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Sanremo History. “Vorrei ricordarti fra cent’anni”: la sfida delle edizioni. Al fotofinish passa ai quarti l’82 sull’81, e oggi è sfida tra 1986 e 1983

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Riccardo Fogli Sanremo

E’ il lungo percorso che ci porterà a decretare l’edizione principe delle 69 che si sono svolte finora del Festival di Sanremo. Dal 7 gennaio al 4 febbraio una sfida al giorno con il sistema degli scontri diretti stile tabellone tennistico. Tutti i giorni alle 13 vi renderemo conto dei risultati della sfida del giorno prima e vi presenteremo la sfida del giorno successivo: sedicesimi di finale, ottavi, quarti, semifinali e finale che decreterà quella che, secondo la redazione di OA Plus, è l’edizione più bella del Festival di Sanremo.

A passare il terzo turno degli ottavi di finale nell’ambito della sfida lanciata dal nostro contest “Vorrei ricordarti fra cent’anni” è stata l’edizione del 1982, con il 1981 che però se l’è giocata punto a punto, o meglio voto a voto, fino al fotofinish.

Per il 1982 avevamo scelto questi brani:

STORIE DI TUTTI I GIORNI Riccardo Fogli
FELICITA’ Al Bano e Romina Power
E NON FINISCE MICA IL CIELO Mia Martini
SETTE FILI DI CANAPA Mario Castelnuovo
VADO AL MASSIMO Vasco Rossi

Il 32º Festival della canzone italiana si tenne dal 28 al 30 gennaio 1982, condotto da Claudio Cecchetto, alla sua terza conduzione consecutiva, affiancato dalla debuttante Patrizia Rossetti.

Vincitore del Festival ricordato per una scenografia da discoteca, con enorme dispendio economico per l’impianto luminoso più costoso di sempre, fu Riccardo Fogli con “Storie di tutti i giorni”, composta assieme a Maurizio Fabrizio e Guido Morra, mentre secondi giunsero la coppia Al Bano-Romina con quello che forse resterà il loro brano più famoso tra i famosi: “Felicità”. Terzo, invece, Drupi con “Soli”, miglior piazzamento della sua storia al Festival dei fiori.

Ma l’edizione dell’82 verrà ricordata anche e soprattutto per la prima partecipazione di due cantanti che diventeranno big assoluti della storia della canzone italiana: Zucchero con “Una notte che vola via” e Vasco Rossi, ultimo con “Vado al massimo”, protagonista anche dell’involontaria gaffe del microfono ‘intascato’ a fine esibizione, che cadde rovinosamente sul palco provocando un tonfo sordo prima di essere raccolto dal concorrente successivo, Christian.

Un altro aneddoto è legato all’Orchestra Casadei, che doveva partecipare ma fu poi esclusa appannaggio di Lene Lovich.

Fu l’edizione che vide l’istituzione del premio della critica che, nell’occasione, fu appannaggio di Mia Martini che interpretò “E non finisce mica il cielo”, scritta per lei da Ivano Fossati. Fu inoltre la prima volta che un ospite, i Bee Gees, si esibì in collegamento satellitare da New York.

A dire addio al nostro contest è il 1981, per il quale avevamo selezionato questo quintetto di brani:

PER ELISA Alice

MALEDETTA PRIMAVERA  Loretta Goggi

ROMA SPOGLIATA Luca Barbarossa

SARA’ PERCHE’ TI AMO Ricchi e Poveri

ANCORA  Eduardo de Crescenzo

OGGI IN SFIDA IL 1986 CONTRO IL 1983

Per il 1986 questi i 5 brani scelti:

ADESSO TU Eros Ramazzotti

IL CLARINETTO  Renzo Arbore

SENZA UN BRICIOLO DI TESTA Marcella Bella

E’ TUTTO UN ATTIMO Anna Oxa

LEI VERRA’  Mango

L’edizione del 1986 del Festival di Sanremo, la numero 36, si tenne al teatro Ariston di Sanremo dal 13 al 15 febbraio e fu condotta da Loretta Goggi, la prima donna nella storia del Festival a ricoprire questo ruolo, in collaborazione con Anna Pettinelli, già valletta dell’edizione 1983, Mauro Micheloni e Sergio Mancinelli (conduttori della contemporanea edizione di Discoring), mentre il giornalista sportivo Sandro Ciotti effettuava i collegamenti dal Casinò. Gli intermezzi comici furono affidati al Trio composto da Massimo Lopez, Anna Marchesini e Tullio Solenghi.

Per tornare a un’altra conduzione del Festival interamente femminile bisognava risalire a 25 anni prima nel 1961 con Lilli Lembo e Giuliana Calandra, la quale tuttavia fu sostituita prima della serata finale da Alberto Lionello. La Goggi fu anche l’interprete della sigla iniziale della competizione, Io nascerò, scritta da Mango, uno degli artisti in gara in quell’edizione.

Per la prima volta dal 1983 gli interpreti tornarono alle esibizioni parzialmente dal vivo con solo la base in playback ma non cantato sul palco e non in lip sync.

Vincitore di tale edizione fu Eros Ramazzotti (già vincitore delle Nuove proposte nel 1984) con il brano Adesso tu, che lo affermò definitivamente come stella della musica pop a livello internazionale, mentre tra le Nuove proposte s’impose Lena Biolcati con la canzone Grande grande amore, composta da Maurizio Fabrizio e l’allora batterista dei Pooh Stefano D’Orazio, che si aggiudicò anche il Premio della Criticafu la prima volta nella storia della rassegna in cui questo andò ad un vincitore effettivo. Questa edizione si ricorda anche per alcuni episodi che fecero scandalo: un battibecco andato in scena tra Donatella Rettore e Marcella Bella, e l’abbigliamento di Loredana Bertè, in gara con la canzone “Re”, che si presentò sul palco dell’Ariston con una pancia finta da dolce attesa.

Per il 1983 abbiamo scelto questi brani:

MARGHERITA NON LO SA  Dori Ghezzi

VACANZE ROMANE Matia Bazar

L’ITALIANO Toto Cutugno

VITA SPERICOLATA  Vasco Rossi

1950 Amedeo Minghi

L’edizione del 1983 del Festival di Sanremo, la 33esima, fu condotto da Andrea Giordana affiancato da Isabel RussinovaAnna Pettinelli ed Emanuela Falcetti, all’epoca le tre presentatrici del programma musicale Discoring.

A fare scalpore fu Vasco Rossi, alla sua seconda ed ultima partecipazione al Festival come cantante in gara, con Vita spericolata, divenuta poi una delle sue canzoni più famose (nonostante il pessimo piazzamento nella gara: si classificò infatti al penultimo posto), che nella serata finale, in polemica con l’organizzazione, lasciò il palco mentre il suo brano era ancora in esecuzione, rivelando così al pubblico che gli artisti si stavano esibendo in playback.

Quasi per contrappasso, non altrettanto brillante si rivelerà invece la carriera musicale della vincitrice di quell’edizione: Tiziana Rivale, che si aggiudicò la vittoria della kermesse con il brano Sarà quel che sarà, la quale, in seguito alla vittoria del Festival, registrò modesti riscontri di vendite e di popolarità, tanto che, dopo alcuni anni, scomparirà dalla scena musicale.

Altre canzoni di quell’edizione, assieme alla già citata Vita spericolata, che riscossero un ottimo successo di vendite furono la quarta classificata Vacanze romane dei Matia Bazar (vincitori del Premio della critica) e, soprattutto, la quinta classificata, L’italiano di Toto Cutugno, che vendette milioni di copie in tutto il mondo ed è ancora oggi considerata il pezzo più famoso del repertorio di Cutugno; tutti i brani citati sono divenuti in poco tempo degli evergreen della musica italiana. Non ultimo, il brano con cui Amedeo Minghi esordisce al Festival, 1950, subito eliminato e anche risultato ultimo nel concorso sperimentale del Totip: il brano si rivelerà uno dei suoi più apprezzati, e un classico della canzone d’autore italiana.

Il festival del 1983 vide la partecipazione di un giovane esordiente Marco Armani con il brano “E’ la vita”, che gli valse il decimo posto.

Chi avrà dunque la meglio nella sfida degli ottavi di finale tra 1986 e 1983? Non resta che attendere domani, sempre alle 13, per avere il responso!

La prossima sfida, invece, sarà tra le edizioni 1990 e 1991.

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