Sanremo
Sanremo History, “Vorrei ricordarti fra cent’anni”. E’ il 1990 a stravincere con il 2005, e oggi è sfida tra due epoche: 1991 contro 1967
Il 1990 annienta il 2005 lasciandogli soltanto le briciole. Oggi la sfida prosegue con il duello tra 1991 e 1967
E’ il lungo percorso che ci porterà a decretare l’edizione principe delle 69 che si sono svolte finora del Festival di Sanremo. Dal 7 gennaio al 4 febbraio una sfida al giorno con il sistema degli scontri diretti stile tabellone tennistico. Tutti i giorni alle 13 vi renderemo conto dei risultati della sfida del giorno prima e vi presenteremo la sfida del giorno successivo: sedicesimi di finale, ottavi, quarti, semifinali e finale che decreterà quella che, secondo la redazione di OA Plus, è l’edizione più bella del Festival di Sanremo.
A passare questo turno dei sedicesimi nell’ambito della sfida lanciata dal nostro contest “Vorrei ricordarti fra cent’anni” è stata l’edizione del 1990, che non ha davvero lasciato nessuno scampo al 2005 grazie a un quintetto di brani da sogno, davvero un concentrato della storia della musica italiana non solo sanremese.
Questi i brani che avevamo scelto per il 1990:
UOMINI SOLI Pooh
GLI AMORI Toto Cutugno
VATTENE AMORE Mietta/Amedeo Minghi
LA NEVICATA DEL ’56 Mia Martini
DISPERATO Marco Masini
Il quarantesimo Festival di Sanremo si tenne dal 28 febbraio al 3 marzo 1990 e fu presentato da Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci, quest’ultima alla sua seconda conduzione del Festival dopo quella del 1988.
Il Festival del 1990 segnò una straordinaria svolta: fece rientrare l’orchestra (assente da dieci anni) e tentò la formula dei cantanti stranieri abbinati a quelli italiani che tanto funzionò negli anni sessanta, artisti che si esibivano però fuori gara.
Due gli esordi ‘canori’ assoluti di questo festival: Rosalinda Celentano, figlia terzogenita di Adriano e Claudia Mori, e Silvia Mezzanotte, quest’ultima diventata dieci anni dopo la voce dei Matia Bazar.
Vincitori della kermesse nella sezione Big risultarono i Pooh con il brano Uomini soli mentre tra le Novità s’impose Marco Masini con la canzone Disperato; grande successo di vendite fu riscontrato anche dalla canzone, terza classificata tra i Big, Vattene amore cantata in coppia da Amedeo Minghi e Mietta, divenuta in breve tempo un vero e proprio tormentone.
Mia Martini si aggiudicò per il secondo anno consecutivo il Premio della critica, con la canzone La nevicata del ’56 scritta per lei da Carla Vistarini, Luigi Lopez, Fabio Massimo Cantini e Franco Califano.
L’interpretazione di Ray Charles, abbinato a Toto Cutugno, fu accolta da cinque minuti di applausi: Cutugno rivelò anni dopo di avere rischiato la squalifica assieme al cantante statunitense: Ray Charles diede un’interpretazione del brano basandosi sul provino originale di Gli amori che Cutugno gli aveva spedito, e che era stato successivamente modificato in quattro battute.
Fu con il 76,26% di share la seconda finale più vista di sempre.
Ad abbandonare la competizione è invece il 2005, per il quale avevamo scelto questi brani: “Angelo” di Francesco Renga, “Che mistero è l’amore” di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, “Mentre tutto scorre” dei Negramaro, “Ovunque andrò” delle Vibrazioni e “Da Grande” di Alexia.
Oggi la sfida sarà tra il 1991 e il 1967
Questi i brani scelti per il 1991:
SE STIAMO INSIEME Riccardo Cocciante
SPALLE AL MURO Renato Zero
PERCHE’ LO FAI? Marco Masini
GLI ALTRI SIAMO NOI Umberto Tozzi
SPUNTA LA LUNA DAL MONTE Pierangelo Bertoli/Tazenda
https://www.youtube.com/watch?v=Ue0FdL1ZU70
Il quarantunesimo Festival di Sanremo si tenne dal 27 febbraio al 2 marzo e fu presentato da Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech.
In questa edizione il Festival tornò a svolgersi al Teatro Ariston, riaperto dopo un anno di lavori di restauro ed ampliamento. Anche in questa edizione ci fu spazio per gli artisti stranieri ad affiancare i big italiani, ma pochi furono poi quelli che incisero il brano.
Vincitore dell’edizione che si assicurò poi il Telegatto come miglior trasmissione musicale dell’anno fu tra i Big Riccardo Cocciante con la canzone Se stiamo insieme, che precedette un sontuoso Renato Zero con quella “Spalle al muro” scritta per lui da Mariella Nava. Tra le Novità trionfò invece Paolo Vallesi con il brano Le persone inutili.
A dispetto del tredicesimo posto nella classifica finale del Festival, grande successo di vendite fu ottenuto dal bizzaro brano Siamo donne cantato in coppia da Sabrina Salerno e Jo Squillo, divenuto uno dei tormentoni musicali di quell’anno.
Rod Stewart venne cacciato perché l’organizzatore non acconsentì a fargli eseguire un solo brano invece dei due previsti.
La novità di questa edizione fu l’introduzione della giuria demoscopica come mezzo di votazione dei cantanti
Questi i brani scelti per il 1967:
NON PENSARE A ME Claudio Villa/Iva Zanicchi
LA MUSICA E’ FINITA Ornella Vanoni/Mario Guarnera
BISOGNA SAPER PERDERE Lucio Dalla /The Rokes
PIETRE Gian Pieretti/Antoine
CUORE MATTO Little Tony/Mario Zelinotti
https://www.youtube.com/watch?v=Xm2N-eA49VI
Il 17º Festival della canzone italiana si tenne al salone delle feste del casinò di Sanremo dal 26 al 28 gennaio 1967 e fu condotto per la quinta volta consecutiva da Mike Bongiorno, nell’occasione affiancato da Renata Mauro. La canzone vincitrice fu Non pensare a me cantata da Claudio Villa ed Iva Zanicchi, ma l’episodio che più segno quest’edizione non fu purtroppo legato a ciò che avvenne sul palco, bensì fuori. Il cantautore Luigi Tenco, presente alla gara con “Ciao amore, ciao”, e abbinato alla cantante franco-italiana Dalida (con la quale era legato anche sentimentalmente), si tolse la vita nella sua camera di albergo, in molti pensano per l’eliminazione del suo brano dopo la prima serata, o almeno questo è quanto si poté intuire dal biglietto autografo trovato nella sua stanza.
Tra i cantanti stranieri in gara, da segnalare le statunitensi Dionne Warwick e Cher; l’allora marito di quest’ultima, Sonny Bono, e la britannica Marianne Faithfull, all’epoca nota per essere impegnata in una turbolenta relazione con il front-man dei Rolling Stones, Mick Jagger. Fu quella del 1967 anche la prima edizione di Lucio Battisti anche se in veste di autore, con il brano Non prego per me, scritta in coppia con Mogol e interpretata da Mino Reitano e gli Hollies.