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Lorenzo Fragola, Solero: quando il titolo è l’unica cosa brutta

Pubblicato

3 anni fa

23 Agosto 2021

Fabrizio Testa

Lorenzo Fragola torna con un singolo estivo leggero e ben confezionato che cavalca le mode del momento mantenendo saldo il suo stile.

SOLERO| LA RECENSIONE

Le due anime di Lorenzo Fragola, una più intima e ricercata, ben riassunta in ottimi brani come “D’improvviso“, “Bengala” o nella bellissima “Cemento” (feat Mecna e Mace), l’altra sfacciatamente leggera ed estiva, già sciorinata in episodi come l’adolescenziale “#Fuoriceilsole“, o “L’esercito del Selfie” (feat Takagi&Ketra e Arisa). Proprio quest’ultimo approccio è stato quello scelto dall’artista per il ritorno sulle scene: il 2 luglio scorso infatti il cantautore catanese ha rilasciato per Columbia “Solero“, il nuovo singolo in collaborazione con i The Kolors.

Un brano che è un compromesso ben riuscito tra lo stile e la personalità del nostro, il sound del momento ben supportato dal contribuito della band capitanata da Stash, e l’intuizione da ombrellone non accentuata in modo particolarmente eccessivo.

A differenza di altri passaggi simili in questo momento in auge, “Solero” (prodotto da Zef) vive di più momenti orecchiabili e sagaci. Ipnotico ed elegante ad esempio il pre-chorus, iper melodico e ben eseguito con accenni di falsetto, che conduce poi a un inciso funzionale e tutto da canticchiare. Bene anche il bridge che riesce a non abbassare la tensione dando ancora più potenza all’ultimo ritornello, con la band napoletana perfettamente centrata, né troppo invasiva, né troppo indietro.

Pur confezionando qualcosa di assolutamente poco nuovo, Lorenzo Fragola è riuscito dunque nel difficilissimo intento di concorrere, a luglio inoltrato, con altri brani dallo stampo simile, superando buona parte della concorrenza facendo emergere tutte le sue migliori caratteristiche.

Un difetto? Sicuramene il titolo, che prende spunto dal verso del ritornello “Sotto un cielo solero quando ci sei tu“: figura forse un po’ troppo forzata ma comunque adatta anche da un punto di vista meramente editoriale e commerciale. Il pezzo, in fondo, è talmente carino da far passare questo aspetto in secondo piano. Ben fatto.