Musica
Rubrica, DISCOTECHÈ. “Incontri e Passaggi” di Tosca
TOSCA
Incontri e passaggi
(BMG Ricordi, 1997)
L’edizione 70 del Festival di Sanremo ha avuto un grande merito, quello di svelare (finalmente) a un pubblico vasto ed eterogeneo un’interprete di altissima caratura qual è Tosca. In gara con Ho amato tutto di Pietro Cantarelli, è stata insignita dall’Orchestra del Premio “Giancarlo Bigazzi” per la migliore composizione musicale, oltre che essere la vincitrice della serata dei duetti con Piazza Grande proposta insieme alla cantante spagnola Silvia Pérez Cruz. Ben vengano, dunque, occasioni popular del genere. Per chi la segue dagli esordi, tutto ciò non è certo una novità. Scoperta da Renzo Arbore in un piano bar romano verso la fine degli anni Ottanta, Tiziana ha compreso subito a quale strada della musica fosse destinata, quella riservata unicamente alla bellezza. Già dalla sua prima partecipazione – correva l’anno 1992 – nella sezione “Novità” del 42° Festival di Sanremo con Cosa farà Dio di me, era chiaro di che stoffa fosse fatta la ragazza. Una stoffa pregiata con cui ha creato i primi due capitoli della sua storia discografica: l’omonimo Tosca (1992) e Attrice (1993), entrambi prodotti da Giancarlo Lucariello. L’affermazione manifesta si è avuta nel 1996, quando insieme a Ron ha trionfato a Sanremo con Vorrei incontrarti fra cent’anni. Nel frattempo la pubblicazione del mini album L’altra Tosca contenente due inediti (Noi soli e Mai dire mai) più quattro duetti con big come Lucio Dalla (Rispondimi), Renato Zero (Inventi), Ron (Chissà se lo sai), Riccardo Cocciante (L’amore esiste ancora) e un terzetto tutto al femminile con Rossana Casale e Grazia Di Michele (Voglio).
A febbraio 1997, eccola calcare ancora il palco dell’Ariston, stavolta da solista e promossa nei “Campioni” con Nel respiro più grande, musica di Ron e testo di Susanna Tamaro. A questo punto, è d’obbligo fermarsi a spendere due parole in più su Incontri e passaggi, meraviglioso disco da vera interprete di razza, da tenere sempre a portata di mano (o meglio d’orecchi) inserendolo tra gli ascolti preferiti e da frequentare, dentro cui confluiscono undici perle, undici momenti da respirare a piena anima. Oltre la canzone sanremese, ariosa e suggestiva, episodi di forte intensità sono La differenza di Mariella Nava (sul tema della diversità), Sono tre mesi che non piove di Ivano Fossati (sull’assenza dell’amore) e Facendo i conti di Chico Buarque de Hollanda, in un duetto mozzafiato con lo stesso musicista brasiliano. Ci sono ancora Pane vino e lacrime di Massimo Bubola, Chi è che bussa di Renzo Zenobi e Ron, Di più di Lucio Dalla ed Ennio Morricone, la ritrovata Noi soli di Marco Armani e Pasquale Panella. Completano lo scrigno Mai dire mai, Guarda la vita che fa e Josephine che vede tra gli autori Tosca stessa insieme a Grazia Di Michele, Vincenzo Zitiello e Andrea De Angelis. Risultato: Targa Tenco come “Miglior Album d’Interprete”.
A seguire molto teatro (dall’Opera da tre soldi di Bertold Brecht a Tango delle ore piccole di Manuel Puig), musical (Salvatore Giuliano, regia di Armando Pugliese), spettacoli a tema (Semo o nun semo di Nicola Piovani), progetti personali divenuti poi preziosi documenti sonori (Sto bene al mondo, 2002 e Romana, 2006) fino alla quarta presenza a Sanremo con Il terzo fuochista, brano composto per la musica da lei e Ruggiero Mascellino e per il testo da Massimo Venturiello, compagno d’arte e di vita. Nel 2014 riceve in dono da Ivano Fossati Il suono della voce, canzone che inaugura un nuovo percorso artistico riassunto nell’omonimo progetto sia discografico, sia dal vivo, dove la musica non ha più confini e il suo canto vola libero attraversando l’anima dei paesi. Su questa scia pubblica Morabeza, altro viaggio che le permette di “entrare nei paesi attraverso la musica quasi ad assaggiarne il sangue”. In tutto questo tripudio di bellezza, emozioni e passione, arriva a sorpresa la sua nuova partecipazione (dopo tredici anni dall’ultima) al Festival; pochi giorni fa l’intenso videoclip della canzone sanremese diretto da Ferzan Özpetek, ispirato al quadro New York Movie di Edward Hopper. Non c’è granché da chiederle, arrivati a questo punto. La risposta è… Ho amato tutto!
Discografia
- 1992. Tosca (La Strada/BMG Ariola)
- 1993. Attrice (La Strada/BMG Ariola)
- 1996. L’altra Tosca (BMG Ricordi)
- 1997. Incontri e passaggi (BMG Ricordi)
- 2002. Sto bene al mondo (Ala Bianca Records)
- 2006. Romana (Don’t Worry/Azzurra Music) ♦
- 2014. Il suono della voce (Officina Teatrale/Sony Music)
- 2017. Appunti musicali dal mondo Live (Leave-Officina Teatrale/Sony Music)
- 2019. Morabeza (Leave-Officina Teatrale/Sony Music) ■
♦ Ristampato nel 2007 con l’aggiunta de Il terzo fuochista
■ Ristampato nel 2020 con l’aggiunta di Ho amato tutto
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