Dolcenera smentisce l’esclusione da Sanremo 2023 e dichiara: “Collaborerei con i Måneskin”

La cantautrice pubblica un nuovo album, ‘Anima Mundi’, dopo sette anni. All’interno sette singoli già pubblicati e nuovi brani, che attraversano diversi generi musicali: dal Cantautorato al Pop-Soul, fino alla “recente scoperta” della World Music. Intervistata da Il Fatto Quotidiano e Rolling Stone, Manu Dolcenera parla anche del Festival di Sanremo e smentisce di aver provato a partecipare alla nuova edizione nella categoria “Big”. 

Dolcenera smentisce di aver inviato un brano per Sanremo 2023, ma dichiara: “Avrei presentato Calliope (pace alla luce del sole)”

Dolcenera torna, dopo ben sette anni, con un nuovo album in studio: si intitola ‘Anima Mundi’ e raccoglie il percorso musicale, sempre sperimentale ed originale, intrapreso in questo lungo arco temporale, che ha visto la cantautrice salentina sempre e comunque attiva, musicalmente e non.

Durante la pandemia ha cercato l’interazione social con i fan. Ha espresso i suoi pensieri e le sue emozioni, sino a quando è arrivata anche la guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Senza filtri, ha condiviso il suo sentire; e tutto ciò lo si ritrova nel suo settimo album in studio, che giunge dopo l’ultima pubblicazione Le stelle non tremano (2015).

Anima Mundi è un album di “sociale”, anche di critica, in cui Dolcenera, senza badare alle dinamiche del mondo discografico odierno, dà ampio sfogo a tutto il tuo estro creativo che si esprime, come di consueto, a più livelli: vocalità, musica, testi e grandiosi arrangiamenti. E sono proprio questi ultimi il punto di forza del disco appena pubblicato, disponibile per l’acquisto dallo scorso 09 dicembre.

Il lancio del nuovo lavoro, anticipato dal singolo Lo-FI, e il fatto che nel 2023 Dolcenera festeggerà ben venti anni di carriera (grazie alla vittoria a Sanremo Giovani nel 2003 con l’iconica Siamo tutti là fuori) ha fatto ipotizzare che avesse provato a partecipare a Sanremo 2023 nella categoria BIG. E forse proprio per questo, molti fra blog e testate giornalistiche l’hanno inserita nella lista dei cosiddetti “Esclusi da Amadeus”, ma lei smentisce.

Sanremo 2023, Dolcenera Smentisce: “Non ho presentato un brano”

In una recentissima intervista per Il Fatto Quotidiano, infatti, quando le viene chiesto se ha inviato un brano per la prossima edizione del Festival della Musica Italiana presentato da Amadeus, la poliedrica cantautrice e pianista risponde con un secco “No”. E spiega le motivazioni: “Il mio progetto era in uscita, avevo un disco già pronto”.

Ma dichiara anche che, nel caso, avrebbe portato in gara il singolo pubblicato questa estate: “Calliope (pace alla luce del sole)”, inno alla pace e un messaggio attuale, davvero importante”.

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‘Calliope (pace alla luce del sole)’ sarebbe stato, probabilmente, il pezzo del nuovo progetto discografico più azzeccato per tornare in grande stile sul palco dell’Ariston, ma stando alle sue dichiarazioni, a discapito dei gossip musicali che circolano sempre intorno alla kermesse musicale più seguita d’Italia, Dolcenera non ha proprio provato ad entrare nel cast.

Ma cosa si aspetta la Nostra dalla sua ultima fatica musicale? A quanto pare nulla, come apprendiamo da un’atra intervista rilasciata a Rolling Stone: “Ho semplicemente pensato di dare un compimento a un percorso personale. Non mi aspetto niente da Anima Mundi, visto che l’idea di un pensiero filosofico, che era dei cantautori, in me è stato disilluso. Spero che alcune persone lo apprezzino, mentre altre no”.

Dolcenera sui Måneskin : “Mi piace la cazzutaggine con cui hanno fatto certe scelte. Non hanno le tastiere, ma potrei pensarci io”

Insomma, Emanuela Trane, oramai, ha deciso di seguire solo sé stessa e la sua sconfinata anima musicale, tralasciando la corsa forsennata dietro le mode del momento e le convenienze commerciali. Senza grandi pretese o aspettative.

Ed è proprio questa sua autenticità che, presumibilmente, la tiene lontana dalla “vecchia grande popolarità” (a cui comunque non sembra così attaccata) e da eventuali collaborazioni “utili”. Anche se qualcuno con cui attualmente avrebbe voglia di lavorare c’è, e sono i Måneskin!

Così, sempre a Rolling Stone, dichiara ancora: “Mi piace la cazzutaggine con cui hanno fatto certe scelte. Li farei virare sul prog. Non hanno le tastiere, ma potrei pensarci io. In America è un genere che gli abbiamo insegnato noi italiani, per cui è qualcosa che potrebbe ancora funzionare, soprattutto conoscendo la Pfm o il Banco del Mutuo Soccorso che hanno fatto la storia”.

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