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Coronavirus: la serie televisiva “Survivors” del 1979 aveva già previsto tutto?
La serie “Survivors”, prodotto televisivo della BBC datato 1979, racconta una storia molto simile all’epidemia del Coronavirus a cui stiamo assistendo in questo esatto momento. Assecondando le idee di chi crede nei complotti, la vicenda parte da un virus sfuggito ad un ricercatore cinese da un laboratorio scientifico.
“Survivors”: la serie del 1979 che sembra predire la pandemia del Coronavisrus
Quella del Coronavirus è una vicenda che sta interessando l’intero Pianeta e che il presidente cinese Xi Jinping non ha esitato a definire come «la più grande emergenza sanitaria nella storia della Cina».
La comunità internazionale è alle prese, ormai già da mesi, con la pandemia del coronavirus Sars-Cov-2, mai identificato prima di essere segnalato lo scorso dicembre nella megalopoli cinese di Wuhan; dove dal marcato del pesce è partita la sua diffusione.
Nonostante queste siano le informazioni ufficiali, da quando la notizia del virus, e il virus stesso, hanno valicato i confini cinesi, gli amanti dei complotti hanno immaginato e parlato del fatto che il Coronavirus possa esser stato creato in laboratorio e da lì sfuggito per errore.
Questa è la trama anche di una famosissima serie degli anni ’70, che gli ultra quarantenni di certo ricorderanno. Il prodotto televisivo, infatti, venne trasmesso in Italia dalla Rai nel 1979. Si intitolava “Survivors”, in italiano “I Sopravvissuti”, ed è stata una produzione britannica della BBC mandata in onda per la prima volta nel 1975.
Coronavirus: la serie della BBC in linea con il pensiero dei complottisti
Arrivata con qualche anno di ritardo qui da noi, la serie-tv di ambientazione post-apocalittica raccontava l’avventurosa storia di un gruppo di persone scampate a un’epidemia gravissima, tanto da sterminare la maggior parte del genere umano. A sopravvivere soltanto un individuo ogni cinquemila. Il contagio era partito, guarda caso, proprio da un laboratorio di ricerca (esattamente come vorrebbero i cosiddetti complottisti e le leggende metropolitane).
Survivors, nato da un’idea di Terry Nation, era seguito da milioni di telespettatori, un po’ come le serie Netflix più famose, e il giorno dopo della messa in onda ne parlavano tutti. La vicenda è ambientata tra Londra e la campagna inglese. Il tutto inizia con uno scienziato dai lineamenti cinesi che è a lavoro su una provetta contenente uno strano liquido lattescente, che cade e si rompe.
Episodio dopo episodio si scopre che il virus incomincia a diffondersi in città come Singapore, Mosca, New York, Berlino; e così a livello planetario. La cosa “particolare” è che, proprio come sta succedendo nella realtà odierna, nello sceneggiato inglese in questione si addebita a Pechino la responsabilità di non aver dato tempestive informazioni esatte sulla malattia, favorendo così il moltiplicarsi dei contagi.
La fantascienza è un genere che affonda le sue radici nel romanzo scientifico e, in genere, supera la realtà con la fantasia. Tante sono le serie americane, e non solo, dedicate alle epidemie; spesso con la trasformazione degli esseri umani in zombie. Quella della BBC del 1979, però, in qualche modo impressiona perché dà la sensazione, forse meglio definire “illusione”, di aver anticipato la difficile situazione che anche l’Italia sta affrontando oggi.
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