Musica
SANREMO 2020. Antonio Maggio fa la differenza: con “La faccia e il cuore” dà lezione di umanità e talento. TESTO e VIDEO
Antonio Maggio torna a Sanremo da ospite, a 7 anni di distanza dalla vittoria tra i “Giovani”. L’inedito scritto con Ermal Meta e cantato con Gessica Notaro viene selezionato da Amadeus, ma non per la gara
A sorpresa – nel corso della prima serata del Festival di Sanremo 2020 – Amadeus invita a salire sul palco del Teatro Ariston Antonio Maggio, cantautore salentino entrato nell’albo d’oro del Festival con la sua vittoria tra i “Giovani” del 2013 con il brano “Mi servirebbe sapere”.
“La faccia e il cuore” è l’inedito scritto con Ermal Meta che esegue dal vivo con l’orchestra e che salva la faccia al conduttore e direttore artistico, reo di aver escluso dai 70 anni di Sanremo primedonne della nostra canzone, come Mietta e Arisa, per promuovere idoli trapper che, nel caso di Junior Cally, si sono fatti strada con testi vergognosamente misogini.
Il tema del brano è la violenza sulle donne e racconta la storia di Gessica Notaro, modella e cantante, sfregiata con l’acido dall’ex compagno nel 2017, che raggiunge Maggio sul palco per un duetto che commuove.
Su Instagram Ermal Meta, che già nel suo brano sanremese “Vietato morire” aveva svelato la sua sensibilità a tematiche importanti come la violenza sulle donne, scrive: «È stato un onore collaborare con Antonio Maggio nella scrittura di una canzone così importante. Sentirla cantare da Gessica Notaro mi ha fatto venire i brividi. Le sue cicatrici sono il tatuaggio che il destino ha lasciato su di lei e credo che la lei abbia una forza immensa. Ma ci sono anche le cicatrici che non si vedono e che fanno ugualmente male. Questa canzone è per tutti e io sono fiero di aver fatto la mia parte».
A raccontare la genesi del brano è Antonio Maggio: «Corre l’anno 2013: vinci la categoria giovani a Sanremo e giri il video di quella canzone; sul set conosci questa ragazza bellissima con una personalità forte e determinata e con un sorriso che le illumina il viso, che nutre una forte passione per la musica; diventare amici è facile come ritrovarsi 5 mesi dopo a girare ancora insieme un’altra clip. Ognuno prosegue nel proprio percorso sia personale che artistico e in una fredda sera di Gennaio del 2017 la ritrovi tra le notizie principali del TG: è stata sfregiata con l’acido dal suo ex fidanzato. Una notizia terribile che ti toglie il fiato e pensi che oltre ad essere una donna che ha subito un gesto di violenza indicibile è anche una tua amica».
Nasce così, con la complicità di Ermal Meta,“La faccia e il cuore” e Antonio Maggio chiede a Gessica di cantarla con lui. Ospite della prima serata del 70° Sanremo, l’ex Aram Quartet ha accresciuto il prestigio della kermesse, placando le polemiche pre-Festival.
“Ora guardati allo specchio e dopo dimmi cosa vedi, tanto silenzio in un pugno di stelle, ma c’è una donna ancora in piedi” recita il testo. Non piegarsi davanti al dolore, di fronte allo specchio che riflette un’immagine che fatichi a riconoscere, parlarne e cantare questo dolore. Quello che ha fatto Gessica Notaro in questi anni con grande coraggio diventando un esempio di forza e determinazione per tante donne.
Il brano che consacra Maggio a cantautore di talento esce oggi, 5 febbraio, in radio e digitale su etichetta Mescal e anticipa il terzo album, di prossima pubblicazione, dopo “Nonostante tutto” del 2013 e “L’equazione” del 2014.
TESTO | LA FACCIA E IL CUORE (A. Maggio, E. Meta)
Ora guardati allo specchio e dopo dimmi cosa vedi
Tanto silenzio in un pugno di stelle ma c’è una donna ancora in piedi
Sei ancora in tempo a decidere che non conta niente all’infuori di te
E che i baci non mordono gli abbracci non rompono
E adesso guardami invece tu,
e dimmi se mi riconosci
Lo so che sono un po’ cambiata
ma se ti impegni un po’ ci riesci
Potevi sciogliermi i dubbi che avevo
o i miei capelli a sentirmi più bella
Però mi hai sciolto il sorriso ma io
ho quello di riserva
Tieni le mani in tasca
Tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
non fai la differenza
Tieni le mani in tasca
Tieni le mani in tasca
e se le tiri fuori
é per una carezza
solo una carezza
Si muore pure restando in vita
quando si resta indifferenti
Sembrano cose da telegiornale
finché non saltano pure i denti
I segni restano distintivi
che per la vita mi porto dentro
Donna coraggio, donna vera
Donna che non devi stare zitta
non dare troppa confidenza al dolore
perché altrimenti se ne approfitta
Finché c’è fiato per dire basta
c’è ancora un fiore dopo una tempesta
Ma tu non devi scegliere
tra la faccia e il cuore
Tieni le mani in tasca
Tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
non fai la differenza
Tieni le mani in tasca
Tieni le mani in tasca
e se le tiri fuori
é per una carezza
E ho imparato che i baci non mordono,
che gli abbracci più forti guariscono
che la vita é uno spazio da conquistare
finché te ne rimane
E ho imparato persino ad amare
anche se non é stato facile
Devi salvare la faccia e il cuore
La faccia e il cuore
Tieni le mani in tasca
Tieni le mani in tasca
che se le tiri fuori
non fai la differenza
Tieni le mani in tasca
Tieni le mani in tasca
e se le tiri fuori
é per una carezza
É solo una carezza
Tieni le mani in tasca
Solo una carezza
Tieni le mani in tasca
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Crediti Foto: LaPresse