Sanremo
Sanremo History, “Le cinque indimenticabili”. Riusciti o falliti, ecco i duetti entrati nella storia del Festival
Le classifiche di tutto il top, e il flop, visto e ascoltato nella storia del Festival di Sanremo
Dalle canzoni più ironiche alle più criticate, da quelle ‘a luci rosse’ a quelle passate inosservate, dalle meteore alle alternative, ma anche dai look peggiori visti all’Ariston alle scenografie più suggestive, fino alle ‘penne’ migliori del Festival, ai cantanti plurititolati e a quelli plurivincenti. Una classifica al giorno, fino al 4 febbraio, per accompagnarvi al prossimo Festival di Sanremo all’insegna del sorriso e del ricordo, facendovi tornare alla mente brani indimenticabili e altri dimenticabilissimi. Quest’oggi il ‘classificone’ mette in vetrina i duetti, o meglio alcuni dei duetti visti sul palco di Sanremo. Per alcuni fu vera gloria, per altri una pagina della carriera dimenticabilissima.
CLASSIFICA 3 I DUETTI
1 “TI LASCERO’” – Oxa-Leali, 1989
La loro è una vittoria annunciata, triplicano quasi come numero di voti Cutugno eterno secondo con “Le Mamme”. La firma del testo è dell’ispiratissimo Franco Fasano che per Leali scriverà anche brani come “Mi Manchi” e “Io amo”. Quell’anno incredibile il nono posto, soltanto il nono, per “Almeno tu nell’universo”.
2 “VATTENE AMORE” – Minghi-Mietta, 1990
Il loro trottolino amoroso dududu dadada diventerà il tormentone non solo dell’estate ma di un buon lustro e ancora oggi resta indimenticato. Hanno la sola sfortuna di proporla nell’anno in cui la vittoria non poteva che essere dei Pooh con “Uomini Soli” e il secondo posto non poteva non andare a Toto Cotugno con “Gli Amori”, la sua più bella canzone cantata al Festival per distacco. Assieme a Minghi la firma Pasquale Panella, l’ermetico autore dell’ultimo Battisti.
3 “IN AMORE” – Morandi-Cola, 1995
Arrivano dietro soltanto a “Come Saprei” cantata da Giorgia e scritta tra gli altri da Eros Ramazzotti. “Gente come noi” di Spagna sarà terza e “Con te partirò” di Bocelli quarta. Morandi proseguirà con il suo successo sia da cantante che da presentatore mentre Barbara Cola trova la sua splendida consacrazione nel musical.
4 “CHI NON LAVORA NON FA L’AMORE” – Celentano-Mori, 1970
La coppia più bella del mondo nel 1967 decide di unirsi anche a Sanremo e sbaraglia la concorrenza precedendo Nicola di Bari e i Ricchi e Poveri con “La prima cosa bella”. Celentano firma la musica del brano. Il successo discografico sarà eccezionale anche se la grande sorpresa in quanto a vendite quell’anno sarà “Tanto pè Cantà” (brano originariamente di Ettore Petrolini) riarrangiato ad hoc per l’attore Nino Manfredi che la canterà fuori concorso.
5 “STIAMO COME STIAMO” – Bertè e Mia Martini, 1993
Sembravano destinate a non cantare mai assieme in carriera, invece decidono di presentarsi al festival con un brano scritto anche da Loredana Bertè che avrà pochissima fortuna. Arriveranno penultime, alle loro spalle soltanto Nino Bonocore con “Una canzone d’amore”. Visto com’è andata, non ci riproveranno più. Quell’anno vincerà Ruggeri con “Mistero” e splendido secondo Cristiano De Andrè con “Dietro la porta“.
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