Musica
Musica Italiana, Recensioni. “Vivere o morire” è l’ingresso di Motta nella vita adulta
Nel 2016 faceva irruzione sul mercato discografico “La fine dei vent’anni“, opera prima di Francesco Motta. Ex cantante dei Criminal Jokers, Motta (che come nome d’arte ha scelto proprio il cognome) in quel disco metteva tutte le ansie e le inquietudini insite in uno dei passaggi più delicati della vita di un essere umano, ovvero la fine del periodo della spensieratezza e l’inizio della vera vita adulta con i suoi corollari di responsabilità e problemi da affrontare in prima persona.
Un esordio con il botto, culminato con la prestigiosa “Targa Tenco” come migliore opera prima. Due anni dopo, nell’aprile 2018, Motta si ripresenta sulla scena con un nuovo disco, “Vivere o Morire”, anticipato dai singoli “Ed è quasi come essere felice” e “La nostra ultima canzone“, quest’ultima ideale anello di congiunzione con il lavoro precedente.
Fin da subito appare chiaro che questa seconda opera è quella della maturità dell’artista livornese. Nella cui vita (e nella cui musica), nel frattempo, si è affacciata Carolina Crescentini, da poco diventata sua moglie: la sua figura si staglia in tanti episodi del disco, da “Quello che siamo diventati” in cui la invita a venire via con lui, a “Per amore e basta” passando per “La prima volta“: la conoscenza, la necessità di conoscersi poco alla volta e scrivere assieme, “strappando a morsi” i reciproci segreti, la sceneggiatura di una vita da passare l’uno accanto all’altra. L’attrice è musa ispiratrice e fonte di felicità per il cantautore, e fra le sue braccia si abbandona per costruire un percorso di vita comune, per vincere quella “paura di lasciarsi andare” descritta nella canzone che dà il titolo all’album.
Una citazione particolare poi la merita il pezzo messo in chiusura, “Mi parli di te“. Un brano tanto essenziale nei suoni quanto diretto nell’arrivare allo stomaco e che affronta il sempre delicato rapporto fra padre e figlio. Un faccia a faccia intimo, dettato dalla necessità di appianare incomprensioni e discussioni che spesso caratterizzano questo genere di relazioni famigliari. Ma anche la chiusura perfetta del cerchio iniziato con “Ed è quasi come essere felice“, rispetto a cui non solo si pone agli antipodi musicalmente e nell’ordine di esecuzione ma anche si congiunge: la via per essere felici transita anche dalla necessità di fare i conti con i propri demoni e con la propria vita passata (Chissà dove sarai, a cesura di una vecchia storia d’amore finita).
VOTO: 7/10
AGGETTIVO: maturo
TRACKLIST
ALBUM: VIVERE O MORIRE
ARTISTA: MOTTA
ANNO: 2018
ETICHETTA: SUGAR
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