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MEI, Rubrica. FRAMMENTI DI UN DISCORSO MUSICALE. Grazie a Elisabetta Imelio, una delle figure più importanti della scena rock italiana

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Elisabetta Imelio

RUBRICA DEL LUNEDì N. 19 a cura di Giordano Sangiorgi

Elisabetta Imelio e’ una delle figure piu’ importanti insieme a Gian Maria Accusani e Eva Poles della storia della scena rock italiana. Eppure solo gli addetti ai lavori conoscevano il suo nome e solo la sua scomparsa le ha permesso di poter avere titoli e foto sui grandi media mainstream.

Aveva invece contribuito, tra l’altro come donna, in un settore dove la presenza femminile non supera il 10%, ad una delle grandi rivoluzioni musicali del nostro paese, ma invece ci e’ arrivata così, di colpo, perchè e’ scomparsa.

Infatti, e’ morta una settimana fa a 44 anni Elisabetta Imelio, la bassista e cantante dei Prozac+, si proprio quelli che sdoganarono l’indie facendolo diventare adulto e portandolo in classifica con un album straordinario e il singolo omonimo Acido Acida memorabile e incancellabile. Ma poi avrebbe costituito anche i Sick Tamburo un’altra esperienza musicale illuminante che, anch’esso diretto erede dei germi musicali del Great Complotto di Pordenone di meta’ degli Anni Ottanta, aveva pubblicato album e singoli di grande interesse come Il mio cane con tre zampe solo per citarne uno. Elisabetta purtroppo combatteva da anni contro un cancro al seno: è morta al Cro di Aviano, come ci dicono le cronache, nella notte tra il 29 febbraio e il primo marzo. Quando pensava di aver sconfitto la malattia, segno della sua grande forza d’animo, aveva pubblicato un singolo, La fine della chemio: “Ho capito che avrei voluto che quante più persone possibile ascoltassero questo brano”, aveva detto in un’intervista. Il brano lo aveva cantato insieme a tantissimi artisti, da Jovanotti a Pierpaolo Capovilla per farlo arrivare a piu’ gente possibile. Infine, aveva voluto sposare il compagno, Francesco Isidoro, poco tempo fa. I due hanno una figlia.

Il peccato e’ che una figura così importante della scena musicale italiana trovi uno spazio importante solo in occasione di un fatto luttuoso come questo mentre in un paese avanzato che riconosce la capacita’ di innovare in campo culturale e musicale come una competenza da valorizzare e sostenere avremmo seguito sui media mainstream i suoi progetti musicali ogni volta fossero stati partoriti invece di doverli sempre andare a cercare nei siti di nicchia. Elisabetta Imelio è una delle figure emblematiche che fanno ricerca nel nostro paese e che non ne ricevono la riconoscenza che a loro sarebbe dovuta.

Grazie Elisabetta per avere creato tanti piccoli gioielli musicali in questi 25 anni e per avere realizzato, tra l’altro, insieme agli altri tuoi amici e colleghi musicisti altrettanto importanti, un inno degli Anni Novanta che ha fatto la storia di una generazione intera (e piu’) dell’Italia e che restera’ in eterno. E che quindi vogliamo continuare a ricordare anche sette giorni dopo.

 

Giordano Sangiorgi, patron del MEI

 

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