Attualità
Francesco Guccini, la replica dopo gli attacchi dei sostenitori della Meloni: «Odio violentissimo contro di me»
“Stamattina mi son svegliato e ho trovato gli invasor. C’eran Salvini con Berlusconi, oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao, con i fasci della Meloni che vorrebbero ritornar”. Così cantava Francesco Guccini lo scorso 25 aprile, giorno dedicato all’anniversario della liberazione d’Italia.
Repentina e puntuale come sempre la leader del partito Fratelli d’Italia, che ha prontamente replicato al cantautore e scrittore modenese, accusato di “istigare all’odio” contro di lei e dichiarando: “Dove ci devono portare? In piazza a testa in giù?”. La vicenda ha alzato il classico polverone mediatico e dato avvio a tante polemiche sul web, dove Guccini, che non è presente nemmeno sui social network, è stato bersagliato dai “fan” di Giorgia Meloni.
Francesco Guccini torna sul caso “Bella Ciao” e replica ai sostenitori di Giorgia Meloni dopo gli attacchi ricevuti
L’autore de La canzone del bambino nel vento (Auschwitz), a distanza di giorni è tornato sul caso “Bella Ciao” per spiegarsi meglio e replicare agli haters del web, attraverso una video-intervista rilasciata al Corriere delle sera.
«Il mio intento era ironico, nessuna piazzale Loreto, semmai l’invito era a Salvini di bersi qualche altro mojito quando potrà e alla Meloni di spezzare le reni alla Grecia nel caso» – afferma con un pizzico di ironia. Poi confida di come sia rimasto colpito da livore che gli si è ritorto contro, anche se solo via web: «Quello che mi ha colpito è l’odio violentissimo che si è riversato contro di me, dopo: una torma di rozzi e ignoranti ha iniziato a insultarmi su Facebook, come mi hanno riferito visto che io non ce l’ho».
Francesco Guccini li definisce “rozzi e ignoranti” dopo che gli elettori di Fratelli d’Italia gli hanno dedicato epiteti non propriamente carini in seguito alla sua esibizione sulle note del famoso canto popolare, inno dei partigiani. Così li passa in rassegna e, in qualche modo, li rispedisce al mittente: «Pazienza per il vecchio. Ma poi anche comunista, cosa che io non sono, partendo dal presupposto sbagliato che la Resistenza non l’abbiano fatta anche cattolici e azionisti. E ubriacone, altra leggenda metropolitana, da anni non impugno fiaschi».
Giorgia Meloni, i suoi sostenitori insultano Francesco Guccini: la motivazione del cantautore
Il cantautore, però, si è dato una risposta e ha trovato “un senso” alla violenza verbale utilizzata per attaccarlo; e così la spiega: «La mia sensazione è che tutti costoro, Meloni, la destra e i suoi fan, abbiano un po’ la coda di paglia, siano molti tesi, sempre sul chi vive, pronti a dare addosso agli altri”. Per poi aggiungere: «In Portogallo, mi dicono, il coronavirus è stata l’occasione per trovare unità tra le forze politiche, in Italia si fa solo campagna elettorale per le prossime elezioni».
Guccini non scrive più canzoni: “Ho smesso, non mi veniva l’ispirazione”
Comunque, in questo periodo drammatico per tutti, Francesco Guccini non ci vuole pensare troppo e così guarda al positivo, ironizzando ancora una volta in barba a chi l’ha attaccato: «Faccio finta di niente, meno male che non ho preso il Coronavirus e che sono ancora vivo».
Nella chiacchierata, però, si è parlato anche di altro; ad esempio di come ha vissuto la quarantena. Guccini spiega che per lui non è cambiato poi molto, visto che anche prima passava molto tempo in casa a leggere e scrivere. Ma, purtroppo, non più musica: «Ho smesso, non mi veniva più l’ispirazione, non ho mai composto su ordinazione».
Clicca qui per seguire OA PLUS su INSTAGRAM