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Cara, “Lentamente”: il meglio del mainstream italiano frullato nello stesso singolo

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CARA

Un po’ Miss Keta, un po’ Billie Eilish e un po’ dance, “Lentamente” sembra fatto per imporsi al primo ascolto.

TESTO

“Sola al centro della movida
baci al gusto di medicina
agrodolci come la Cina
mi capisce soltanto Frida
resto in giro che ho perso il treno
alle sei c’è l’arcobaleno
quattro amiche o qualcuna in meno
bueno, ho già il cuore pieno

Io sono Cara ascendente pioggia
niente di utile in questa borsa
anche se ho tempo mi trucco di corsa
poi cosa avevo da fare
dimmelo nella tua lingua
mettici un po’ di vaniglia
parla più forte da qui non si sente

Ripeti lentamente
ripeti lentamente

Bella Italia non cambi mai
la provincia sembra le Hawaii
domani cosa mi aspetto
tu cosa ci fai nel mio letto

Io sono Cara ascendente vodka
sto raddrizzando una luna storta
salto il week end ma con la rincorsa
che poi cosa avevo da fare
dimmelo nella tua lingua
mettici un po’ di vaniglia
parla più forte da qui non si sente

2020-03-10
Ripeti lentamente
ripeti lentamente
non ho capito niente
ripeti lentamente

Tu ci resti male
ma alla fine cosa resta
sposto un po’ la tenda
cielo grigio come Neffa
tanto poi l’estate torna indietro per inerzia
parla più forte da qui non si sente

Ripeti lentamente
ripeti lentamente”

Cara (al secolo Anna Cacopardo) è una cantante ventenne originaria di Crema. Dopo il conservatorio e un po’ di gavetta, la ragazza fa il botto con “Le feste di Pablo” singolo uscito durante la quarantena in collaborazione con Fedez. Questo nuovo singolo segue l’idea del precedente: mettere insieme quanto gira nel mainstream italiano e farlo con un tocco di classe in più, soprattutto nel comparto lirico. Se “Le feste di Pablo” risentivano un pò di Tutti Fenomeni, dei Coma_Cose, dell’indie trap alla Franco126 e Carl Brave, qui i riferimento sono sono la trap con base dance novantiana all’Achille Lauro, Billie Eilish, Miss Keta e la post trap femminile alla Margherita Vicario.
La base non è nulla di che: pop con influssi dance e qualche timido acceno trap. A farsi ricordare invece è il testo: scritto durante il lockdown, ne descrive gli effetti utilizzando un mix di non sense, surreale, ironia e citazionismo pop. Testo che non è ai livelli delle “Feste di Pablo” né di quanto prodotto da altre artiste post trap come la Vicario e Madame, ma indubbiamente spicca in quanto tenta di raccontare un recentissimo trauma collettivo in maniera personale. Dateci un ascolto, non ve ne pentirete.   

VOTO: 7/10

AGGETTIVO: ISPIRATO

SINGOLO: LENTAMENTE

ARTISTA: CARA

ANNO: 2020

ETICHETTA: UNIVERSAL

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