Musica
Rubrica. FLASHLIGHT. Ibiza versus Romagna un anno dopo.
By Old Man Say
L’ anno passato scrissi un’ articolo con lo stesso titolo. Non sapevamo ancora di preciso cosa sarebbe successo anche se la drammaticità del momento era abbondantemente comprensibile a tutti. Chiusure, lock down; nessuno sapeva cosa aspettarsi, come tutto si sarebbe evoluto. A distanza di oltre un anno sono riuscito a ritornare sull’ isola delle Baleari trascorrendo appunto questi ultimi tredici mesi a casa, in Romagna. Ritorniamo a parlare di clubbing, di divertimento e di musica ed a sperare per il meglio. Con le discoteche ferme da oltre un’ anno la notizia mi ha logicamente colpito e così ci buttiamo sull’ argomento parlando di cose finalmente piacevoli; tutti ne abbiamo bisogno. Servirà un tampone con esito negativo fatto due giorni prima della serata da esibire all’ingresso e si potrà ritornare a ballare in discoteca; così recita il titolo. Nella Repubblica del Titano pare questa ipotesi sempre più vicina o perlomeno possibile. “Il giorno andrà stabilito nelle prossime ore, commenta Tito Pinton e potrebbe essere intorno alla metà del mese di giugno. Il direttore artistico veneto insieme a Giuseppe Cipriani, referenza della grande ristorazione italiana nel mondo è il titolare di Musica, il club inaugurato nell’ estate 2020 sulle colline della Riccione, nella storica location che per tanti anni ospito il Prince, dà per certo il progetto mentre nel medesimo momento anche altre diverse realtà, milanesi e del salento, si stanno muovendo in questo senso tutto grazie ad una app su cellulare che produrrà un QR Code a tampone eseguito e negatività comprovata (la stessa utilizzata per la finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus). Semplice? Beh non proprio ma forse, aldilà delle polemiche, delle paure delle privazioni e del dolore che ci hanno accompagnato in questi mesi bisognerà pur cercare di riavvicinarsi ad una, anche se pur castigata normalità.
Nel frattempo molti “addetti ai lavori” della riviera romagnola, anche se immagino sarà un trend comune a molte località italiane, hanno “dirottato” la loro visione della notte su location probabilmente meglio gestibili (almeno in teoria). Tanti stabilimenti balneari si presentano con un nuovo look strizzando l’occhio a proposte culinarie e beach-service di grande qualità e a sound si spera più elegante e ricercato di quello che in passato si è sentito. Operà e Playa Boho di Riccione, il Riviera a Misano capitanato dal “main man” Andrea Fabbri mentre se ci si sposta in zona Cesenatico-Milano Marittima sempre in grande attività troviamo Saretina, Bicio Papao, Royal, Cala Zingarò, la terrazza “fantasy” de l’Oro Bianco -Torrice e l’ormai classica icona di stile ed eleganza, il Vistamare Beach& Suites con la sua piscina ed i suoi King Bed a due passi dal mare sono solo alcuni degli esempi.
Ibiza, capitale indiscussa della nightlife e del clubbing, dei party, delle star della consolle che qui lavorano settimanalmente in serate che spesso superano le quattro o cinquemila persone esce, almeno su questo settore, con le ossa rotte. Al momento non si parla di aperture, solo si sentono “rumors” di addetti ai lavori o di associazioni legate al settore, nulla di più. Ibiza non vive di un turismo locale che può salvare, grazie al week-end, una stagione difficile come per esempio Romagna. Qui il turista deve arrivarci ed in aereo cosa ora più problematica: serve un tampone molecolare in entrata ed un rapido fatto sullì isola quando si torna in Italia.. Tutto si basa (in larga parte almeno), sui vacanzieri mordi e fuggi da ogni parte del mondo, da chi sull’ isola ci viene in una stagione due o tre volte, spesso proprio per i club ed i d.j.s (per quanto sull’isola una parte degli abitanti lo neghino o addirittura ci “sputino” sopra). Quello che vedo ora in Ibiza è una clientela di buona disponibilità economica (per non dire grande) internazionale, nord europea e non italiana, se non in piccolissima parte, che frequenta gli ottimi e modaioli ristoranti di sempre, i localini storici dell’isola (si, al Bar Costa di Santa Gertrudis c’è sempre ed ancora fila) ed i beach-club che negli anni hanno lavorato su qualità e servizio. Se parliamo di ristoranti molti sono già operativi (e spesso esauriti): Sa Punta, Jul’s, Bambuddha, Nagai, IT, Macao, Yemajia, Jondal per citarne alcuni mentre il Liò aprirà questa settimana (il lock down dal 23 maggio passerà alla mezzanotte).
Per quanto riguarda i Beach club Shu a Talamanca, Jockey e Sa Trinxa a Salinas sono già ben animati mentre Coco Beach, Nassau e Beachouse lavorano già livelli da piena stagione grazie ad un’ affezionata clientela nord europea di alto livello ed agli habituè residenti sull’ isola anche se sono quasi l’unica forma di vita in tutta Plaja d’en Bossa che comunque si spera con le aperture di questo week end di Hard Rock Hotel e di Ushuaia il 28 maggio, (che funzionerà come beach club) tornerà ad animarsi. Referenza della good life sull’ isola il Blue Marlin che riapre i battenti oggi e così anche il Destino (il 27 maggio) e lo storico Pikes di San Antonio “storico” buen retiro degli indimenticati Freddie Mercury e George Michael. Per una puesta del sol Hostal La Torre, Kumharas e Sunset Ashram già sono in mood “solo con reserva”, Mambo ha appena issato la sua insegna sul locale quindi l’opening sarà a breve ed immagino anche per il Cafè del Mar sarà lo stesso (ma nulla al momento è stato annunciato). Per un momento di relax super consigliato Raco Ibiza vicino all’ Ippodromo (zona Santa Gertudis) immersi nella natura dell’ isola fra palme con piscina e proposte culinarie sempre interessanti
Ibiza ora si divide fra decine di attività chiuse (diverse di queste non apriranno o hanno già sgombrato i locali), che si rivolgevano principalmente al turismo di massa, agli amanti delle notti sfrenate in discoteca ascoltando i loro d.j.’s preferiti, ad un turismo mordi e fuggi e la costruzione o l’inaugurazione di nuovi hotel come Oku, Six Senses, Casa Pacha Formentera, o il nuovo Hotel Pacha che e’ in work in progress. C’è chi dice disgrazia, c’è chi dice “limpieza” che starebbe per pulizia; di un mercato forse eccessivo e abbondante di tutto, spesso di scarsa qualità e gestito con approssimazione. Pressoche’ spariti i venditori abusivi da spiaggia, i rivenditori (di tutto) e tutto quel sottobosco balearico di intarlazzoni. A giugno riprenderanno con più frequenza i voli, ora ne arrivano davvero pochi ma c’è grande fiducia ed ottimismo. Insomma, che sia per Ibiza o che vada per la Romagna…Hasta pronto.
photo credits: Vistamare Beach&Suites Lido di Savio
Coco Beach Ibiza, Sa Punta Ibiza.
foto di copertina Coco Beach Club Ibiza.
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Old Man Say, dee jay e music designer, inizia il suo percorso ed evoluzione musicale negli anni ’80. Tante le esperienze in club italiani quali Tino Club, Vie en Rose, Cenerentola, Harem, Indie, Plaza, Gatto e la Volpe, Menhir, Teatriz, Slap e Scimmie, per poi arrivare a Beach Club e Lounge Bar come Vistamare beach & suites, Cafe della Rotonda, Oro Bianco. Dal 2015 vive e lavora in Ibiza ove e’ dj-resident di Jockey Club, Hard Rock Hotel nelle consolle del Beach club, per i pool party nella piscina Splash e nell’esclusivo 9Ninth roof-top e di Sa Punta fine dining restaurant e Coco Beach. Ha avuto l’occasione di essere ospitato in altre realta’ ibizenche in questi anni quali Savannah, Experimental Beach, Km5, Hotel Pacha, Sunset Ashram, Kumharas, Hotel Santos, Enigma beach club, Raco Ibiza fino alla prestigiosa consolle del Pacha‘ per il party Elements. Esperienze worldwide: Egitto al Pier 88 Cairo ed al Club 88 El Gouna. Le Palace, Le Salama, Smukke lounge e La Montaigne Marrakech (Marocco). Nub Lounge Amman (Giordania). Propone set di matrice deep, nomad house, downtempo e balearica.
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