Belve, Francesca Fagnani intervista Donatella Rettore, la dichiarazione della cantante fa scatenare il web: “Voglio poter dire “Fro**o”, “N***o” e “Tr**a” (VIDEO)

Donatella Rettore è stata ospite di Belve, il talk di Francesca Fagnani in onda ogni venerdì in seconda serata su Rai2 e, come sin dai suoi esordi, è stata un fiume in piena. La cantante, però, ha fatto scatenare il web e anche messo in imbarazzo la conduttrice che non sapeva più come arginare certe dichiarazioni, per aver palesato il diritto di andare contro il politically correct.

La prima bordata è arrivata quando la Fagnani le ha chiesto “Piaccio ai gay uomini mentre altre cantanti, come Patty Pravo, sono icone delle checche vintage. Non si imbarazza?”, la Rettore ha risposto: “Non sono per niente imbarazzata. Esistono i gay e le checche. E le checche fanno pettegolezzi e non voglio vederli nemmeno sotto la porta di casa”..

Ma la seconda, quando ovvero le è stato domandato quale sia la libertà di dare del froc*o o della tro*a a qualcuno, ricordando alla Rettore che “dare della tro*a a qualcuno è un insulto”, è stata ancora più imbarazzante, ancora di più perché, nonostante la conduttrice cercasse di arginare la situazione, Twitter aveva già fatto scoppiare la bomba:

Rettore: "Rivendico la libertà di dire frocio, troia e negro. Tutto sta nell'intenzione. Negretto per uno colorato non è un insulto" #Belve pic.twitter.com/uxRzYcGUHk

— Il Grande Flagello (@grande_flagello) April 8, 2022

“Io rivendico di poter utilizzare questi termini, altrimenti ci censuriamo. Per me, froc*o non è una parola brutta. Neanche negr*, mi sembra un insulto. Tutto sta nelle intenzioni. Cambiare parole? Mi sembra un po’ democristiano. Dipende dal modo in cui uno lo dice: se tu dici brutto ne*ro è una cosa, se tu dici negr*tto è un’altra”.

Tra i tanti commenti apparsi sul web, ce ne sono stati alcuni che, tutto sommato, non avrebbero tutti i torti, tipo, “Vi prego non iniziate una crociata contro Rettore. Ha detto un sacco di cazzate e lì rimangono. Pensate alla sua età. Le lotte bisogna farle contro le nuove generazioni che usano N e F Word. Ma una vecchia che usava queste parole a suo tempo come normali come la cambi?”, oppure, “Un po’ sono deluso dalle affermazioni di Rettore. Cerco di consolarmi pensando che sia dato dal fatto che sia una donna della sua epoca, però l’amarezza rimane”.

Ma è davvero una mera questione d’età?

Crediti Foto: claudiatito/Instagram

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