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Legge Zan domani alla Camera: L’omobitransfobia presto reato
Dopo 23 anni finalmente l’omobitransfobia potrebbe diventare reato in tutta Italia. Il Partito Democratico ha dichiarato che domani, martedì 30 giugno, inizierà l’iter della legge contro l’omobitransfobia.
Le legge, che porta la firma di Alessandro Zan (PD) e che arriverà in aula entro fine Luglio, è un tentativo di unificare i cinque precedenti DDL (Boldrini, Zan, Scalfarotto, Perantoni e Bartolozzi) presentati in Parlamento, tutti volti a criminalizzare l’omobitransfobia.
La proposta di legge mira ad ampliare la Legge Mancino: La suddetta legge puniva già le discriminazioni basate sulla religione, sull’etnia e nazionalità. Con la legge Zan si aggiungeranno anche le discriminazioni basate su orientamento sessuale ed identità di genere ai due articoli del codice penale, 604 bis e 604 ter. Un’altra novità di questa legge sarà anche la punizione della misoginia e della violenza di genere.
POLEMICHE E REAZIONI
Di questa legge e del deposito alla Commissione Giustizia si congratula Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico, che dichiara sul suo profilo Facebook: “Un paese civile è un paese in cui tutte le persone sono riconosciute e protette; in cui discriminazioni, odio e violenza vengono contrastati con gli strumenti della democrazia e della cultura, e vengono puniti con severità. Al lavoro e alla lotta, per una buona legge, che arrivi presto”
Il DDL Zan ovviamente ha suscitato anche non poche polemiche da parte della destra conservatrice e dai gruppi cattolici, portando pure la CEI a definirla una “deriva liberticida e sostenere che “un’eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide, per cui – più che sanzionare la discriminazione – si finirebbe col colpire l’espressione di una legittima opinione, come insegna l’esperienza degli ordinamenti di altre Nazioni al cui interno norme simili sono già state introdotte”
Inoltre, sempre Zan su Facebook ha denunciato diverse minacce di morte che gli sono arrivate in quanto relatore di questa legge. Per questo motivo molti compagni di partito hanno espresso solidarietà, tra cui il Segretario Nicola Zingaretti, che in un tweet ha scritto “Caro Alessandro, tutto il Partito Democratico” è con te, contro l’odio e le discriminazioni”
https://www.facebook.com/alessandro.zan/posts/1593990137434447
La criminalizzazione delle discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere sarebbe un importante traguardo per l’Italia, che si ritrova alla posizione numero 35 della classifica di ILGA Europe sui diritti LGBT+ e che ha visto negli ultimi anni una crescita esponenziale degli episodi di omofobia: l’ultimo episodio risale a qualche giorno fa, che ha coinvolto una coppia gay vittima di un’aggressione da un gruppo di 7 persone nella notte tra giovedì e venerdì a Pescara.
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