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Fedez, giallo sul pedinamento. Il rapper chiama la polizia: “Mi inseguono”

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FEDEZ

La chiamata la sera del 26 novembre e l’arrivo di una volante in piazza Giulio Cesare a Citylife. Sull’auto che lo seguiva un investigatore privato che abita nella zona

Fedez pedinato

26 novembre la chiamate alla polizia del rapper milanese con l’arrivo di una volante in “piazza Giulio Cesare” a Citylife. Gli agenti identificano, a bordo della BMW X6 che avrebbe seguito la Lamborghini di Fedez, il capo dell’unità investigativa della “Inside srl”. Quest’ultimo, armato con una pistola Glock carica, sulle tracce del cantante. Per il momento sono questi gli ingredienti del “piccolo giallo” che hanno coinvolto la star. Storia cominciata, con una telefonata al 112 partita alle 22,38 dal cellulare di Giuseppe M. (guardia del corpo di Fedez) avvertito via telefono dal musicista stesso.

Schiaffo al conducente

I poliziotti di pattuglia erano arrivati proprio quando Fedez, sceso dalla sua “super car” in piazza Giulio Cesare, si era avvicinato al finestrino lato guida della BMW inveendo all’investigatore: “Perché mi segui?”. Poi uno schiaffo al conducente. A riportare la calma gli agenti del commissariato Sempione, intervenuti prima che la lite degenerasse. Antonio P., 19enne di origini salentine, prima di dire la sua aveva dovuto fare una doverosa premessa: “Sono armato”. Sceso dall’auto lentamente e con le mani bene in vista, il ragazzo ha provato prima a divagare e poi a coinvolgere lo stesso Fedez: “Mi ha chiamato lui, per questo gli stavo andando dietro”. Immediata la smentita.

Motivo dell’inseguimento

Sedato il diverbio, resta il dilemma sul motivo che ha portato al prolungato inseguimento. Ai poliziotti Fedez ha presentato un esposto denunciando presunte intrusioni nella sua vita privata e professionale. A giorni dovrebbe essere risentito l’investigatore, per capire cosa possa essere nascosto dietro un’apparente e banale lite stradale.