Attualità
Si può stare senza mascherina all’aperto? Un pool di 18 esperti risponde al quesito
Da quando le restrizioni del lockdown hanno allentato la presa, c’è stato un quesito a cui i cittadini non hanno saputo dare una risposta riguardo all’uso della mascherina all’aperto: metterla o no? Ci ha pensato un pool di 18 esperti tra virologi, epidemiologi, infettivologi, rianimatori e altri clinici, ma anche l’Organizzazione mondiale della sanità e il premio Nobel per la medicina Bruce Beutler, a chiarire una volta per tutte se e quando usarla all’aria aperta.
Ovviamente, per prima cosa, bisogna fare fede alle disposizioni regionali che, come si sa, variano da confine a confine grazie al grado di incidenza del virus e dei contagi (la Lombardia non sarà mai, per il momento, uguale alla Basilicata, ad esempio). Seconda cosa, bisogna osservare se si è soli o in compagnia o ancora in una zona affollata.
Secondo Roberto Cauda, docente di Malattie infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore, la mascherina va indossata anche all’aperto, non solo per praticità nel toglierla e metterla, ma, anche perché ci proteggerebbe da eventuali asintomatici che non siamo in grado di riconoscere.
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano e Bruce Beutler, immunologo e genetista americano, premio Nobel per la Medicina 2011, consigliano di portarla con le dovute cautele poiché il rischio di contrarre il virus all’aria aperta non è propriamente pari allo zero.
Alberto Zangrillo, direttore delle Unità di anestesia e rianimazione generale e cardio-toraco-vascolare dell’ospedale San Raffaele di Milano, raccomanda molta prudenza in generale nei comportamenti. Il suo motto è: “Rispetto del prossimo, rispetto delle regole e soprattutto buonsenso”.
Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, consiglia di indossare sempre la mascherina a patto di toglierla durante l’attività sportiva ma mantenendo la distanza di almeno due metri e mezzo.
Giorgio Palù, past president della Società europea di virologia e professore emerito di Microbiologia dell’università di Padova, è dell’avviso che la mascherina possa non essere indossata se non si è in presenza di forti assembramenti, poiché la vitalità del virus all’esterno è di circa un’ora o, addirittura di pochi minuti se esposto ad essiccamento dell’aria, al caldo oppure ai raggi ultravioletti.
E’ dello stesso avviso anche Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, che consiglia molta prudenza soprattutto nelle RSA.
Per l’OMS, l’uso delle mascherine è obbligatorio se ci si trova dinnanzi a casi di coronavirus e di tutti coloro che gravitano attorno, come il personale sanitario e, nelle aree di trasmissione, le persone di età pari o superiore a 60 anni, o quelle con malattie croniche, devono indossare una mascherina nelle situazioni in cui non è possibile il distanziamento fisico e sui trasporti pubblici, nei negozi o in altri ambienti confinati o affollati.
Antonella Viola, direttrice scientifica dell’Irp (Istituto di ricerca pediatrica)-Città della speranza di Padova, rassicura che il contagio all’aria aperta è bassissimo, quindi si può evitare la mascherina a patto di evitare assembramenti.
Francesco Le Foche, responsabile del day hospital di immuno-infettivologia del Policlinico Umberto I di Roma, afferma che stare all’aperto senza mascherina è possibile se ci sono condizioni di sicurezza, rispettando le distanze. In caso contrario la mascherina è utilissima a ridurre le possibilità di contrarre il virus.
Per Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell’Università di Pisa e coordinatore scientifico della task force pugliese per l’emergenza coronavirus, la mascherina all’esterno va indossata solo quando ci si trova a stretto e prolungato contatto con qualcuno.
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico Istituto Spallanzani, ricorda che il contagio all’aperto resta possibile, ma si può stare senza mascherina rispettando il distanziamento sociale previsto.
Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e virologia al San Raffaele di Milano, è molto più diretto: “Non ci si può contagiare se si rispettano le distanze”. Idem Giuseppe Novelli, genetista dell’Università di Tor Vergata, secondo cui non ci si può infettare se non c’è nessuno intorno.
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e componente della task force Covid della Regione Liguria, ritiene sia stato esagerato rendere l’uso delle mascherine obbligatorio poiché all’aperto è più difficile contagiarsi, a meno che non si vada molto vicino alle persone. I virus non rimangono sospesi in aria e nessuno si contagia se cammina.
Marco Tinelli, infettivologo e tesoriere della Società italiana di malattie infettive e tropicali: “Il buon senso fa la differenza. Il rischio di contagio all’aria aperta dipende dal contatto stretto e prolungato che si può verificare solo in certe situazioni come, ad esempio, discoteche o riunioni”.
Roberto Burioni, docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, invita, invece, a diffidare di chi non indossi la mascherina. Secco e duro il suo commento: “Quello che consiglierò a tutti e che farò io stesso, vedendo una persona senza mascherina, è stare distante e chiedere di comportarsi in maniera più civile. Indossare la mascherina sarà un gesto di responsabilità come vaccinarsi e far vaccinare i propri figli, per proteggere se stessi e tutti gli altri. La mascherina diventerà un nuovo capo di vestiario: c’è chi indossa gli occhiali, dovremo indossare la mascherina ogni mattina uscendo di casa”.
Infine, Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova e direttore dell’Unità operativa complessa di microbiologia e virologia dell’azienda ospedaliera patavina: “Non esiste un rischio zero. E io, personalmente, la mascherina continuerò a usarla, anche all’aperto, finché non vedo che non ci saranno più casi. Allora me la levo. Per una ragione molto semplice: ho visto che effettivamente funziona e ho visto come sta male chi si infetta”.
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Crediti Foto: claudiamercurio/instagram