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Musica

Sanremo 2025: le pagelle della prima serata

Prima serata: spiccano Cristicchi, Elodie, Lucio Corsi, Giorgia e Brunori Sas. Molti i brani orecchiabili prossimi tormentoni 2025

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Bresh
Bresh (©Instagram SanremoRai)

È finalmente iniziato il 75esimo Festival della Canzone Italiana al Teatro Ariston di Sanremo. Sul palco sanremese, dove a condurre è tornato Carlo Conti, si sono esibiti per la prima volta in questa settimana 29 cantanti in gara.

Ecco le pagelle delle canzoni in ordine di apparizione:

Gaia, “Chiamo io chiami tu” voto:  5,5

Apre la kermesse numero 75 del Festival. Il brano è estremamente pop ma, nonostante il ritmo, fatica a decollare e a conquistare.

Francesco Gabbani, “Viva la vita” voto: 5,5

Lui un veterano di Sanremo. Ma stavolta il brano risulta sottotono. Nonostante la positività e le melodie orecchiabili, la canzone risulta sottotono rispetto ad altre del suo anche recente passato.

Rkomi, “Il ritmo delle cose” voto: 5

Canzone abbastanza anonima, nonostante questo, passabilissima nel circuito radiofonico di oggi.

Noemi “Se t’innamori muori” voto: 6

Voce potente come al solito. Brano solido e che veste perfettamente alla kermesse sanremese. La prima canzone veramente bella della prima serata.

Irama “Lentamente” voto: 5,5

Voce così così, brano allo stesso livello. Discreta canzone d’amore che pecca un po’ in originalità.

Coma Cose “Cuoricini” voto: 5,5

Canzone che sfiora la sufficienza senza però arrivare a toccarla. Base interessante nel richiamo agli anni 80 ma brano che, oltre all’eccentrico ritornello, non rimane troppo in mente.

Simone Cristicchi “Quando sarai piccola” voto: 8.5

Il primo a conquistare il teatro. Esibizione emozionante per testo, musica e coinvolgimento generale da standing ovation. Si inizia a fare sul serio?

Marcella “Pelle diamante” voto: 5

La voce di Marcella è ottima e lei la usa come sempre alla perfezione. Ma la canzone, oltre ad essere un loop elettro-dance- non decolla ne trascina quanto avrebbe potuto.

Achille Lauro “Incoscienti giovani” voto: 5

Uno dei protagonisti di Sanremo non brilla sul palco. La canzone è una ballata pop, sciapa e abbastanza anonima. Achille Lauro è anni luce lontano da quello di Rolls Royce.

Giorgia “La cura per me” voto: 7,5

Esattamente come Noemi, qui le corde vocali vibrano alla grande. Giorgia sa cantare e lo mostra a tutta Italia. Canzone d’amore bella e potente che potrà scalare la classifica senza problemi.

Willie Peyote “Grazie ma no grazie” voto: 6

C’è del rap, tipico hip hop anni 90, c’è una base funky e un testo irriverente. Il brano è valido e spicca, dal punto di vista del colore e dell’atteggiamento, sugli altri visti fin’ora.

Rose Villain “Fuorilegge” voto: 6

Come per click-boom l’anno scorso, questo brano è tipicamente rosevilliano. Aggressivo, lirico, dance e Urban. Se la canzone di per sé non è originalissima, lo stile di Rose lo è appieno.

Olly “Balorda nostalgia” Voto 5,5

Il brano è giovane ma rimane nell’ambito di una ballata d’amore come tante. L’interpretazione è abbastanza originale e potente, ma non riesce comunque a raggiungere una sufficienza.

Elodie “Dimenticarsi alle sette” Voto: 7

Elodie affascina sul palco con voce e presenza scenica. Il brano è di ottimo livello: il migliore che Elodie abbia mai portato a Sanremo. Canzone molto intensa ed emotiva.

Massimo Ranieri “Tra le mani un cuore” Voto 6

Un respiro dei vecchi tempi. Una voce dei vecchi tempi. Una bella voce. La canzone non è delle sue migliori ma è dignitosa e adatta al Massimo Ranieri.

Tony Effe “Damme na mano” Voto: 4

Dalla trap alla melodia di uno stornello romano che vuole omaggiare il califfo senza riuscirci. Tony non convince per niente, voce chiusa, presenza scenica “ingessata”.

Serena Brancale  “Anema e core” Voto: 5.5

Arriva di colpo il momento per ballare e lo so fa con un ritmo latino e reggaeton però un po’ scontato e non particolarmente originale. Peccato.

Brunori SAS “L’albero delle noci”Voto 7.5

Tra echi di DeGregori e del cantautorato italiano finalmente un po’ di vera arte sul palco Sanremese. Brunori ci porta un brano lungo che ci ricorda che la musica “vecchio stile” ancora può avere una presa.

Modà “Non ti dimentico” Voto 6

Un brano che più Modà di così non può essere. C’è poco di più da dire, se non che Checco porta l’unico brano fin’ora con un solo autore: lui.

Clara “Febbre” Voto 4,5

Un brano senza direzione. Che non riesce a dire ne a trasmettere molto, nonostante la buona interpretazione vocale di Clara.

Lucio Corsi “Volevo essere un duro” Voto: 8

Lucio ci porta una ventata di aria fresca. Un giovane glam anticonformista con la voce calda e melodica. La canzone è bella, suona bene e si fa riascoltare più volte. Il debutto alla kermesse del cantautore è più che convincente.

Fedez “Battito” voto: 5

Un po’ un mescolone quello portato sul palco ligure da Fedez. Tra tanto autotune, qualche “barra” rap e un’orchestra il brano non spicca per niente.

Bresh “La tana del granchio” voto 6

Il ligure parte subito con un omaggio al suo De Andrè, lo fa tramite una strimpellata di Bouzuki che rimanda all’album in genovese del cantautore di “il pescatore”.  La prova di Bresh è più che convincente, con il ritornello estremamente accattivante che si lascia riascoltare ancora una volta.

Sarah Toscano “Amarcord” voto 5

Un po’ di dance, qualche abbellimento vintage ma il brano non decolla, fermo nei più classici stilemi del pop di oggi.

Joan Thiele “Eco”: voto 7

Stavolta un brano che convince, che spinge l’asticella un pochino più in alto. E’ un brano che si staglia nettamente per ritmo e sonorità da tutte quelle ascoltate fino ad ora.

Rocco Hunt “Mille vote ancora” voto: 5,5

Qui c’è Rocco Hunt che fa Rocco Hunt. Brano tutto nel suo stile che però non riesce a raggiungere la sufficienza.

Francesca Michielin “Fango in paradiso” voto 6,5

Ancora una ballata romantica, pop, con sonorità tipiche di questo periodo storico. Ma qui, a differenza di altre volte, l’interpretazione della cantate consegna al brano una dimensione più interessante.

The Kolors “Tu con chi fai l’amore” voto: 6

Chiudono la prima serata del Festival 2025 i The Kolors, che eseguono un brano in pieno stile The Kolors fatto di cassa dritta, sintetizzatori anni 80 e linee melodiche estremamente orecchiabili. Sarà uno dei tormentoni della prossima estate.

 

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