Recensioni
Massimo Pericolo, “Solo tutto”: storie di spregevole realtà
Non delude le attese il rapper di Brebbia Massimo Pericolo: “Solo tutto” segna un percorso parallelo rispetto all’incredibile “Scialla Semper” rimanendo fedelissimo alla propria cifra stilistica.
SOLO TUTTO | LA RECENSIONE
Nei nostri primissimi mesi di attività qui su OA Plus in un articolo dedicato alla scena trap italiana, datato 2019, segnalavamo l’incredibile ascesa di due artisti: Madame e Massimo Pericolo. Il caso ha voluto che entrambi pubblicassero un nuovo lavoro praticamente nello stesso periodo; la prima ha donato il suo disco d’esordio dal titolo omonimo il 19 marzo; il secondo invece solo una settimana dopo, il 26, ha rilasciato per Pluggers/Lucky Beard Rec “Solo tutto“, secondo album in studio.
Due produzioni di altissimo livello seppur diversissime tra loro. Quello dell’autrice di “Voce” è di forte impatto e incredibilmente immediato; quello del rapper di Brebbia è invece molto strutturato, meno accessibile e ha bisogno di più ascolti per essere compreso a tutto tondo.
Tutto fuorché un problema, sia chiaro. Soprattutto se incateniamo la nuova fatica discografica all’incredibile debutto “Scialla Semper“, cult così tanto iconico da rischiare di fare danni incalcolabili. Il nostro invece non solo ha tenuto botta, ma ha segnato una via parallela al suo percorso, non stravolgendo di base nulla ma proponendo più alternative possibili non cadendo nel tortuoso territorio della ripetitività.
Quindici tracce orchestrate dalla sapienti e preziosissime mani di Crookers, Nic Sarno e Goedi, diverse e coerenti tra loro, sfondo perfetto per le barre dirette, disperate, di provincia, di quartiere, di vita, di morte; non c’è soltanto la brutale analisi di una società sempre più smarrita (“Bugie“, “Beretta“), o le narrazioni cinematografiche a metà tra Claudio Caligari e Pier Paolo Pasolini sciorinate nell’amore sporchissimo e super dirrty di “Airforce” (con la partecipazione proprio della già citata Madame purtroppo relegata al solo inciso e non a una sua strofa) e nel drammatico regolamento di conti notturno gridato in “Fumo“. C’è infatti spazio per anche per l’autoanalisi e per la consapevolezza dei propri mezzi: “Sono il meglio del momento ha detto Marra Ma è facile in questo momento esserlo in Italia“, dice Pericolo proprio nell’episodio inaugurale, “Casa nuova“, impreziosito da una coda cantata da Venerus di grande effetto.
Poesia cruda, diceva Luché nel 2005, termine assolutamente calzante per questo grande talento che però, a differenza della maggior parte dei suoi colleghi, è riuscito a sfruttare al 100% tutte le sue doti, compresa quella vocale, in questo lavoro molto malleabile, scandita al punto giusto nei momenti giusti, urlata quando il beat lo richiede (“Cazzo culo” con Salmo ricorda in qualche modo il declamato incazzatissimo de l’anthem “Sette miliardi“), ma anche melodica e più morbida, come testimonia “Stupido“, l’atto finale, quasi un passaggio di rilascio più dolce che ti accompagna all’uscita dopo 48 minuti e un secondo di scossoni autentici e reali, di pugni in faccia, di spregevole realtà vomitata nel modo più autentico possibile.
VOTO: 9/10
AGGETTIVO: REALE
TRACKLIST:
1. Casa nuova (feat Venerus)
2. Debiti
3. Cazzo Culo (feat Salmo)
4. Sai solo scopare!
5. Airforce (feat Madame
6. G
7. bugie
8. 100 K
9. Troia (feat J Lord)
10. bang bang
11. Fumo
12. Berretta
13. Solo sex
14. Brebbia 2012
15. Stupido
ARTISTA: MASSIMO PERICOLO
SINGOLO: SOLO TUTTO
ANNO: 2021
ETICHETTA: PLUGGERS/LUCKY BEARDS
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