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Amici 2023, le pagelle della prima puntata: Angelina su tutti, per ora è tutto mediocre
Vince la mediocrità nella prima puntata del serale di Amici 23. Nella sezione canto spicca solo Angelina, il resto dei concorrenti arranca non poco tra scelte incomprensibili e inutili battibecchi dei Prof
Amici 2023, le pagelle della prima puntata. La prima puntata della ventiduesima edizione serale de “Amici” è andata in archivio, vincendo la super sfida con “Il cantante mascherato“. Il talent di Maria De Filippi ha infatti tenuto incollati davanti allo schermo ben 4.007.000 di spettatori con uno share pari al 27.9%, dieci punti in più rispetto alla proposta di Milly Carlucci, ferma al 17,9%.
Una buona partenza in termini televisivi, meno in termini qualitativi. Quest’anno infatti nella sezione canto brilla soltanto una stella, quella di Angelina Mango, per dispersione la migliore del lotto senza se e senza ma. Il resto della truppa arranca, si auto-sabota, si lancia in cover inspiegabili sopportando i davvero inutili commenti dei coach, pronti a screditare gli altri al fine unico di esaltare i propri concorrenti (ma quando si capirà che tutto questo non è educativo?). Ad ogni modo dopo una bella maratona i primi a salutare il programma sono stati NDG e la ballerina Megan.
Ma chi avrà ricevuto la votazione più elevata? Scopriamolo nelle nostre pagelle dedicate esclusivamente alla sezione Canto.
AMICI 2023: LE PAGELLE DELLA PRIMA PUNTATA (sezione canto)
PRIMA MANCHE
CRICCA, Sorprendimi (Stadio) [team Cuccarini-Emanuel Lo] 5
Non una performance bensì una semplice esecuzione. C’è solo l’intonazione, per il resto manca tutto, soprattutto la profondità e il piglio imperativo che le parole del testo impongono. Una canzone che richiede tanta esperienza affrontata con sufficienza. Pessimo biglietto da visita.
ANGELINA MANGO, A case of you (Joni Mitchell) [team Lorella Cuccarini-Emanuel Lo] 7
Allora, con Angelina si dovranno fare sempre dei discorsi un po’ a parte. Stiamo parlando senza dubbio di una fuoriclasse della voce, dotata di una tecnica e di un controllo eccezionale, a tratti anche fuori dal comune. Ma ricordiamoci una cosa. Questo non è The Voice, questo è un programma in cu occorrono due cose: gli inediti e buttare il cuore oltre l’ostacolo. La parola “cuore” sarà probabilmente una key word dell’esperienza della concorrente al serale: dovrà mettercene sempre tantissimo, anche a costo di esagerare. L’emozione deve venire sempre prima di tutto il resto. La sensazione è che invece in alcuni pezzi, come quello in questione, passi invece in secondo piano. Attenzione a non cadere nella trappola altrimenti ci ritroviamo in una zona d’ombra simile a quella di Annalisa, ma con un talento che è 500000 volte quello di Annalisa.
CRICCA, Viva la Vida (Coldplay) 5– [team Cuccarini-Emanuel Lo] 5–
Va bene essere rispettosi dell’originale, ma qui siamo vicini al livello singstar. Ovviamente il contesto non ti permette delle virate particolari nella produzione, per cui è più complicato rendersi riconoscibili. Ma in una performance in cui, teoricamente, ti stai letteralmente giocando tutto per salvarti, è abbastanza normale aspettarsi un minimo di garra charrua (per citare Lele Adani così, a caso), oggi non pervenuta. Sarà stato un caso?
CRICCA, Just the way you are (Bruno Mars) [team Cuccarini-Emanuel Lo] 4
Al ragazzo piace fare il piacione. Ma in tre prove non ha dimostrato particolare elasticità. Bruno Mars come gli Stadio, i Coldplay come Gaetano Currieri. Per incidere veramente, al di là del personaggio che per carità in questo contenitore gioca un ruolo assai determinante, Cricca deve fare di più, molto di più. Poco incisivo.
SECONDA MANCHE
WAX, Torna a casa [team Arisa-Todaro] 6
Dopo una diatriba durata più di “Mektub-Canto Uno” del cineasta Kechiche sfociata poi con un guanto di sfida che ha sostituito il precedente (non si è capito nulla ma ok) il buon Wax si lancia in una performance de “Torna a casa” dei Maneskin. L’obiettivo della sfida è dimostrare di avere presenza scenica . Al netto delle movenze non naturali (da quelle parti sono Loredana Errore usava il gesto in modo totalmente impulsivo) appare evidente che il ragazzo abbia qualcosa da dire, e forse anche da dare.
AARON, Torna a casa (Maneskin) [team Zerbi-Celentano] 5
Stasera Teatro. No, non stiamo parlando del disco di Francesco Baccini di quando è uscito da Music Farm ma della performance a caratura muscolare che ha sciorinato il buon Aaron nel suo guanto di sfida. Anche lui usa tantissime movenze, mascherate però da movimenti più canonici e innocui ma baby, se stacchi il microfono a tempo stai facendo esattamente la stessa cosa per cui stanno criticando il tuo (che poi ognuno sarà libero di stare sul palco come crede? Boh) rivale. Musicalmente la butta di fuori (per dirla alla toscana), calcando troppo la sua timbrica e inceppandosi nel finale.
PICCOLO G, Splash (Colapesce & Dimartino) [team Zerbi-Celentano] 3
Probabilmente l’emozione ha giocato brutti gli scherzi visto che nella prima strofa non ha beccato una nota, neanche una (poverino). Ma a prescindere dall’intonazione l’artista non sembra aver compreso proprio il senso del pezzo, affrontandolo con una pesantezza assolutamente inutile che ne svilisce il significato. Tutto squilibrato verso il drama. Senza equilibrio non c’è performance.
WAX, Sarà perché ti amo (Ricchi e Poveri) [team Arisa-Todaro] 5–
Versione completamente rivisitata, potenzialmente interessante se non fosse per l’inciso ripreso con un piglio alla Gigi Dag in acqua di rose che cancella anche una costruzione delle strofe non malvagia. Qui però la colpa è anche degli autori e di chi cura la parte musicale. Va bene che siamo di sabato sera e dobbiamo sfidare le maschere di Milly però un minimo di refresh al repertorio lo potremmo anche dare. Non chiediamo “Donda” di Kanye West ma una via di mezzo sì, specialmente per chi fa un genere come Wax. Eddai.
FEDERICA, Vieni nel mio cuore (Ultimo) [team Arisa-Todaro] 6½
Il brano non lascia molto scampo, ma Federica lo canta sfoggiando una bella timbrica, molto fresca e a passo con i tempi, sciorinando buone vibes e buona energia. Niente di miracoloso, sia chiaro, ma in una serata come questa è grasso che cola.
WAX, Laurea ad honorem (Marracash-Calcutta) [team Arisa-Todaro] 6+
Compito decisamente arduo quello di interpretare sia la strofa che il ritornello, due atmosfere totalmente differenti (il rap e l’itpop) nella versione originale. Wax la confeziona bene tenendo a fuoco il controllo per tutta la durata del brano (a tratti ricorda il primo Rkomi). Anche questa volta lascia intuire che al suo interno c’è qualcosa che smuove le sue viscere. E questo in un artista è fondamentale, al di là di tutto il resto.
TERZA MANCHE
ANGELINA, 9 maggio (Liberato) [team Cuccarini-Emanuel Lo] 7
Lo ripetiamo un’altra volta per non incappare in incomprensioni. Questa è di un’altra categoria, la partita non si apre, non si è mai aperta e mai si aprirà. La sfida per Angelina sarà soltanto con sé stessa e con quello che succederà poi fuori, all’esterno, in un processo che andrà affrontato a piccoli step. Una challenge importante al momento sarebbe quella di incidere anche senza troppi fuochi d’artificio. In un pezzo come questo poteva anche starci un pizzico di distensione e di malinconia in più.
AARON, Io che non vivo (Pino Donaggio) [team Zerbi-Celentano] 5+
Malgrado da un punto di vista stilistico l’originale si sposi effettivamente con la cifra stilistica a trazione barocca di Aaron, qui è tutto veramente eccessivo. Il concorrente, dotato di una bella tessitura, ha bisogno anche lui di cercare un minimo di equilibrio: delle parole così tanto struggenti necessitano di cura e di delicatezza, due aspetti totalmente latitanti.
NDG, Firestone (Kyogo) [team Cuccarini-Emanuel Lo] 5-
Non male la strofa scritta di proprio pugno, ma il ponte con il brano originale crea un effetto leggermente straniante, un crash che lascia tutto il resto per strada. Peccato.
ANGELINA, Something’s got a hold on me (Etta James] [team Cuccarini-Emanuel Lo] 7½
Senza dubbio la prova più convincente di questa sera, con una bella copertura delle note basse e un’esplosione gestita con la giusta dinamica in cui finalmente l’artista si diverte un po’ sprigionando un po’ di energia a tutto tondo. Bene.
NDG, Lonely (Justin Bieber) [team Cuccarini-Emanuel Lo] 6
Meglio del mashup di debutto, ma persiste lo stesso problema. Le liriche, scritte dal concorrente, sono pregne di rabbia quando il ritornello invece viene semplicemente sussurrato e affrontato con particolare delicatezza. Delle due l’una. Ad ogni modo la performance, seppur un po’ scolastica anche a livello concettuale, risulta gradevole.
NDG, Up town funk (Bruno Mars) [team Cuccarini-Emanuel Lo] 5
Questo programma è strano. Come si fa a scegliere un pezzo come questo in un momento delicato come quello dello spareggio per l’eliminazione? Una scelta completamente kamikaze per un brano che, così come proposto, non ha senso di esistere, in quanto si regge interamente nella musica, nei tempi scanditi, nelle pause. Inutile mandare su la base originale, sarebbero scivolati tutti.
Federica, Tango (Tananai) [team Arisa-Todaro] 5½
Vistosamente tradita da un’emozione che non riesce proprio a trattenere recupera e non poco nel ritornello, affrontandolo con garbo e tanto rispetto. Non è certamente una concorrente da strapparsi i capelli, ma si porta dietro una ventata di freschezza che potrebbe catalizzare l’attenzione anche a una determinata fascia di pubblico fuori. Vediamo che succede.
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