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Bellissimi difetti, le istantanee di provincia scattate da La Municipàl

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Emergere dall’inflazionatissimo mondo dell’indie italiano non è certamente facile. La Municipàl, progetto dei fratelli Carmine e Isabella Tundo, sono decisamente riusciti nell’impresa in soli tre anni prima con l’esordio “Le nostre guerre perdute” (2017), poi con l’EP “B-Side” (2018) e, in ultimo, con “Bellissimi difetti“, secondo disco in studio pubblicato il 29 marzo 2019 per Icompany con la distribuzione di Artist First.

Il motivo del successo del duo pugliese risiede principalmente nell’approccio cantautorale che ha reso grande la musica italiana nei sessanta e nei settanta sia nel testo che nel sound: in direzione contraria a ciò che accade nell’itpop, in cui si tende a edificare un suono asciutto e con poca strumentazione, qui La Muncipàl tende a costruire una sonorità decisamente avvolgente pensata per la dimensione live ben supportata dalla bella voce di Carmine, davvero mai fuori posto, e dai cori addizionali di Isabella. I loro brani sono istantanee generazionali della loro provincia, Galatina (Lecce), motivo per cui il gruppo è stato definito in modo forse un po’ troppo semplicistico la risposta meridionale ai Baustelle.

Nonostante ci siano alcuni punti d’incontro, in primis appunto il background provinciale e l’interpretazione a due voci, le due formazioni si allontanano infatti sul versante musicale e letterario: Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi producono testi più criptici e spregiudicati, con riferimenti culturali volutamente aulici su tappeti armonici ipnotici e, se vogliamo, sperimentali. Carmine e Isabella sono invece più ruvidi, diretti, ti sputano in bocca la loro nostalgia, le loro preoccupazioni, la loro rabbia.

In “Bellissimi difetti” troviamo la conferma di quanto detto: l’episodio più fortunato della nuova fatica discografica arriva subito: “Finirà tutto quanto” è una confessione reciproca tra due personaggi, uno più realizzato dell’altro ma entrambi uniti dalle prigioni mentali e dal senso di autodistruzione (“E finirò pure io di cercare un modo per morire e di attaccarmi alle mie solite scuse“) che continua nel bellissimo climax con citazione battistiana annessa della successiva traccia alcolicaPunk Ipa” (“E io sento che sto bene solo quando sto più male“). La title track alleggerisce l’atmosfera, invitando l’ascoltatore ad accettare i propri difetti, nostri veri punti di forza.

Un senso di tristezza e sconforto però ripiomba immediatamente ne “Il funerale di Ivan“, dove il cantante ritrova proprio in occasione di una celebrazione funebre una figura vicina che non vedeva da anni adesso “votata” alla politica, sottolineandone i cambiamenti. Il brano, forse il più intenso di tutta la produzione, è un lento crescendo che sfuma in una coda che altro non è che il reprise di “finirà tutto quanto, marcandone ancora di più il significato. Soffi di britpop aleggiano nella furbetta “I mondiali del 18” che lasciano spazio poi alla godibile “Mercurio cromo.

Il ritmo serrato di “Italian Polaroid” ti immerge dentro i tormenti di Ludovica e e Giulio, alle prese con droga, alcool e sociopatia; la periferia è invece la protagonista dell’intima “Le vele“, in cui la scrittura di Carmine è talmente scorrevole e descrittiva da sembrare quasi cinematografica; nella parte finale del disco si percepisce cosa potrà diventare La Municipàl nel futuro grazie alla strumentale “Noi due sulla luna” che fa da ponte alla bowiana “Major Tim” e a “Scogliere“, ottimo brano accompagnato da una produzione musicale eccellente e coraggiosa.

La conclusione è affidata aVecchie dogane, pezzo che racchiude in 3:58 la vera essenza de La Municipàl, quella di raccontare il deserto provinciale del sud attraverso le storie dei singoli individui, in una sorta di neorealismo musicale unico nel suo genere. Davvero interessante.

VOTO: 7/10

AGGETTIVO: TRASCINANTE

TRACKLIST

1. Finirà tutto quanto
2. Punk IPA
3. I tuoi bellissimi difetti
4. Il funerale di Ivan
5. I Mondiali del ’18
6. Mercurio Cromo
7. Italian Polaroid
8. Le vele
9. Noi due sulla luna
10. Major Tom
11. Scogliere
12. Vecchie Dogane
13. Iole (Ghost Track)

ALBUM: BELLISSIMI DIFETTI

ARTISTA: LA MUNICIPÀL

ANNO: 2019

ETICHETTA: ICOMPANY / ARTIST FIRST

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