Musica
Vent’anni fa usciva “Stato di necessità”, l’album che ci ha fatto amare per sempre Carmen Consoli
È il lavoro più fortunato dell’artista a livello commerciale, disco di platino con oltre trecentomila copie vendute, in uscita a soli due anni dal successo di “Mediamente isterica”, compie ben venti primavere “Stato di necessità”, il successo a cavallo fra il pop-rock e la bossa nova della cantantessa catanese Carmen Consoli.
“Stato di necessità” usciva il 22 febbraio del 2000 per la Cyclope/Polydor, prodotto da Francesco Virlinzi; inserito dal Corriere della Sera fra i dieci dischi italiani del decennio 2000-2009, l’album contiene alcuni fra i maggiori successi della Consoli, da In bianco e nero (presentata a Sanremo 2000) a Parole di burro (in gara al Festivalbar di quell’estate), passando per Orfeo, L’ultimo bacio – colonna sonora del celebre film omonimo di Muccino – fino alla title track e Bambina impertinente: gli archi dell’Orchestra di Roma di Paolo Buonvino squarciano dolcemente le sonorità più aspre di brani precedenti come Geisha, Bésame Giuda, Contessa Miseria, nel risultato di un lavoro che anche dopo più di due decenni risulta più all’avanguardia e contemporaneo che mai. La vestale rock in costante equilibrio tra la dolcezza della parola e la ruvidità sensuale del suono ha avuto il merito e l’onere di aver ridato dignità al verbo italico ed a quello siculo con un carisma ed una fascinazione che piantano le radici in un talento naturale ed innato, che ha regalato al pop nostrano dischi assolutamente unici nel loro genere, per i quali forse “Stato di necessità” ha costituito una sorta di apripista illuminato.
In questo album inappuntabile, suonato, come di consueto, da professionisti del calibro del fido Massimo Roccaforte, Santi Pulvirenti, Puccio Panettieri, Adriano Murania, Enzo Ruggiero, Salvo Cantone, Enzo Di Vita, Salvo Di Stefano, Gionata Colaprisca, Antonio Caldarella, Gianni Attardo, Nino Sortino, Umberto Di Pietro e Maurizio Nicotra, Carmen Consoli si svela e si mette a nudo, tra il ricamo perfetto di un ricordo d’infanzia nel quale tutti, almeno una volta, ci siamo rifugiati, ed il ritratto preciso e puntuale di una società ancora oggi arcaica, ora subdolamente matriarcale ora pericolosamente patriarcale, che la Consoli ha sempre descritto con gli occhi dell’adulta che mai ha scordato il guizzo vispo di quelli di una bambina, spesso, come canta lei, impertinente. Il tutto sublimato da sonorità graffianti, sublime koinè di contaminazioni saggiamente intessute, il cantautorato pop-rock di Carmen Consoli ha fatto scuola e la fa tutt’oggi, generando un pullulare di imitazioni che neanche per errore si avvicinano all’ineguagliabile originale.
VOTO: 9/10
AGGETTIVO: VIBRANTE
TRACKLIST:
- Bambina impertinente
- Stato di necessità
- Parole di burro
- Novembre ’99
- In bianco e nero
- L’ultimo bacio
- Il Sultano (della Kianca)
- Amado Senor
- L’epilogo
- Orfeo
- Equilibrio precario
- Non volermi male
ARTISTA: CARMEN CONSOLI
ALBUM: STATO DI NECESSITÀ
ETICHETTA: CYCLOPE/POLYDOR
ANNO: 2000
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