Recensioni
“Amare”: l’inno trascinante de La Rappresentante Di Lista
Dopo un mese esatto dalla fine di Sanremo 2021 lo possiamo dire: “Amare” de La Rappresentante Di Lista è uno dei brani più riusciti del Festival, un inno all’amore assoluto che non dimenticheremo mai.
AMARE | LA RECENSIONE
Lo avevamo annunciato poco prima dell’inizio di Sanremo 2021 parlando di “Alieno“, e così è stato, anche se a dirla tutta era scontato: La Rappresentante Di Lista è diventata una splendida realtà. Il duo di stanza a Palermo ha infatti allargato sensibilmente il proprio bacino di ascoltatori, catturati durante la settimana festivaliera grazie alla struggente bellezza di “Amare“, brano undicesimo classificato inserito in “My mamma“, il quarto disco in studio rilasciato per Woodworm Label il 5 marzo.
Un pezzo, come si dice in questi casi, giusto al momento giusto. L’episodio in questione infatti si discosta dagli altri presenti nello splendido album del duo per un motivo particolare: diversamente dagli altri piccoli capolavori, uno su tutti la magnetica “Religiosamente“, “Amare” rappresenta un concetto, una storia, una dichiarazione d’intenti, e riassume in toto la poetica della band, monumento musicale di un genere, il queer pop, di cui Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina sono orgogliosi capostipiti.
Nell’arte nulla è più complicato di riuscire a lasciare il segno parlando di argomenti iper usurati. Non c’è niente, oggi, più banale dell’amore. Dove sta allora il colpo di genio? Lasciare il verbo “amare” all’infinito. Amare e basta, senza avere nulla in cambio, anzi. “Senza avere tanto“; è quindi un inno alla vita, non è soltanto un inno all’amore, perché il motore di tutto, ciò che muove il mondo e l’individuo, è proprio il sentimento che provi, a prescindere dalla reciproca restituzione.
Il plus sta poi nella seconda strofa, per dispersione il passaggio più bello di tutte le 26 canzoni in gara. Poco meno di trenta secondi di bellezza pura, non solo melodica ma anche poetica. Pochi versi fatti di contrasti, potenza e impotenza (“Vorrei essere tutto, potrei essere niente, nella strada infinita, la paura è la vita“), aspettativa e disillusione (“Apro gli occhi e vedo l’universo, tra la gente che non crede che sognarlo era diverso“), quest’ultima sezione accompagnata da una variazione sul tema ariosissima, una cellula espressiva che si spegne praticamente subito, lasciando una sensazione di rilascio davvero potente e trascinante.
E poi, la chiosa che dà ancora più senso a tutto: se i tre incisi si concludono con ” [Amare]… È come l’aria che non finirà, Ogni volta che stai bene“, nell‘outro quel “bene” diventa “male“, per sottolineare ancora una volta l’assoluto trasporto, l’adorazione e la dedizione totale verso l’altro. Sublime.
VOTO: 9/10
AGGETTIVO: SUBLIME
https://open.spotify.com/track/4oeFVHLTmTRbvWOk68cetc?si=872aa5d555634cb7
ARTISTA: LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
SINGOLO: AMARE
ANNO: 2021
ETICHETTA: WOODWORM
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