‘Simone Biles Rising: verso le Olimpiadi’, la docuserie sulla campionessa olimpica in uscita su Netflix

Simone Biles ha deciso di raccontarsi in una docuserie diretta da Katie Walsh, in cui svelerà quali sacrifici e lati oscuri si celano dietro al suo sorriso alle sue innumerevoli medaglie. Durante le Olimpiadi di Tokyo, la campionessa olimpica in carica (Rio 2016) si ritirò improvvisamente dalle gare, a causa di un problema di salute mentale. A tre anni di distanza la stella statunitense è pronta ad affrontare i propri ‘demoni’ e a dimostrare ancora una volta a sé stessa che non esiste nulla di insuperabile: “Sapevo che sarebbe stato un lungo viaggio, ma per me non era finita”. In questa docuserie composta da quattro episodi, Simone Biles svelerà quanto sia importante prendersi cura di sé stessi e racconterà come sia riuscita, lavorando in collaborazione con uno psicoterapeuta, a superare problemi di ansia da prestazione, pressione mediatica e allenamenti estenuanti.

L’altra faccia delle medaglie

Simone Biles è la ginnasta più decorata della storia, con 7 medaglie vinte alle Olimpiadi e 30 ai campionati mondiali, oltre ad essere la prima ginnasta ad avere vinto tutti i concorsi individuali in un ciclo olimpico (Rio). Alle Olimpiadi di Tokyo però, durante la gara al volteggio, Simone ebbe un blocco mentale che le fece perdere l’orientamento mentre era in aria durante gli avvitamenti. Per fortuna riuscì ad atterrare senza infortunarsi, ma davanti alle telecamere di tutto il mondo s’infilò la tuta e si ritirò dalla competizione.

Simone Biles ci insegna a dire di ‘no’: la salute mentale al primo posto