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GENDER IDENTITY: ecco la playlist di cantanti fluidi, non binari, queer, bisessuali, gay (e sospetti)
La questione di identità di genere sta diventando un manifesto rilevante nel panorama musicale tra visioni gender fluid, non binarie e artisti queer, bisessuali, gay, curiosi…
PLAYLIST | GENDER IDENTITY
Nella playlist GENDER IDENTITY troviamo nomi italiani come Michele Bravi, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro, Blue Phelix, Vergo, Madame, Tiziano Ferro, Leonardo Lamacchia, Gianna Nannini, Scialpi, Mahmood, Marco Carta, Paola Turci, Naif Herin (Dolche), il duo di fidanzati Sem&Stènn, Giordana Angi, Laura Bono e Renzo Rubino.
Ma sono molto più frequenti le dichiarazioni di artisti internazionali che intendo la vita affettiva come parte dell’espressione artistica, come Anohni (Antony Hegarty), Scott Matthew, Perfume Genius, Douglas Dare, Moses Sumney, Arca, Sophie, T.J. Osborne, Janelle Monáe, Mal Blum, Miley Cyrus, Demi Lovato, Sam Smith, Grimes, Eliot Sumner (figlia di Sting), Harry Styles, Frank Ocean, Planningtorock, Mykki Blanco, Blood Orange/Dev Hynes, Troye Sivan, Tove Lo, Christine and the Queens, Brooke Candy, Big Freedia, Pablo Vittar, ALMA, Dorian Electra, Kim Petras, Charlie XCX, Ricky Martin, Jonsi (Sigur Ros), Jason Mraz, Conan Gray, Hayley Kiyoko, Brandi Carlile, Steve Grand, Lady Gaga, Fergie, Rita Ora, Melissa Etheridge, K.D. Lang, Adam Lambert, Duncan Laurence, Rufus Wainwright, Mika, Courtney Act, Keiynan Lonsdale, Shaed, Jack Fynn, Le1f, Brad Gibson, Parson James, LP, Morrissey (ex leader dei The Smiths pur con controverse dichiarazioni), Sia, Filipe Sambado, Billie Eilish, e Duncan James (dei Blue).
Ma non possono mancare i veri antesignani del movimento, come David Bowie, Dusty Springfield, Michael Stipe dei Rem, Neil Tennant dei Pet Shop Boys, Bronski Beat, Boy George (Culture Club), Pete Burns (Dead or Alive), Holly Johnson (Frankie Goes to Hollywood), Grace Jones, Elton John, Cristiano Malgioglio e gli indimenticabili Giuni Russo, George Michael, Freddie Mercury, Umberto Bindi. Pur restando ambigue (e controverse) le loro posizioni, la playlist si chiude con Lucio Dalla e Renato Zero, quest’ultimo proprio del genere fluido ha fatto una bandiera a inizio carriera con i suoi memorabili travestimenti. Buon ascolto!
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