Musica
“Figli delle favole”, ottimo l’esordio del giovane Matteo Faustini
Ottimo inizio di carriera per il bresciano Matteo Faustini, fra le rivelazioni più sorprendenti delle Nuove Proposte della settantesima edizione del Festival di Sanremo con la sua “Nel bene e nel male”.
Giovanissimo (classe 1994), Matteo Faustini è stato indubbiamente uno dei nomi rivelazione dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, presentando nella sezione Nuove Proposte il fortunato brano “Nel bene e nel male”, già Premio Lunezia e vincitore di Area Sanremo 2019. Maestro elementare nella vita di tutti i giorni e cantautore nella vita in musica, Faustini raccoglie i frutti di un’esistenza passata a scrivere, cantare e recitare nel disco “Figli delle favole”, una sorta di biopic a cavallo fra la realtà e la favola di cui il giovane artista conserva il lato più sognante e salvifico.
Il cantautorato di Faustini infatti, pulito e coinvolgente, mette al centro di tutto la parola: con una voce limpida, chiara e diretta, melodica senza troppi fronzoli, Faustini canta in modo semplice della vita di tutti i giorni che, proprio come una favola, contempla il bene ed il male del titolo e quindi l’eterno dualismo tra i buoni e i cattivi, in cui i primi non sempre hanno la meglio. Di quel mondo bambinesco che permea la sua vita professionale infatti, il musicista conserva la consapevolezza del candore di un infante ma al tempo stesso il sapore di chi ha già accusato diversi colpi bassi, incassandoli pian piano e uscendone fuori poi con la forza del verbo e della musica.
Quasi una terapia liberante e liberatoria è infatti questo disco che si lascia ascoltare tutto d’un fiato, dove ogni singola parola è cadenzata e scelta a peso d’oro; non c’è spazio per la casualità in questo bell’album che contiene undici inediti in italiano – in cui spiccano, fra tutti, i toccanti “Il gobbo” e “Vorrei (La rabbia soffice)” – a cui Faustini aggiunge una versione unplugged del brano sanremese, nel risultato di un lavoro impattante e diretto come un proiettile. “Nel bene e nel male” pertanto si rivela un album sincero e anti modaiolo, un pop ragionato sublimato da una voce candida ed elegante, estremamente comunicativa. Un punto di partenza più che buono che lascia ben sperare per un lavoro futuro in cui il cantautore potrebbe probabilmente già permettersi di osare di più.
VOTO: 7.5/10
AGGETTIVO: ELEGANTE