Musica
Sanremo History. Vorrei cantarti fra cent’anni: Simone Cristicchi batte Max Gazzè e vince ancora.”Ti regalerò una rosa” ai 16mi! Ecco le sfide di domani
Scopriamo chi vince la quattordicesima sfida dei trentaduesimi di finale di “Vorrei cantarti fra cent’anni” tra Simone Cristicchi e Max Gazzè
SFIDANTE | Simone Cristicchi
Dopo la sfida tra due duetti femminili, ovvero Rossana Casale & Grazia Di Michele VS. Loredana Bertè & Ivana spagna, passiamo ad un nuovo duello tutto al maschile tra due cantautori originali e raffinati.
Partiamo subito con Simone Cristicchi che nel 2007 è fra i concorrenti del Festival della Canzone Italiano di Sanremo con un brano che possiamo inquadrare nel filone della tematica social, sempre e giustamente presente all’Ariston. Il brano si intitola “Ti regalerò una rosa” e, scritto dallo stesso cantautore romano, porta al Teatro Ariston il dramma della manicomialità, vincendo nella 53° edizione davanti a due cantanti tenorili: il sempre amato e supportato Al Bano con “Nel Perdono” e il “debuttante” Piero Mazzocchetti con “Schiavo d’amore”. Il brano si aggiudica anche l’illustre Premio della critica.
Ti regalerò una rosa consiste nella lettera che un uomo con problemi psichiatrici, Antonio, scrive alla sua amata Margherita dalle buie celle del manicomio dove è rinchiuso e nel quale anche lei è stata ospite precedentemente per qualche tempo. La canzone lancia un messaggio sociale che tocca le corde dell’emotività e fa capire che anche in un ambiente tetro e disperato come quello dei centri psichiatrici può sbocciare un amore. Il finale, però, lascia l’amaro in bocca e spezza il cuore: per liberarsi del dolore e ritrovare l’illusione di una libertà inesistente, ad Antonio non resta che stupire ancora una volta la sua Margherita con un ultimo volo.
Cristicchi ha affermato di aver trovato l’ispirazione per scrivere il poetico e travolgente pezzo nella cittadina di Girifalco, in Calabria, dove sorge un imponente manicomio.
SFIDATO | Max Gazzè
“Sfidato” da Cristicchi nel nostro contest “Vorrei cantarti fra cent’anni”, campionato tra le più belle e significative “canzonette” del Festival, è Max Gazzè con un brano simile ma diverso. Ad accomunare Ti regalerò una rosa e La leggenda di Cristalda e Pizzomunno è l’amore. Infatti anche il brano di Gazzè in gara a Sanremo 2018, una romanza dall’amabilissimo arrangiamento, racconta di una storia d’amore. Ad ispirare il cantautore non è però una storia vera, come nel caso di Simone, ma una una “storia fantastica”.
Il brano, difatti, racconta in musica una vecchia leggenda popolare pugliese del sedicesimo secolo. La storia di Cristalda e Pizzomunno riprende il mito e lo declina sulla tradizione delle leggende del mare, con le ammalianti ed irresistibili sirene, che si tramandano sulle città costiere, specie del Sud Italia.
“Pizzomunno era molto bello, e tutte le donne del posto lo amavano. Ma lui aveva conosciuto, sulla spiaggia, davanti al mare, Cristalda, la ragazza più bella del villaggio, dai biondi, lunghi capelli schiariti dal sole. Si erano innamorati sul mare, e proprio sul mare si incontravano per amoreggiare. Ma il nemico è sempre in agguato, soprattutto quando tutto va bene. E il nemico, in questa storia di mare, non possono che essere le sirene. Innamorate anche loro di Pizzomunno, ogni volta che il pescatore prendeva il largo cercavano di sedurlo” – ha raccontato il modernissimo cantautore romano ai tempi della kermesse.
La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, romanza scritta in collaborazione con il fratello Francesco Gazzè e con Francesco De Benedittis, si piazza al sesto posto e riesce a raggiungere anche il ventesimo posto nella classifica italiana.
ESITO | QUATTORDICESIMA SFIDA
Una sfida combattutissima che ha diviso la nostra “giuria speciale” e i membri della redazione di OA Plus. Con una manciata di voti passa alla fase successiva dei sedicesimi “Ti regalerò una rosa”. Insomma una vittoria nella vittoria per Simone Cristicchi! Max Gazzèè, invece, si ferma qui.
COMMENTI | GIURIA
Roberta Faccani: Cristicchi qui emozionò un po’ tutti e convinse pubblico e critica perché la sua canzone era un cerchio perfetto in tutti i sensi. Regalo la mia rosa a lui…
Mattia Ottavio Sammarco: Pur preferendo in linea generale Gazzè, tra queste due canzoni preferisco “Ti regalerò una rosa” per la delicatezza e la poesia che è riuscito a trasmettere Cristicchi.
Timothy Cavicchini: Ti regalerò una rosa. Un messaggio forte, deve essere anche facilmente intuibile.
Juary Santini: Due brani poetici che raccontano l’amore dal un punto di vista differente e molto originale. Difficile scegliere, ma protendo per Max Gazzè che sorprende con una romanza dall’arrangiamento sognante, che si lascia ascoltare amabilmente senza annoiare dopo più ascolti.
VOTI | GIURIA
Ti regalerò una rosa: 15 (Michele Monina, Roberta Giallo, Andrea Butera, Enrico Spada, Bruno Venturelli, Emili De Salve, Claudia Casciaro, Roberto Santangelo, Claudio Bolognesi, Elisabetta Guido, Roberta Faccani, Mattia Ottavio Sammarco, Eleonora Magnifico, Andrea Direnzo, Tihothy Cavicchini).
La leggenda di Cristalda e Pizzomunno: 13 (Patrizia Cirulli, Gianpaolo Chiriacç, Maurizio Meli, Andrea Baldinazzo, Giacomo Fronzi, Giuseppe Salpietro, Antonio Tonu, Ugo Stomeo, Juary Santini, Francesca Amodio, Margherita Ventura, Riccardo De Stefano, Fabrizio Testa).
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THE WINNER IS…
LE SFIDE DI DOMANI
32MI DI FINALE: LUCE (TRAMONTI A NORD EST) di Elisa VS. PER ELISA di Alice
LUCE (TRAMONTI A NORD EST) di Elisa – Nel 2001 Elisa partecipa per la prima ed ultima volta al Festival di Sanremo, condotto da Raffaella Carrà, con un brano che le porterà a di poco fortuna, lanciandola per sempre nell’olimpo della musica italiana. Conosciuta essenzialmente per diverse hit in lingua inglese, Elisa decide di concedersi ai suoi fan e al pubblico nazionale con Luce (tramonti a Nord Est), prima canzone in italiano scritta da lei (in inglese e adattata in italiano con l’aiuto della mamma) che nel ritornello porta l’illustre firma di Zucchero.
La canzone, moderna e diversa per atmosfera da quello sentito sino a quel momento sul palco dell’Ariston, con un’Elisa candida e pura vestita tutta di bianco, regala alla cantante di Molfalcone la vittoria, al suo primissimo tentativo. La canzone di Elisa, che rispecchia lo spirito musicale del suo tempo, riesce a battere la favorita Giorgia con la bellissima Di Sole e d’Azzurro e fa incetta di riconoscimenti.
PER ELISA di Alice – Siamo nel 1981 quando Alice si presenta al 31° Festival di Sanremo con “Per Elisa”. Il brano ripercorre il tema musicale della “Bagatella” di Ludwig Van Beethoven e porta la firma del grande Franco Battiato in collaborazione con la stessa interprete per il testo e Giusto Pio per la musica. La canzone stravince il Festival e conquista anche il primo posto nelle classifiche italiane.
Nel testo si parla di una donna, un’amante, che riesce nell’impresa di rubare l’uomo ad un’altra donna. Viene quindi espressa l’invidia ed il rancore della donna lasciata e vengono sottolineate le capacità ingannevoli di quella amante definita “nemmeno bella” che è riuscita a plagiare la mente di quell’uomo fino a fargli perdere persino la dignità.
32MI DI FINALE: L’ALFABETO DEGLI AMANTI di Michele Zarrillo VS. GUARDASTELLE di Bungaro
L’ALFABETO DEGLI AMANTI di Michele Zarrillo – Il cantautore romano quest’anno parteciperà al Festival di Sanremo con un brano intitolato “Nell’estasi o nel fango”. Ma l’ex coach di Ora o Mai Più non è certo nuovo sul palco dell’Ariston, anzi può vantare numerose partecipazioni. Senza contare quella che lo vedrà protagonista a brevissimo, Michele Zarrillo ha preso parte alla gara sanremese ben undici volte.
Nel nostro contest lo troviamo in competizione con uno dei suoi brani più interessanti, ovvero L’alfabeto degli amanti che presentò nel 2006 alla cinquantaseiesima edizione. Dopo circa tre anni di silenzio, Zarrillo prende parte ad un Festival difficilissimo, dove divisin in diverse categorie (Donne, Uomini, Gruppi e Giovani), solo otto artisti arrivano alla finalissima per contendersi il primo posto assoluto.
Il brano, scritto in collaborazione con il famoso autore Vincenzo Incenzo, si classifica secondo nella categoria “Uomini” e piace molto al pubblico, tanto da divenire velocemente uno dei pezzi più celebri del cantautore, anche grazie al duetto con Tiziano Ferro proposto nella serata dedicata ai duetti. A vincere sarà alla fine Povia con Vorrei avere il becco; per molti semplicemente come premio, o risarcimento, per la celebre I bambini fanno oh, presentato all’Ariston l’anno precedente su invito di Paolo Bonolis.
GUARDASTELLE di Bungaro – Guardastelle è certamente il brano più famoso e conosciuto dal grande pubblico di Antonio Calò, in arte Bungaro. Con questo brano dalla melodia incredibile e dall’atmosfera poetica e suggestiva, il cantautore e autore brindisino gareggia al Festiva di Sanremo nel 2004. A vincere sarà Marco Masini con L’uomo volante, ma Bungaro con la sua Guardastelle, brano qualitativamente superiore a molti dei pezzi in gara, porta a casa un apprezzabilissimo quinto posto; attestandosi però come la vincitrice morale di quell’edizione “mainstream” e a tutto televoto, con il “popolo sovrano”, condotta da Simona Ventura.
Curiosità: Bungaro ha svelato che Guardastelle è stata scritta pensando a Lucio Dalla, e proprio Lucio avrebbe avuto il piacere di cantarla. “Guardastelle nasce per lui, l’ho pensata e scritta per lui! Mi chiamò dicendomi che era una canzone straordinaria” – ha raccontato il cantautore pugliese.
Chi vincerà le prossime sfide di “Vorrei cantarti tra cent’anni”? Continuate a seguire QUI su OA Plus per scoprirlo!!
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