Musica
NICOLA CAVALLARO (“Like I Could”) VS DAVIDE ROSSI (“Glum”): la strada è ancora in salita
ARTISTA: NICOLA CAVALLARO
SINGOLO: “LIKE I COULD”
ANNO: 2019
ETICHETTA: RCA/SONY MUSIC
Divide e unisce l’inedito di Nicola Cavallaro (ultimo eliminato di XF13) il catanese di 28 anni iscritto a medicina ma con la passione, e soprattutto il talento, per la musica, che proprio in questi giorni ha esordito col suo singolo “Like I Could”: a quanto pare la voce roca e profonda, palese tratto distintivo di Cavallaro unitamente ad un fascino tenebroso e ad un controllo vocale proprio di chi non è proprio un neofita (ha partecipato nel 2017 alla versione francese del talent show musicale The Voice), non sono bastati a convincere pubblico e giudici di questa tredicesima edizione di X Factor (Malika Ayane, Mara Maionchi, Samuel dei Subsonica e Sfera Ebbasta) che, va detto, non è certo la più elogiata. I punti forti dell’inedito “Like I Could” infatti sono di certo l’orecchiabilità e la radiofonicità, ma altrettanto certamente non entusiasmano la ripetitività e la scontatezza del brano, che né il timbro formidabile di Nicola né l’autorevole penna di Tom Walker riescono a salvare.
VOTO: 6/10
AGGETTIVO: PIATTO
ARTISTA: DAVIDE ROSSI
SINGOLO: “GLUM
ANNO: 2019
ETICHETTA: RCA/SONY MUSIC
Discorso quasi parallelo per il giovane reatino Davide Rossi, 21 anni appena ma già con un tour negli States alle spalle e la partecipazione alla trasmissione “Ti lascio una canzone” nel 2011: un bagaglio che senza dubbio conferisce all’esecuzione di “Glum”, il suo inedito a firma di Roberto Vernetti e Michele Clivati, una maturità espositiva assolutamente notevole, complice quel bagaglio e quella personalità da crooner, conditi dalla voce chiara e pulita e dalla freschezza dell’aspetto; tuttavia manca quel quid, quella spinta emozionale che dia a Rossi la capacità di insinuarsi con fruttifera prepotenza nella testa dell’ascoltatore.
VOTO:7/10
AGGETTIVO: ANDANTE
Visti i due talenti in questione, la speranza è che i due giovani artisti trovino presto un abile Mecenate che scavi a fondo con maestria, tirandone fuori le rispettive peculiarità: la giusta declinazione della potenza vocale di Cavallaro, sprecata per “Like I Could”, e lo svisceramento della personalità artistica di Rossi, appiattita in “Glum”.
THE WINNER IS: DAVIDE ROSSI
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