Attualità
Rubrica, FILOSOFA MARINA. Chiara Sani dentro al testo di “Spritz Campari” di Mietta
Colpo grosso! In qualità di direttore di OA Plus, e a nome di tutta la Favolosa Redazione, sono felice di comunicarvi che si inaugura oggi una Rubrica inedita ad alto tasso culturale. La Filosofa Marina, alias Chiara Sani, è l’esperta che ci condurrà nella comprensione dei testi più ermetici e poetico-filosofici della canzone italiana. Un’esclusiva assoluta, considerato il fatto che autori Tv come Antonio Ricci (Striscia la notizia) o registi del calibro di Pupi Avati (da “Dichiarazioni d’amore” a “Il signor Diavolo”) hanno rispettivamente gioito solo del suo talento comico e di quello prettamente recitativo.
Il primo carteggio musicale che ho inviato all’accreditata Filosofa per la traduzione “marina” è uno dei testi più discussi di questa strana estate 2020. La protagonista è Mietta, la dea della sensualità e della versatilità che attualmente si è riappropriata della scena pop con il singolo Spritz Campari prodotto da Diego Calvetti, oltre a sposare l’ambizioso progetto jazz di Andrea Dessì con la rumba spagnoleggiante, tutta da ballare, Mi Perdido Amor. Partiamo con l’analisi del brano pop, entrato nella zona hot della nostra OA Plus Italian Chart e della EarOne Chart Radio Indipendenti. Autori: Valerio Carboni, Karin Amadori e Vincenza Casati.
Et voilà, il video con l’interpretazione della Filosofa Marina!
TESTO | SPRITZ CAMPARI
Tre numero perfetto
ma a te chi te l’ha detto
che pensi solo al sesso
Tredici che sia maledetto
che sia maledetto
che sia maledetto
Il diciassette è meglio stare a casa
ma a casa ci sei tu
e allora me ne vado via
otto a te piaceva sopra
a me piaceva sotto
se non ha funzionato tra di noi
non è per colpa di uno specchio rotto
è che noi non ci capiamo proprio
mi chiedi cosa vuoi
Voglio solo uno Spritz Campari
oppure mille paia di occhiali
uno per ogni volta che vorrei non guardarti più
non è vero che mi rimani
in testa come le canzoni
come quelle che ascolti
soltanto una volta e poi non le scordi più
tipo quella là che fa “du du da da da da”
Sei non so più chi sei
se lo volessi sai
potrei chiederlo a lei
sette sono le meraviglie
come le tue spalle
come le mie caviglie
ma un giorno abbiamo smesso di guardarci
ormai la nostra storia
suonava come un vecchio disco rotto
a te piaceva sopra a me piaceva sotto
Se non ha funzionato che ne sai
di tutti i posti in cui non siamo stati
i messaggi e i sogni mai scambiati
mi chiedi cosa vuoi
Voglio solo uno Spritz Campari
oppure mille paia di occhiali
uno per ogni volta che vorrei non guardarti più
non è vero che mi rimani
in testa come le canzoni
come quelle che ascolti
soltanto una volta e poi non le scordi più
tipo quella là che fa “du du da da da da”
tipo quella là che fa “du du da da da da”
Ah mi chiedi solo adesso cosa vuoi
ma prima tu non me l’hai chiesto mai
cosa vuoi
Voglio solo uno Spritz Campari
oppure mille paia di occhiali
uno per ogni volta che vorrei non guardarti più
non è vero che mi rimani
in testa come le canzoni
come quelle che ascolti
soltanto una volta e poi non le scordi più
tipo quella là che fa “du du da da da da”
tipo quella là che fa “du du da da da da”
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