Recensioni

O forse sei tu: Elisa e l’arte di saper scrivere Canzoni e non hit

Pubblicato

3 anni fa

28 Marzo 2022

Fabrizio Testa

Elisa con ” O forse sei tu” si è posizionata al secondo posto a Sanremo 2022 dopo Mahmood e Blanco. Il tempo dirà se è stato giusto così oppure no.

O FORSE SEI TU| LA RECENSIONE

Come sappiamo, il Festival di Sanremo 2022 è stato vinto da Mahmood e Blanco con “Brividi“. Tra anni, tra tantissimi anni, scopriremo se sia stato giusto così oppure no. Sì perché i due artisti, pronti a giocarsi qualcosa di importante all’Eurovision Song Contest, hanno superato senza particolari patemi la canzone seconda classificata che, con il trascorrere del tempo, sembra davvero destinata a rimanere immortale. Stiamo parlando di ” O forse sei tu“, singolo di Elisa rilasciato mercoledì 2 febbraio per Island Records e Universal Music e coscritto con Davide Petrella in arte Tropico.

Dopo vent’anni dal trionfo al Teatro Ariston con “Luce (tramonti a nord-est)” la cantautrice di Monfalcone non poteva certo presentarsi a mani vuote o con una proposta non all’altezza. La particolarità di “O forse sei tu” è infatti quella di essere una pagina di musica massiccia ed eterea allo stesso tempo: un blocco sonoro armonicamente fittissimo ben bilanciato da diverse linee melodiche originali e, nella loro semplicità, interessanti.

La strofa si muove su cadenze meramente soul, per lanciarsi poi in un bridge di transizione che lancia letteralmente la canzone in un ritornello vorticoso e stretto, caratterizzato da uno splendido fraseggio tutt’altro che semplice da replicare (e se avete ascoltato alcune cover sapete di cosa stiamo parlando). Per palati fini poi lo special, una fase di stasi in cui parole e rime quasi elementari diventano magia grazie al potere della consonanza musicale, un colpo ad effetto che allenta la tensione per poi riaccendersi in un tripudio d’archi e cori nell’ultimo inciso.

Scrivere brani a-temporali può essere un’arma a doppio taglio. Se lo si fa molto male si rischia di scivolare nel burrone della banalità; ma se riesci a farlo bene, creando a tuo modo qualcosa di veramente unico, allora significa che sei riuscito a creare non una hit, non un tormentone, non un audio di tik-tok. Ma una canzone. Una semplice, bellissima, canzone.