Sanremo 2020. Sanremo in rosa, storia e retroscena delle carriere di Diletta Leotta e Rula Jebreal che affiancheranno Amadeus all’esordio

Leotta e Jebreal, si parte subito con due presenze femminili che hanno scatenato un polverone nelle settimane pre-Festival

E venne il giorno dell’esordio di Sanremo. Ma, anche e soprattutto, quello delle tanto chiacchierate presenza femminili che affiancheranno Amadeus alla conduzione del carrozzone festivaliero. Dopo un vespaio di polemiche, stasera si parte, e si parte subito col botto perché protagoniste in rosa della serata saranno Diletta Leotta e la chiacchieratissima Rula Jebreal. Ma cerchiamo di scoprire entrambe un po’ meglio, in attesa di vedere come se la caveranno nello scomodo e ingombrante ruolo di co-conduttrici della prima serata.

Diletta Leotta

E’ stata il primo volto femminile ufficializzato per questa edizione 2020 di Sanremo, ed è stato, neanche da dire, il primo vero ‘colpaccio’ targato Amadeus. Non tanto e non solo per la riconosciuta bellezza, ma anche e soprattutto perché Diletta Leotta è un volto notissimo e amatissimo, e per ‘misurare’ l’amore del pubblico basta dire che i followers di Diletta su Instagram sono ben 6 milioni.

Conduttrice televisiva e radiofonica, ha iniziato la carriera di giornalista sportiva facendosi notare al grande pubblico nella conduzione su Sky Sport della diretta pomeridiana del sabato pomeriggio dedicata al campionato di serie B. Scartata anni fa da Miss Italia, la bionda Leotta ha poi scalato le vette professionali passando da Sky a Dazn dove ora conduce anche programmi cuciti su misura per lei, mentre in radio lavora su Radio Dj. La prima serata, si sa già, indosserà un abito di Etro, mentre i gioielli saranno firmati Chopard per tutte le apparizioni sul palco.  Per lei non è una prima volta al Festival dove è già stata nel 2017 con Carlo Conti alla conduzione.

Rula Jebreal

Giornalista palestinese naturalizzata italiana, sarà lei ad affiancare Amadeus nella conduzione della prima serata assieme a Diletta Leotta. Oltre a essere giornalista, è stata anche conduttrice di “Annozero” a fianco di Michele Santoro, e si è alternata alla conduzione di “Omnibus” con Antonello Piroso. Scrittrice, dal suo “Miral” è stato tratto un film che ha sceneggiato: “I fiori di Miral”.

Al centro di polemiche spesso negli anni, sia per le sue presunte offese all’Italia e agli italiani, sia perché bersaglio a sua volta di affermazioni decisamente poco edificanti come il “gnocca senza testa” con cui è stata apostrofata dal Professor Giulio Sapelli (o almeno questo è quanto ha denunciato la giornalista pubblicamente). E’ stato il primo vero ‘caso’ di questo Sanremo 2020. Prima è stata dichiarata la sua partecipazione, poi è stata sospesa e poi nuovamente, e definitivamente, confermata. Se resta il dubbio su chi la vestirà, non ci sono dubbi sul fatto che tratterà all’Ariston temi di spessore come la violenza sulle donne.

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