) e Dardust sarà Fiorella Mannoia a ricoprire il ruolo di Maestra Concertatrice alla Notte della Taranta 2023 (in scena a Melpignano il prossimo 26 agosto e su Rai 1). La notizia, arrivata circa due settimane fa, ha fatto storcere il naso a qualcuno, dicendosi deluso da un ritorno alla “tradizione” dopo che nelle ultime edizioni erano stati coinvolti due nomi provenienti dal territorio urban, quindi più giovanile. Ma in realtà è giusto così: la musica popolare è di tutti, e Mannoia dimostrerà di sapersi trovare nel posto giusto al momento giusto.
Fiorella sarà infatti la quarta donna a dirigere il concertone dopo Andrea Mirò, Carmen Consoli e la già citata Madame (un numero davvero troppo ridotto per una rassegna con una storia ormai lunga) e potrà portare sul palco tutta l’esperienza accumulata nel corso degli anni. Sì perché non tutti ricordano che la popular music è fortemente radicata nella poetica dell’interprete.
Anzi, analizzando la carriera della nostra potremo definire che è stato proprio un disco di musica popolare a determinare un cambio di direzione artistica importante nel suo percorso. Nel 2006 infatti la nativa di Roma ha inciso “Onda tropicale“, album interamente dedicato al repertorio brasiliano che ha fatto capire a Mannoia l’importanza della musica di tutti e per tutti. Non sarà infatti un caso che, pochi anni più tardi, deciderà di prendere per la prima volta la penna in mano per scrivere di suo pugno delle canzoni, vivendo a tutti gli effetti una “seconda vita” artistica.
Stiamo parlando inoltre di una personalità da sempre esposta sia da un punto di vista politico che sociale, schierandosi apertamente anche su temi di solito sorvolati anche da colleghi più rinomati per paura di incontrare il dissenso del pubblico. Proprio per questo motivo non possiamo che aspettarci una Notte della Taranta in cui emergerà con ancora più dirompenza il multiculturalismo mandando un messaggio che, di questi tempi, potrebbe risultare di grande potenza.
Non può che esserci dunque esponente della musica italiana migliore per poter veicolare un concetto così importante, a cui si unisce anche un altro tema di non meno rilevanza, ovvero quello delle condizioni delle donne, protagoniste dei canti della tradizione i cui testi non sono soltanto pregni d’amore ma raccontano anche storie di sfruttamento e abusi. Melpignano è pronta a ballare e a spostare l’asse terrestre con la forza delle idee, dei diritti, della libertà.
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Crediti Foto: Andrea Butera/OA Plus