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Leo Gassmann con “Strike” ci spiega perché ha vinto Sanremo “Nuove Proposte”
LA CARRIERA DI UN PREDESTINATO INIZIA CON UN DISCO PREVEDIBILE MA NON PESSIMO. LA RECENSIONE DELL’ALBUM “STRIKE” DI LEO GASSMANN.
Se nasci con un cognome con Gassmann, le cose sono due: o sei raccomandato, o tutto sarà comunque più difficile, perché tutti penseranno che tu lo sia.
Che Leo Gassmann sia raccomandato o meno non lo so, ma sta di fatto che – vuoi per il cognome o meno – prima la partecipazione a X Factor 2018, poi la vittoria al Sanremo Nuove Proposte del 2020 l’hanno proiettato in molte più case di quelle che avrebbe conosciuto senza far parte della squadra.
Proprio in concomitanza della sua partecipazione a Sanremo esce “Strike“, suo primo album in studio direttamente con la Universal. Un disco pop dai contorni cantautorali, ovviamente trascinato dal brano vincitore, “Vai bene così“, che con la sua melodia piana e semplice e l’incedere metrico sobbalzante non nasconde un’anima catchy e di facile presa di pubblico, e si conferma anche su disco il brano migliore.
Il disco e Leo però non si accontentano del compitino, e in un certo senso stupisce la versatilità del terzo Gassmann per notorietà: “Maleducato“ ostenta un accento romano e un flow molto vicino a quello di Fulminacci di “Tommaso”, uno spirito che si ritrova anche nella debole (tocca dirlo) “Cognac supernova“. E non c’è bisogno di dire che vocalmente parlando Leo ha ancora molto da imparare.
L’altra anima è quella romantica e cantautorale, come nella didascalica “Cantautore“ , che in linea con altri brani, mostra una strofa molto più interessante del ritornello. La stranezza sta nei brani meno ballabili, dove il testo mostra una schizofrenia di fondo quando si sovrappongono azzeccati riferimenti (come a Coelho in “Mr. Fonda“) a immagini di una banalità sconcertante (“Perché la gente non sa rinunciare alla felicità?”, stessa canzone di prima).
Nel complesso “Strike” è godibile, a parte un paio di episodi dimenticabili, come la conclusiva “Dimmi dove sei”, con i suoi controcanti in terza persona che sembrano una parodia degli Elio e le storie Tese.
Sulla scia di questo pop facile ma non triviale, “Strike” conferma che Leo Gassmann qualcosa da dire ce l’ha, anche se non è chiaro se e quanto il talento ci sia, o sia soltanto un altro bel faccino col cognome importante.
VOTO: 6/10
AGGETTIVO: ACERBO
TRACKLIST:
- Vai bene così – 3:16
- Maleducato – 2:59
- Strike – 3:24
- Cognac supernova – 2:44
- Cantautore – 3:20
- Fiumicino – 2:42
- Mr. Fonda – 3:42
- Magia (feat. Matteo Alieno) – 2:50
- Vieni da me – 2:55
- Stasera si beve – 3:09
- Monna Lisa – 2:48
- Cosa sarà di noi? – 3:22
- Dimmi dove sei – 3:32
ALBUM: STRIKE
ARTISTA: LEO GASSMANN
ANNO: 2020
ETICHETTA: UNIVERSAL
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