Musica
Dentro Sanremo 2022, “Standing ovation: ma non è per il mio 6. E’ l’accoglienza del pubblico dell’Ariston per Gianni Morandi al suo ennesimo ritorno”
Di Gerardo De Vivo
Sul maxischermo scorrono le immagini dell’Ariston, Amadeus scende l’immancabile scala e saluta. “Buonasera”. Ma in pochi lo ascoltano qui. Certo, a casa è diverso, ma la sala stampa vive di vita propria e quest’anno è vita chiusa. Dai capannelli di colleghi, a rigorosa distanza di sicurezza sanitaria, trasuda ansia per i tamponi onnipresenti, ossessionanti, invadenti. Previsti ogni 72 ore al momento dell’accredito, sono stati portati a uno ogni 48 ore. Un giorno sì e uno no il rito si ripete, con lo spettro della positività che sconficcherebbe restare in isolamento a Sanremo anche a Festival finto. E’ questo che tutti temono e vogliono evitare. Achille Lauro ha risparmiato su scarpe e vestito, l’auto plagio non è plagio e lui ha anche il Coro Gospel. Qualcuno inizia ad accorgersene, i capannelli si sciolgono, l’ansia post tampone evapora, quella da prestazione sale. E’ la prima serata, non solo dobbiamo lavorare ma anche votare. “Votare? Come si vota?”. La mail con le istruzioni si è persa tra le mille altre con l’oggetto che inizia per ‘Sanremo’. Vabbè, ce lo diranno. “Ti amo, ti amo, ti amo non lo so dire”, canta Noemi. Non male, ma a che ora c’è Berrettini? E i Maneskin? La scaletta, inutili farsi domande, basta leggere la scaletta. “Giusto”. Colpo di scena o di genio, fate voi. Ci hanno dato una scaletta senza orari, forse lo scopo è di non spaventarci con la durata monstre della prima serata. Una certezza la scaletta ce la restituisce: sforo è scritto solo due volte. E’ già qualcosa, hanno intenzione di essere precisi. Clicco sul link arrivato via mail per le operazioni di voto, inserisco la password richiesta, mi appare la schermata dove inserire il mio voto. Assegno un 6, non ne sono molto convinto ma tanto posso cambiarlo prima della chiusura delle votazioni. Ma sì dai, 6 va bene. Standing ovation. Non è per il mio 6, anche se per un attimo l’ho pensato. E’ l’accoglienza del pubblico dell’Ariston per Gianni Morandi al suo ennesimo ritorno. Applausi anche alla collega che con un’abile opera di spionaggio ha recuperato l’orario previsto di fine serata: 1:10…poteva andare peggio.