Alex Zanardi di nuovo in terapia intensiva. Il trasferimento al “San Raffaele” di Milano si è reso necessario a causa delle sue “condizioni instabili”. Ore d’ansia per il campione

Condizioni instabili

La battaglia dell’ex pilota di F1, Alex Zanardi, rischia di farsi sempre più complicata. Le notizie trapelate negli ultimi giorni, avevano trasmesso un “cauto ottimismo” sulla ripresa del campione che, lo scorso 19 giugno, era rimasto vittima di un gravissimo incidente. Purtroppo, nelle ultime ore, la “strada verso la riabilitazione” si è resa più difficile da percorrere. Le condizioni cliniche dell’atleta sono diventate instabili e nel pomeriggio è stato necessario il trasferimento da “Villa Beretta”, nel Lecchese, in un reparto di terapia intensiva (quello del “San Raffaele” di Milano).

E’ durato, quindi, meno di quattro giorni quello che doveva essere un lungo percorso di neuro-riabilitazione, iniziato martedì nel centro specialistico di “Costa Masnaga”. Con il passare dei giorni sta “lentamente svanendo” l’effetto della massiccia sedazione e inevitabilmente aumenta la sofferenza del cervello di Zanardi.

Trasferimento 

La decisione di trasferire Alex Zanardi in autoambulanza, da Siena a Lecco, era giunta dopo la riduzione e la susseguente sospensione, della sedazione (a poco più di un mese dall’incidente). Le condizioni neurologiche sono sempre state gravi, ma le risposte del campione agli stimoli facevano registrare “segnali incoraggianti“, tali d’avviare un percorso di riabilitazione dai tempi inevitabilmente lunghi e alquanto incerti. Dopo un viaggio di circa 40 chilometri in ambulanza, alle 16.30 Zanardi è stato accolto nell’Unità operativa di terapia intensiva neurochirurgica del “San Raffaele”, diretta dal professor Luigi Beretta. Come fa sapere in una nota l’ospedale alle porte di Milano, l’équipe ha eseguito immediatamente i primi accertamenti per l’inquadramento generale delle condizioni cliniche.

Sui social giungono nuovamente preghiere e incoraggiamenti da parte di tutti i fan del campione paralimpico, che vedono Zanardi come un simbolo di resistenza.

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Crediti Foto: LaPresse