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Amici 2023, le pagelle della quarta puntata: Aaron è la fiera dell’artificio, Federica ha bisogno di una scossa

Non cambia niente nella quarta puntata del talent di Maria De Filippi per ciò che concerne la sezione canto. Angelina guida il carrozzone, Cricca tra alti e bassi, Wax fa il suo, Federica deve alzare l’asticella. Aaron esagera come sempre

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Amici 2023
In foto i concorrenti cantanti di Amici 2023 rimasti in gara. Crediti: Andrea Butera/OAPlus

Amici 2023, le pagelle della quarta puntata. Rimane ottimo il riscontro del serale di Amici, il super talent show di Maria De Filippi giunto alla sua ventiduesima edizione. La quarta puntata del programma è stata infatti seguita da 3.847.000 di  telespettatori con uno share del 27.1%. Un andamento molto solido, praticamente in linea anche con tutte le uscite precedenti.

Il plateau in termini di auditel è direttamente proporzionale al plateau artistico dei cantanti in gara. Al quarto giro infatti la solfa è praticamente sempre la stessa. Angelina, fuoriclasse assoluta, guida tutto il carrozzone, con un Cricca tra alti e bassi, un Aaron sempre più barocco, un Wax nella sua comfort zone e una Federica che adesso ha bisogno di più solidità. Nel mezzo tutti gli inutili chiacchiericci dei Prof che tanto piacciono al pubblico (non a noi, che infatti abbiamo alzato gli scudi come vedremo più avanti). L’eliminazione di puntata vede protagonista un nuovo ballerino: Alessio.

Ma chi avrà ricevuto la valutazione migliore? Scopriamolo con le nostre pagelle dedicate ai cantanti.

AMICI 2023: LE PAGELLE DELLA QUARTA PUNTATA (sezione canto)

PRIMA MANCHE

Angelina, I’ll never love Again (Lady Gaga) 9

Bellissimo l’inizio a cappella, così come l’apertura dove Angelina mostra un controllo vocale davvero notevole e una modulazione per palati fini, andando in alto nelle sezioni giuste e fermandosi al momento opportuno senza strafare. La sua migliore esibizione fino a questo momento.

WAX, Bagno a mezzanotte (Elodie) 7

Questo è il suo pane, come si soul dire. Anche lui si supera, confezionando di fatto un nuovo inedito costruendo benissimo la strofa, impreziosita da una melodia appiccicosa. Vincente poi il bridge, anche questo inedito, perfetto per risaltare tutte le migliori caratteristiche del nostro: immediatezza, melodia e carisma.

CRICCA, Easy on me (Matia Bazar) 5+

A tratti Cricca ricorda (e no, non per i capelli lunghi) l’approccio del Valerio Scanu concorrente. Qui opta per una versione intelligente, volutamente raccolta, in cui copre bene tutte le note mettendo però troppo da parte il fattore interpretativo. Il risultato è infatti freddino, ma è un brano enorme per essere affrontato come si deve.

FEDERICA, Sono solo parole (Noemi) 4

Il brano è uno di quelli killer. La voce di Noemi infatti è talmente particolare e dalla tessitura bassa da far storcere il naso anche le cover meglio riuscite. Qui però il naso lo storci un po’ per tutto. Federica, in queste pagine molto apprezzata fino a questo momento, ha lasciato a casa in questo giro una componente fondamentale: il pathos. Fuori focus la strofa, poi si riprende leggermente nel primo ritornello vanificando però tutto nel bridge, affrontato senza entrare nel pezzo e con un uso della voce (pensiamo al vibrato in alcune parti) non idoneo. Non bene. Capita.

ANGELINA E CRICCA, My heart will go on (Céline Dion) 5

Una premiata ditta che funziona sempre, anche quando la produzione non gli viene completamente incontro. L’amalgama è buona, ma l’impasto delle due voci, entrambe molto fresche, si sono incagliate con un iceberg, quello dell’arrangiamento, onestamente bruttarello, fattore che ha reso l’esecuzione piatta e non indimenticabile.

WAX, La fine (Nesli) 6+

Cover a tutti gli effetti, dunque senza alcuna barra aggiuntive, eseguita in modo credibile e interpretata con un grande senso. Non è facile non annoiare con un pezzo come questo, ormai cantato da chiunque, mettendoci dentro tutta la propria cifra stilistica.

SECONDA MANCHE

AARON, Somebody to love (Queen) 5–

La fiera dell’artificio è servita. Tutta la quintessenza di quello che non dovrebbe fare Aaron riassunta in un 1:45. La canta bene? indubbiamente. Ma tra tutti il concorrente è l’unico a non avere ancora fatto capire chi vuole essere, cosa vuole essere e perché. Troppa varietà al servizio di una interpretazione solita che come sempre rende tutto alla stessa maniera, qualsiasi brano sia. Poco elegante.

ANGELINA, Banane e Lampone (Gianni Morandi) 6

Considerazione che non c’entra niente: ma quanto è “Annalisa” questo pezzo? Ascoltando le parole del testo, divertentissimo, del Gianni Nazionale non sono poche le similitudini con alcuni versi tratti dalle pagine di musica più recenti della cantante di Savona. Detto questo, il compito di Angelina riesce meno del previsto: da una parte riesce effettivamente ad abbandonare ogni rigidità lanciandosi in un tipo di interpretazione scanzonata, dall’altra però calca leggermente troppo la mano, esagerando in alcuni punti sia con lo sguardo che con le movenze.

CRICCA, Talking to the moon (Bruno Mars) 6+

Certamente non è la summa perfetta del soul, anzi. Tuttavia il nostro ha dato sfoggio di un’interpretazione pulita e soprattutto (finalmente) veramente sentita. Una buona performance in crescendo di una canzone difficilissima ma ben riletta attraverso il filtro dell’artista. Va bene così.

ANGELINA, Crudelia [i Nervi] (Marracash) 7+

Capolavoro dell’urban praticamente impossibile da coverizzare portato a casa da Angelina in modo ottimo. Ma c’è un elemento in più che emerge da questa prova che supera la capacità vocale del ritornello, la precisione tecnica, lo spoken word finale con inflessione lucana annessa. E sta tutto nel rapporto tra la voce della nostra e le pulsazioni dell’urban o di un determinato tipo di elettropop. Due mondi che se si incontreranno lì fuori (con i produttori giusti), potrebbero fare fortuna, quella vera.

TERZA MANCHE

WAX, Se bruciasse la città (Massimo Ranieri) N.C

“Guanto di sfida estensione canto”, nel 2023. Bastano queste cinque parole per ribadire l’idiozia di un’operazione del genere. Non cadiamo nella trappola di Rudy Zerbi e ce ne guardiamo bene dallo spendere tempo con questi giocherelli che già si facevano ai tempi di Gerardo Pulli, per dire. A noi non ci freghi!

AARON, Se bruciasse la città (Massimo Ranieri) N.C

Vedi sopra.

WAX, Nuovo range (Rkomi. Sfera Ebbasta) 5

Ecco questa forse era meglio evitarla, per due motivi. Il primo: a tratti Wax Ricorda effettivamente Rkomi, e dunque proporre un brano del rapper di Calvairate non è mai una buona idea. Il secondo: la frecciatina a Rudy fa soltanto il gioco di Rudy, e sa di tanto paraculo. Meglio evitare.

FEDERICA, Creep (Radiohead) 6

Ma perché questa concorrente si esibisce sempre con il contagocce? Impossibile capirlo. Stavolta il pezzo è azzeccato e funzionale per far fuoriuscire tutte le sfumature del suo bellissimo timbro. Possiamo però dire che è giunta l’ora di alzare l’asticella e di evitare di fare il compitino?

WAX, Turista per sempre (Inedito) S.V

Il pezzo lo conosciamo, il nostro parere lo conoscete. Quindi giunti a notte fonda cantiamo: “Devo andar via per respirareeee, nuovi territori per star maleeeee

ANGELINA, Voglia di vivere (Inedito) S.V

Il pezzo lo conosciamo, il nostro parere lo conoscete. Quindi giunti a notte fonda cantiamo: “Taratatata tarattatata tarattatata

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