Musica
Kandace Springs omaggia le sue muse nell’ultimo album
Per il terzo album la cantante di Nashville Kandace Springs ha deciso di reinterpretare dodici canzoni di artiste che hanno ispirato il suo percorso musicale, confezionando un prodotto ineccepibile.
In principio era il blues, poi una fuga più esplicita verso il r&b. Adesso lo standard jazz. Potrebbe definirsi fluido il percorso artistico di Kandace Springs che, il 27 marzo 2020, ha pubblicato “The woman who raised me” (letteralmente “Le donne che mi hanno cresciuto”), terzo disco in studio per la storica etichetta Blue Note.
Un progetto discografico nato per omaggiare dodici donne che hanno ispirato la cantante nella sua formazione artistica, accompagnata da ospiti prestigiosi con un organico strumentale di base asciutto e di qualità, merito di Steve Cardenas (chitarre), Scotto Colley (Contrabbasso, basso) e Clarence Penn (batteria).
Se al primo ascolto la cantante di Nashville sembra semplicemente adagiarsi in quella che è, evidentemente, una sua zona di comfort, approfondendo in maniera più oculata le dodici tracce del progetto discografico si palesa la grande complessità e l’evidente rischio di imbattersi nella classica arma a doppio taglio nel reinterpretare pietre miliari del jazz e della musica black in generale. Anche se, dall’altro lato, appare evidente che buona parte della riuscita del disco va attribuita ai bravissimi ospiti: dal contrabbassista Christian Mc Bride, presente in “Devil May Care” (Diana Krall), alla raffinatezza eterea di Norah Jones, che interviene leggiadra e calibrata nella splendida “Angel Eyes” (Ella Fitzgerald). Non mancano i riferimenti al mondo urban, sottolineati con “Ex Factor” di Lauryn Hill grazie al flauto virtuoso di Elena Pinderhughes, senza dimenticare “Pearls” di Sade (con Avishai Cohen) e il singolo “Solitude“, tributo alla grande Carmen McRae ornato dal sassofono di Chris Potter.
Dopo tre album, tutte e tre rigorosamente diversi e di pregevole fattura, sarà interessante vedere in quale altra atmosfera andrà a espandersi l’anima di Kandace Springs, sperando che l‘eccessiva fluidità non sfoci nella confusione o, ancora peggio, nella via di mezzo. Incrociamo le dita.
VOTO: 7/10
AGGETTIVO: RAFFINATO
TRACKLIST:
1. Devil May Care (feat Christian McBride)
2. Angel Eyes (feat Norah Jones)
3. I Put A Spell On You (feat David Sanborn)
4. Pearls (feat Avishai Cohen)
5. Ex Factor ( feat Elena Pinderhughes)
6. I Can’t Make Love Me (feat Avishai Cohen)
7. Gentle Rain (feat Chris Potter) Standard
8. Solitude (feat Chris Potter)
9. The Nearnee Of You
10. What Are You Doing The Rest Of Your Life
11. Killing Me Softly With His Song (feat Elena Pinderhuges)
12. Strange Fruit
ARTISTA: KANDACE SPRINGS
ALBUM: THE WOMAN WHO RAISED ME
ANNO: 2020
ETICHETTA: BLUE NOTE
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