Coronavirus
Rancore, “Razza aliena”: il rap alieno della quarantena
Singolo in linea con l’ultima produzione del rapper romano, capace di trasfigurare in arte il trauma del lockdown.
Rancore dopo l’eccellente ed incompreso brano di Sanremo torna con un singolo che riecheggia il materiale dell’ultimo album “Musica per bambini”. Il rapper del Tufello ormai è abbonato a vincere premi e a ricevere elogi per la qualità dei testi, ma il successo commerciale stenta ad arrivare, nonostante al nostro non siano sconosciute le vette della top 10 nazionale. Il presente singolo crediamo non cambierà la situazione: il testo è più potabile del solito ma ugualmente complesso, la base riecheggia quella di “Underman” (il primo singolo di “Musica per bambini”) ma senza averne la memorabilità.
TESTO | RAZZA ALIENA
Pensavo che se non avessi più scritto, voi sareste spariti
e ho fatto di tutto per evitare di arrivare qui
Ho fatto viaggi, ho visto amici, in mezzo ai vostri capricci
Ho fatto feste, aperitivi, in mezzo a mille impicci
Io ti ho legato a casa mia, almeno poi ti inibisci
E vorrei buttarmi da una torre, sto programmando Parigi
Io sono scemo, divento scemo
Io non pensavo di scappare fino a Sanremo
Sono tornato a casa vista la quarantena
La casa in cui avevo chiuso una razza aliena
Lei mi comanda nel pensiero, scrive sui social
Prende ogni singolo mistero ed organizza un’orgia
Descrive molto bene il cielo, come la pioggia
Ha chiuso l’universo intero dentro ad una goccia
In mezzo a una bufera, ora sono a casa
Se io resto a casa è perché là fuori è la pandemia
E la Terra è invasa ed è un pandemonio
Ora siamo soli anche se non voglio
Ho la penna e il foglio, ho la penna e il foglio
Tu non sapevi che io a casa vivo con gli alieni
Le mie canzoni sono scritte da una razza aliena
Io non scrivevo perché poi tornavano gli alieni
Ma adesso sono solo insieme a loro in quarantena
E queste cazzo di canzoni scritte dagli alieni
Io nella voce porto un codice, è una lingua aliena
Non c’entrano gli umani, è fatta per mercati alieni
Adesso sono solo insieme a loro in questa quarantena
L’aria che mi manca, girami alla larga
Il mio terzo occhio si spalanca, rime a valanga
La mia psicosi è depressiva qui, ho la testa stanca
Vorrei un’ipnosi regressiva, chiamerò Malanga
Ma l’alieno scrive su carta, come fosse negli anni ’80
Sta lì sul tavolo in cui siedo, mi mette il panico se canta
Lui che non respira e non mangia
Mi ricorda un diavolo, tu immagina
A casa ho un Super Liquidator, è carico di acqua santa
Volevo uscire però non posso, è un vincolo
Lui che è contento e mi sta addosso, mi sento piccolo
E appena posso io qui dormo così poi non scrivo
E so che anche i sistemi intergalattici vogliono il singolo
E come in cielo, in Terra, perché vanno in sincrono
Ed adesso che mi sento ovunque fuori contesto
Ti dirò che non esistono e che è tutto un simbolo
Ed in cambio io mi prendo il merito di tutto questo
Ti entrano nella testa, saranno come i tarli
Se chiudi la finestra, forse tu puoi evitarli
Questa è la loro festa, e quindi su le mani
E quanti artisti che tu segui, no, non sono umani
Tu non sapevi che io a casa vivo con gli alieni
Le mie canzoni sono scritte da una razza aliena
Io non scrivevo perché poi tornavano gli alieni
Ma adesso sono solo insieme a loro in quarantena
E queste cazzo di canzoni scritte dagli alieni
Io nella voce porto un codice, è una lingua aliena
Non c’entrano gli umani, è fatta per mercati alieni
Adesso sono solo insieme a loro in questa quarantena
Blu, Anunnaki, anfibioidi ed andromediani
Felinoidi, insettoidi, nordici e rettiliani
Grigio classico il looks, pleiadiani
Oltre ai più preziosi e i più pericolosi: gli esseri umani
Blu, Anunnaki, anfibioidi ed andromediani
Felinoidi, insettoidi, nordici e rettiliani
Grigio classico il looks, pleiadiani
Oltre ai più preziosi e i più pericolosi: gli esseri umani
Tu non sapevi che io a casa vivo con gli alieni
Le mie canzoni sono scritte da una razza aliena
E queste cazzo di canzoni scritte dagli alieni
Io nella voce porto un codice, è una lingua aliena
Non c’entrano gli umani, è fatta per mercati alieni
Adesso sono solo insieme a loro in questa quarantena
https://www.instagram.com/p/B9HMCkhIId4/?utm_source=ig_web_copy_link
Com’è facile notare il testo richiama da vicino quello di “Eden”, aggiornandolo all’incubo della quarantena. I temi classici di Tarek Iurcich ci sono tutti: l’artista solo e incompreso, l’arte come salvezza, la siderale distanza dalla scena rap tricolore, la fascinazione per il misterioso e l’esoterico. Tutto eccellente come sempre, ma il punto è un altro: Rancore ormai si è costruito una sua torre d’avorio e crea materiale legato da una coerenza (musicale e tematica) così stretta da far salire all’ascoltatore la claustrofobia… Forse attualmente è questo l’unico appunto che si può fare a Rancore: ha imboccato una strada così personale e coerente da risultare talvolta ostico e talvolta monotono.
VOTO: 8/10
AGGETTIVO: MONOLITICO
SINGOLO: RAZZA ALIENA
ARTISTA: RANCORE
ANNO: 2020
ETICHETTA: UNIVERSAL
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